
Ragusa, 17 Luglio 2025 – – Si è tenuto ieri pomeriggio a Ragusa un incontro cruciale tra i Sindaci della provincia e il Direttore Generale dell’Assessorato Regionale alla Salute, Salvatore Iacolino, incentrato sulla nuova rete ospedaliera della Sicilia, con particolare attenzione alla situazione del territorio ragusano. L’esito dell’incontro ha evidenziato una netta contrarietà da parte dei primi cittadini alla proposta avanzata dalla Regione, che prevede una diminuzione dei posti letto ospedalieri per la provincia iblea.
La posizione dei Sindaci è chiara e ferma: la riduzione proposta è “assolutamente inaccettabile”. I dati attuali dipingono un quadro già precario: la provincia di Ragusa registra una percentuale di posti letto per acuti pari a 2,2 per 1000 abitanti, un dato già inferiore alla media siciliana del 2,42 per 1000 abitanti.
Per sottolineare la gravità della situazione e l’urgenza di invertire la rotta, i Sindaci hanno richiamato l’attenzione sui parametri europei. La Germania, ad esempio, vanta una percentuale di 7,66 posti letto per 1000 abitanti, mentre la Francia si attesta a 5,40 per 1000 abitanti. In un contesto più ampio, l’Italia occupa solamente il ventesimo posto su 27 paesi europei per numero di posti letto ospedalieri.
“Questa disparità si traduce, nella pratica, in un intasamento dei Pronto Soccorso -spiega il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, già primario del Pronto Soccorso di Modica – e in un sistema sanitario che i Sindaci definiscono “non degno di un paese civile”. L’attesa di giorni per un ricovero ospedaliero urgente, purtroppo una realtà consolidata, è ritenuta “non tollerabile”. La preoccupazione maggiore è che la nuova proposta regionale non solo non porterà alcun miglioramento nell’offerta sanitaria, ma anzi causerà un ulteriore peggioramento”.
I cittadini della provincia di Ragusa, hanno ribadito i Sindaci, non possono e non devono accettare che venga messo in discussione il diritto alla salute, considerato un bene supremo e inalienabile di ogni essere umano. La battaglia per una sanità adeguata e accessibile per il territorio ragusano è appena iniziata, con i Sindaci uniti nel difendere un diritto fondamentale per la propria comunità.
4 commenti su “Rete Ospedaliera, scontro a Ragusa: i Sindaci dicono No alla riduzione dei posti letto”
Giorni fa la notizia che avevano trovato altri 71 posti letto negli ospedali iblei .
Ora arriva questo personaggio scappato di casa e dice che invece si devono ridurre quelli che abbiamo.
Le statistiche dicono che siamo agli ultimi posti in Europa per posti letto ogni 1000 abitanti 2,2 posti letto x 1000 abitanti,
Fortunatamente siamo un popolo sano
Solo 2,2 ogni 1000 si può ammalare .
Gnaziu spediscilo a Palermo a questo scappato di casa per favore ,
Licenziatelo e mandatelo in Etiopia ,che vada nel terzo mondo a ridurre i posti letto .
Ed è meglio che non si fa vedere in giro questo signore , rischierebbe di essere curato nel corridoio per mancanza di posti letto ,
Ci dispiacerebbe perché noi siamo gente ospitale.
Mi accodo alla battaglia dei sindaci, per questa battaglia che non dovrebbe nemmeno esistere.
Però ad un patto, se iniziate una guerra poi bisogna avere le palle di contrastare il governo che è propenso a togliere fondi alla sanità per comprare armi. E non mi dite che questo lo fa la destra perchè la sinistra negli anni passati ha fatto peggio. Solo che oggi non è più ridurre posti letto, qua parliamo di raschiare il fondo senza nemmeno pensare alla dignità delle persone. Ora cari Sindaci mi dovete dimostrare se è la politica che ha il potere o altri.
… è quando la politica è entrata a gamba tesa nella Sanità che la Sanità ha cominciato a barcollare, è quando politici che nulla capivano di Sanità o perché medici mancati o perché medici che volevano fare carriera politica o anche perché qualcuno vedeva la Sanità come un pozzo senza fondo dal quale attingere voti per stabilizzare la propria carriera e il proprio potere che si è creata complicità, disservizio, incompetenza, si è mandata a gambe all’ aria la meritocrazia, si sono utilizzati parte dei posti letto per interesse privati…e ora ci si vuole paragonare alla facendo tutti finta di niente. Ed ora si tira in ballo la Germania e la Francia? Cari signori in questi paesi come in altri la Sanità è concepita, considerata e gestita come una cosa Seria…non solo come un freddo calcolo di numeri di posto letto!
… è quando la politica è entrata a gamba tesa nella Sanità che la Sanità ha cominciato a barcollare, è quando politici che nulla capivano di Sanità o perché medici mancati o perché medici che volevano fare carriera politica o anche perché qualcuno vedeva la Sanità come un pozzo senza fondo dal quale attingere voti per stabilizzare la propria carriera e il proprio potere che si è creata complicità, disservizio, incompetenza, si è mandata a gambe all’ aria la meritocrazia, si sono utilizzati parte dei posti letto per interesse privato…facendo tutti finta di niente. Ed ora si tira in ballo la Germania e la Francia e ci si vuole paragonare ad esse? Cari signori in questi paesi come in altri la Sanità è concepita, considerata e gestita come una cosa Seria…non solo come un freddo calcolo di numeri di posto letto!