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Codacons. In Sicilia carburanti alle stelle, situazione critica. Serve confronto

Tempo di lettura: 2 minuti

Il Codacons accende i riflettori sul caro carburanti che continua a pesare sulle tasche degli automobilisti, con un focus particolare sulla Sicilia, dove i rincari risultano tra i più alti del Paese. Nelle ultime ore la benzina ha raggiunto i 1,766 euro al litro e il gasolio i 1,688 euro/l, con aumenti che rischiano di colpire duramente famiglie, lavoratori e imprese.

“In Sicilia il problema è doppio – spiega Francesco Tanasi, Segretario Nazionale Codacons – perché ai rincari si somma la cronica carenza di trasporti pubblici, che costringe all’uso quotidiano dell’auto. I cittadini non hanno alternative e stanno subendo un aggravio insostenibile sul costo della vita.”

Il Codacons chiede alla Regione Siciliana di farsi promotrice di un tavolo di confronto con associazioni dei consumatori, imprese e rappresentanze sociali, per monitorare l’andamento dei prezzi, garantire maggiore trasparenza nella distribuzione e valutare misure di sostegno per i soggetti più esposti.

“Non servono proclami – conclude Tanasi – ma azioni concrete e condivise. Il confronto istituzionale è la strada per affrontare con serietà un problema che riguarda tutti e rischia di compromettere la tenuta economica di molte famiglie”.

Per segnalazioni o assistenza, il Codacons è contattabile via email all’indirizzo sportellocodacons@gmail.com o su WhatsApp al numero 3715201706.

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1 commento su “Codacons. In Sicilia carburanti alle stelle, situazione critica. Serve confronto”

  1. Ma guarda un pò, stanno aumentando i prezzi del carburante dopo il falso e folkloristico attacco degli USA in Iran. Attualmente i prezzi sono come quelli dell’inizio dell’operazione speciale russa e come quelli del post pandemia. Quindi il popolo è ammaestrato per questo. Ci hanno fatto pagare il carburante quasi 2 euro se ricordate.
    Ora proviamo ad immaginare cosa succederà qualora l’Iran dovesse chiudere lo Stretto di Hormuz…. Voi del Codacons cosa pensate che possa fare la politica quando tutti loro sono proiettati verso una politica di guerra immaginaria? Poi la Regione Siciliana quale trasparenza vi dovrebbe servire quando siete seduti al tavolo del confronto?

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