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Un addio che lascia il segno a Modica: il ricordo del Preside Sergio Carrubba

Tempo di lettura: 2 minuti

La notizia della scomparsa del Maestro Professor Sergio Carrubba ha colpito profondamente la comunità modicana. A soli 65 anni, dopo una battaglia coraggiosa contro una malattia incurabile, ci ha lasciato una figura che per anni è stata un pilastro non solo del mondo della scuola, ma anche della cultura e della musica cittadina.

Il Preside Carrubba non era semplicemente un dirigente scolastico; era un educatore con la “E” maiuscola, che ha plasmato generazioni di studenti al Liceo “Galilei-Campailla” per ben 17 anni, trasformandolo in un vero centro d’eccellenza. La sua carriera, iniziata precocemente “dai banchi alla cattedra”, come amava raccontare, testimonia una dedizione totale all’istruzione e una profonda comprensione del ruolo formativo della scuola. La sua leadership era fatta di scelte ponderate e, soprattutto, di una rara empatia, che lo rendeva un punto di riferimento non solo per gli studenti, ma anche per i docenti e tutto il personale scolastico.

Accanto al suo impegno nel mondo dell’istruzione, il Maestro Carrubba coltivava una passione smisurata e un talento straordinario per la musica. Pianista e compositore, ha saputo unire la sua anima artistica a quella di educatore, arricchendo la vita di chi lo circondava. A lui avevamo dedicato, con l’amico Francesco Roccaro, un intero capitolo nel nostro libro “Musici della Contea di Modica” (nella foto Carrubba sul palco con Massimo Culmone, alla presentazione).

La sua ultima esibizione al Teatro Garibaldi, accompagnato da artisti del calibro di Giuseppe Veneziano e Maria Gabriella Ferroni, è un ricordo prezioso che suggella il suo amore per l’arte e per Modica.

La sua scomparsa, avvenuta pochi mesi dopo il meritato pensionamento, lascia un vuoto incolmabile. Il Preside Carrubba ha lasciato un’impronta indelebile, fatta di professionalità, umanità e una grande visione per il futuro dei giovani. Sarà ricordato come un uomo che ha dato tutto sé stesso, un vero punto di riferimento la cui eredità continuerà a vivere nei corridoi del “Galilei-Campailla” e nel cuore di quanti hanno avuto il privilegio di conoscerlo.

Un uomo, un amico così lascia davvero un segno profondo.  Con lui ho avuto il piacere di esibirmi “pianoforte e voce” in un paio di occasioni, cogliendo sempre emozioni incredibili!

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