
Si era dato due settimane, il presidente americano, per riflettere se intervenire in Iran e lasciare a sua volta a Khamenei il tempo per riflettere su una questione cruciale: abbandonare il progetto nucleare. Fino a ieri, l’indecisione sembrava essere la caratteristica dominante di Trump, dall’una dopo mezzanotte di oggi è l’imprevedibilità. Alle 2,30 del mattino in Iran, ore 19 negli Stati Uniti, bombardieri stealth B-2 Spirit hanno rilasciato almeno sei bombe bunker buster, progettate per penetrare strutture sotterranee profondamente fortificate, sul sito nucleare iraniano di Fordow, scavato nella montagna a circa 100 metri di profondità, mentre un numero non precisato di missili da crociera Tomahawk, lanciati da forze navali statunitensi, colpivano in modo combinato i siti di Natanz e Isfahan. L’attacco notturno ha ridotto il rischio di vittime per la scarsa presenza di personale e reparti operativi ma ha colpito infrastrutture critiche e apparecchiature delicate. Le forze di difesa iraniane non si aspettavano un attacco diretto dagli Stati Uniti che potrebbe essere stato preceduto da un diversivo elettronico, tipo il blocco di comunicazioni radar, che avrebbe rallentato la risposta iraniana nei primi minuti fondamentali. Dopo aver definito l’operazione “completamente obliterata” e elogiato lo “spettacolare successo militare”, Trump ha inviato un messaggio chiaro all’Iran e al mondo: “Gli Usa sono pronti a colpire direttamente e senza preavviso se ritengono che ci sia una minaccia imminente. L’Iran è stato avvisato per anni. Abbiamo agito per fermare una minaccia reale e impedire che l’Iran raggiungesse la bomba.” Benjamin Netanyahu ha ringraziato Trump: il presidente che ha negato al regime più pericoloso al mondo l’arma più pericolosa al mondo. Così è andata.
2 commenti su “Raid Usa in Iran all’alba: bunker buster e Tomahawk sui siti nucleari…di Rita Faletti”
Per precisare: se i B 2 sono invisibili ai radar, come mai sono scortati da caccia?
Se i siti nucleari fossero stati distrutti, i livelli di radiazioni sarebbero alle stelle, quindi se dicono che le radiazioni sono nella norma, o mentono, oppure non hanno danneggiato le centrali.
l’Iran non ha la tecnologia per costruire l’atomica neanche per i prossimi dieci anni.
Prove false come fecero con l’Iraq per uccidere, e creare guerre.
Negli anni cinquanta l’iran era un paese normalissimo, hanno deposto il presidente iraniano perché voleva nazionalizzare il petrolio iraniano, e agli americani lo hanno deposto, per mettere lo Schia’, un dittatore. Il popolo si è ribellato, portando al potere l’ayatollah Komeini.
E gli americani stizziti, hanno armato Saddam per far attaccare l’iran.
Il combustibile nucleare all’ Iran lo ha fornito il presidente americano Eisenhower, per contrastare la Russia.
E i misericordiosi americani hanno fornito armi chimiche a Saddam per combattere l’Iran.
E meno male che Trump era quello che doveva far finire le guerre. Sono dei (………)!!
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C,..zo sti americani non hanno altro da fare che giocare in questo angolo del mondo , armano questo , armano l’altro , ma ancora credete che c’è scarsizza di petrolio?? La terra è piena di petrolio , ce ne in abbondanza , gas a non finire , pale eolice ,pannelli, turbine , se non ci fosse in abbondanza si sarebbe messo mano alle centrali nucleare una in ogni provincia, e addio bisogno di petrolio gas ecc ecc .
Saldam era un dittatore sanguinario amava la guerra , la sua fine fu l’invasione del Kuwait,
L’Iran oggi si potrebbe dedicare al suo petrolio al suo Pistacchio ecc ecc , se non si fosse messo in testa di far scomparire dalle carte geografiche Israele , , e tutto molto più semplice , non c’è bisogno di architettare mille strategie.