
Fortemente motivato dai commenti suscitati dalla precedente nota (La ribellione degli idioti) non posso fare a meno di riflettere su alcune cose che i lettori hanno scritto. La prima cosa che si nota quando si leggono i commenti è la violenza che alcuni degli “opinionisti” esprimono infuriati, il che dice che la nota ha colpito nel bersaglio. In questo tipo di analisi non si tratta di attaccare ma di argomentare. Capisco che in assenza di argomenti preferiscono l’insulto, ma l’insulto non ci porta alla verità. Ragionare in modo sbagliato anche. Nella nota presedente si fa un’analisi sociale e c’è gente che risponde in maniera individuale, violenta e senza entrare nel merito dell’argomento. Inevitabilmente si arriva a conclusione sbagliate, darò alcuni esempi. La sig.ra Giorgia Meloni parla tre o quattro lingue, ma questo non la rende più intelligente, ma solo poliglotta. L’attuale sindaca di Modica è stata eletta al Libero Consorzio ma Modica rimane indebitata fino a 200 milioni. È facilissimo moltiplicare gli esempi. La sig.ra che è l’attuale presidente del Libero Consorzio è la stessa persona che prima (in 6 anni!) non ha potuto risolvere il problema dell’Aeroporto di Comiso e nemmeno lo potrà risolvere ora. Gli elettori dell’attuale sindaco di Ragusa hanno ripetutamente espresso che “sono fedelissimi e lo voteranno sempre” ma non sanno o non possono elencare nemmeno una delle cose con cui si è distinta la sua gestione. La sig.ra presidente del Consiglio dei Ministri d’Italia ha detto che il signor Milei (attuale presidente dell’Argentina) ha una “curiosa personalità”. In realtà diversi psichiatri in Argentina gli hanno diagnosticato “disturbi della personalità”. Potrei continuare ma sarebbe un abuso intellettuale da parte mia.
Ci sono cose che sono indifendibili, caro lettore. L’insulto è indifendibile, la violenza è indifendibile. La parola idiota è polisemica, questo vuol dire che può essere usata in vari sensi. Lo ripeto o si capisce già? Nell’articolo precedente è usata come esempio di partecipazione politica nella sua origine greca. Perché allora alcuni “opinionisti” si sentono attaccati? Non si può andare a votare e votare NO? Questo è quello che bisogna contro argomentare! L’insulto non risolve il problema, ma lo peggiora. Gli “opinionisti” non si rendono conto che nessuno ha vinto, in realtà tutti abbiamo perso, perché la non partecipazione logora la democrazia. Così difficile da capire? Perché gli opinionisti dicono che il referendum dell’8 e 9 giugno è stato inventato contro il governo? Se questo non è fondato è più una fantasia che un argomento. In alcuni paesi del nord Europa si fanno consultazioni e referendum ogni 3 o 4 mesi, via internet, e i cittadini vi partecipano. Si fanno contro il governo? Attira l’attenzione sulle incongruenze e sull’infantilità delle affermazioni. Gli “opinionisti” giurano che i sostenitori del referendum si vantano di essere superiori, di essere superbi, lamentano che non vengono rispettate le “loro opinioni” e allo stesso tempo affermano che il referendum è una vittoria per loro “perché non hanno partecipato!”. Sono mortificati perché si sentono limitati nei loro diritti ma allo stesso tempo gli “opinionisti” reprimono le dissidenze. E purtroppo non menzionano nemmeno una delle importanti questioni che vengono analizzate nell’articolo presedente! Non ne sono capaci? Apparentemente no. Ci sono persone che discutono per il semplice piacere di aggredire, che cosa sarebbe il futuro? Picchiare qualcuno in un vicolo buio perché non pensa come gli altri? Se quelli che entrano a opinare non hanno niente da dire, nulla che arricchisca la discussione dovrebbero rimanere in silenzio dentro la loro caverna cranica. Quando a Mussolini chiesero perché voleva governare l’Italia il Duce rispose che le sue ragioni entravano in un pugno. È vicina la dittatura? Non tutte le opinioni sono valide. È vero che tutti abbiamo il diritto di esprimere la nostra opinione (si chiama convivenza) ma questo non significa che tutte le opinioni valgono la stessa cosa. Se si usa l’insulto invece dell’argomentazione allora, caro lettore opinionista, le tue opinioni valgono meno. Qui si tratta di ragionare o argomentare non di sparare. La violenza è il ricorso dell’incompetente, cioè di quello che non può sostenere un’opinione con argomenti validi, non falsi. Michel de Montaigne ha detto che la discussione è il più divertente degli sport. Se lei, caro lettore opinionista, elimina “l’altro” la discussione è in pericolo. Se si elimina “l’altro”, finisce la democrazia.
Ruben Ricca
(regista, autore)
3 commenti su “Pronti alla dittatura (seconda parte) ……di Ruben Ricca”
Nella sostanza alla fine di tutti i discorsi, opinioni e insulti gratuiti, siamo tra le migliaia di poveracci che si uccidono per la ricchezza dei pochi.
L’insulto “era” indifendibile, oggi è l’arma più gettonata di tutti quelli che hanno carenze di argomentazioni o peggio di disagio interiore. Per questo motivo, è l’arma più giustificata e velatamente accettata. Anche da parte di politici, giornalisti e personaggi apparentemente “accutturati”.
Ruben Ricca, è forse questa la fine della democrazia di cui parla?
Condivisibile pensiero signor Ricca, grazie.
Il signor Ricca dopo essere scivolato sulla classica buccia di banana , sta cercando di rimettersi in piedi , ci ha presi per IDIOTI nel 2025 , però lui asserisce che dobbiamo tornare indietro di migliaia di anni per inquadrare la parola IDIOTA di quei tempi ,
La parola Idiota caro signor Ricca oggi suona come un’insulto bello e buono !!
Io se qualcuno mi dice che sono un’idiota , nella mia idiozia reagisco !!
Mi domando quando il Signore ha investito il signor di Ricca di questa autorità??
Di darmi dell’idiota e io devo battere le mani come un’idiota .
Si dia una regolata signor Ricca ca nessuno è fessu !! È una battuta naturalmente generalista.
Veda io avevo voglia che a questo referendum non vincessero i SI , il modo migliore per me era di non andare ai seggi .
Quindi ho valutato il referendum e ho deciso per il no . Sarebbe troppo lungo spiegare le ragioni ,
Che era un referendum politico solo lei non se ne è accorto , hanno tentato la spallata puntando sui lavoratori che loro hanno ritenuto idioti nel termine Greco , però i lavoratori più intelligenti di quanto pensassero ,hanno ritenuto che non fosse il caso di essere presi per i fondelli , andare ad abrogare leggi fatte dalla sinistra che ora ha indetto il referendum coprendosi dietro i sindacati,
Non sono stati d’accordo che uno straniero ottenga in soli 5 anni la cittadinanza Italiana ,
La cittadinanza è uno statuto troppo importante per essere dato in così poco tempo ,
In molti stati avere la cittadinanza è un’impresa biblica.
Quindi se lei ci vuole spiegare le sue idee nessun problema, una persona intelligente ascolta sempre un’altra opinione se è interessante ,
Ma non ci sottovaluti , non si senta superiore ,
Non insulti la Meloni , che oltre ha parlare 4 lingue era brava a scuola , e chi ha scuola appartiene ai primi della classe di solito è intelligente!!
Buon lavoro signor Ricca .