Cerca
Close this search box.

A Comiso per il festival culturale “L’ingegnere di Babele” lo spettacolo “Diceria dell’untore”

Tempo di lettura: 2 minuti

COMISO – Il festival culturale “L’ingegnere di Babele” si avvia ora verso la conclusione con uno degli appuntamenti più attesi: lo spettacolo “Diceria dell’untore”, in scena il 4 e 5 luglio ad ingresso gratuito. Un adattamento teatrale, di Giuseppe Ferlito, con la regia di Giampaolo Romania, che affonda nelle profondità della scrittura di Bufalino e nella sua autobiografia più intima. Lo spettacolo, già accolto con entusiasmo in diversi teatri, restituisce la densità linguistica e poetica del romanzo, scavando nelle profondità dell’essere umano, tra ricordo e illusione, speranza e malinconia. 
In “Diceria dell’untore”, Bufalino intreccia autobiografia e finzione, raccontando la propria esperienza nel sanatorio della Rocca, a Palermo, dove entrò nel 1946, a un anno dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, quando gli fu diagnosticata una grave tubercolosi. In scena, il tempo sospeso del dopoguerra, la morte che aleggia come un’ombra e la vita che, ostinatamente, resiste. In questo scenario irreale e simbolico, la voce del protagonista è testamento e confessione, tra senso di colpa e desiderio, memoria e redenzione. L’opera, che si immerge nella parola e nel pensiero della morte, offre al tempo stesso una riflessione sulla vita, sull’amore e sulla bellezza che resiste. 
”Un altro importante tassello di questo festival che rilancia l’attenzione non solo sul nostro scrittore ma anche sul linguaggio della sua poetica e in generale sui vari linguaggi, in una contemporaneità che ne accoglie i continui mutamenti – spiega Giuseppe Digiacomo, presidente della Fondazione Bufalino – Un percorso culturale che abbiamo proposto per questa edizione passando dalla musica al teatro, dai reading ai convegni, alle arti, continuando un’indagine che guarda anche alle prospettive future”. Lo spettacolo è una produzione dell’associazione La Girandola, in collaborazione con Spazio Naselli. “L’ingegnere di Babele” proseguirà comunque fino al 31 luglio con la mostra “Poesia del visibile. Bufalino per Guccione”, presso la Galleria FGB della Fondazione. Un omaggio al maestro sciclitano Piero Guccione, nel 90° anniversario della nascita, in cui le parole di Bufalino incontrano le visioni pittoriche dell’amico in un dialogo estetico e intellettuale di rara intensità. La mostra, realizzata in collaborazione con l’Archivio Piero Guccione e Lo Magno artecontemporanea, è visitabile dal martedì alla domenica, dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 18.00 alle 21.00. Il Festival “L’ingegnere di Babele” 2025 è promosso dalla Fondazione Gesualdo Bufalino, e sostenuto da Assemblea Regionale Siciliana, Libero Consorzio Comunale di Ragusa, Comune di Comiso, Camera di Commercio del Sudest

570535
© Riproduzione riservata

I commenti pubblicati dai lettori su www.radiortm.it riflettono esclusivamente le opinioni dei singoli autori e non rappresentano in alcun modo la posizione della redazione. La redazione di radiortm.it non si assume alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti e fornirà, eventualmente, ogni dato in suo possesso all’autorità giudiziaria che ne farà ufficialmente richiesta.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Articoli correlati

RTM per il cittadino

Hai qualcosa da segnalare? Invia una segnalazione in maniera completamente anonima alla redazione di RTM

UTENTI IN LINEA
Torna in alto