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Gennuso: “Difendiamo il grano siciliano, stop prodotti al glifosato”

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“Ci sono commercianti spregiudicati che con il grano al glifosato piazzato attraverso i molini, producono farine per il pane e la pasta al ‘veleno’, non curanti della salute della gente. Ci sono pure imprenditori che producono grani antichi siciliani che rischiano di fallire, perché il rapporto qualità-prezzo non è competitivo rispetto al prodotto che arriva in Italia, in particolare al porto di Pozzallo, proveniente da Paesi extra Unione Europea ed i loro silos sono stracolmi, perché non interessano il mercato”. A lanciare un nuovo grido di allarme, schierandosi con chi è in prima linea nel campo biologico, è Pippo Gennuso, responsabile del dipartimento Agricoltura di Forza Italia Siracusa. “E’ risaputo che chi produce pasta e pane con il glifosato, attraverso la grande distribuzione porta nelle nostre tavole un prodotto spazzatura. Non può andarci di mezzo la nostra salute per risparmiare qualche centesimo – aggiunge -. Tutto questo è a conoscenza delle associazioni di categoria, a partire dalla Coldiretti, ai governi. Sia quello siciliano che nazionale.
Bisogna arginare questo fenomeno sostenendo con leggi, incentivi e premialità, quanti oggi lottano per la qualità e la genuinità”.
Gennuso ricorda che “il grano siciliano, in particolare quello antico, rappresenta un patrimonio dell’isola, con varietà come Russello, Timilia e Maiorca che offrono caratteristiche uniche.
Queste varietà, spesso coltivate biologicamente, sono rinomate per il loro valore nutrizionale e per la loro digeribilità, vantando un basso indice di glutine e un’alta percentuale di fibre. Voglio fare due esempi: il Russello è conosciuto anche come “Rossello” o “Ruscio”, è un grano duro con spighe rosse, apprezzato per il suo alto valore energetico, nutrizionale e per la sua digeribilità.
Altra qualità pregevole è il Timilia o Tumminia. E’ un grano duro antico, con una cariosside scura, resistente alla siccità e con un sapore intenso. Viene spesso utilizzato per il pane nero di Castelvetrano e per la pasta artigianale. Per la produzione del grano biologico – prosegue Gennuso – ci sono dei costi che i commercianti non sono disposti a corrispondere, soltanto per il loro profitto. Chiedo ufficialmente al mio partito nell’interesse dell’intero comparto, di tutelare il cibo sano e di mettere al bando sostanze che possono essere cancerogene e nocive per la salute degli esseri umani. Va aperto un serio contenzioso contro quei commercianti che stoccano il grano nei silos della provincia di Ragusa”.

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