
È scattato questa mattina alle 8:30 il conto alla rovescia per 524.415 studenti italiani, di cui 511.349 interni e 13.066 esterni, che hanno affrontato la prima prova scritta dell’Esame di Stato 2025: la prova di Italiano, comune a tutti gli indirizzi di studio. Un momento cruciale che segna il culmine di un percorso scolastico e l’inizio di una nuova fase.
Il Ministero dell’Istruzione ha proposto sette tracce, suddivise in tre tipologie: due analisi del testo, tre tracce di testo argomentativo e due temi di attualità. Gli studenti hanno avuto a disposizione un massimo di sei ore per completare il compito, un lasso di tempo che permette di riflettere e articolare al meglio le proprie argomentazioni.
Le tracce: dal “Gattopardo” al New Deal, passando per i social
Anche quest’anno, le tracce hanno spaziato tra classico e contemporaneo. Tra le analisi del testo, spicca un brano del celebre “Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa e una poesia di Pier Paolo Pasolini, offrendo agli studenti l’opportunità di confrontarsi con capolavori della letteratura italiana.
Per quanto riguarda il testo argomentativo, la prima traccia (tipologia B1) ha attinto all’opera di Piers Brendon, “Gli anni trenta. Il decennio che sconvolse il mondo”, focalizzandosi sul New Deal del Presidente americano Roosevelt a seguito della Grande Crisi del ’29. Un’altra traccia di grande attualità ha messo al centro i social e il fenomeno dell’indignazione, con un testo tratto da un brano di Anna Meldolesi e Chiara Lalli intitolato “L’indignazione è il motore dei social. Ma serve a qualcosa?”, pubblicato in un supplemento del Corriere della Sera. Il toto-tracce di quest’anno aveva ipotizzato anche Gabriele D’Annunzio, l’Intelligenza Artificiale, le guerre, il Giubileo e il nuovo Papa.
L’organizzazione dell’esame ha visto impegnate 13.900 commissioni per un totale di 27.698 classi.
Ammissioni e disparità regionali
I dati sugli ammessi all’Esame di Stato 2025 si attestano su percentuali altissime, in linea con gli anni precedenti: il 96,5% degli studenti è stato ammesso, con un 3,5% di non ammessi. Si registrano, tuttavia, alcune disparità a livello regionale: la Sardegna presenta la percentuale più alta di non ammessi, con il 7,1% degli studenti che non ha ottenuto il diploma, mentre il Molise si conferma la regione più fortunata, con solo il 2,6% di studenti che dovrà ripetere l’anno.
Il calendario delle prove e le novità di quest’anno
Dopo la prova di Italiano, gli studenti affronteranno domani, 19 giugno, la seconda prova scritta, sempre dalle 8:30. Questa prova è specifica per ogni indirizzo di studio, e vedrà materie come Latino per il Liceo classico, Matematica per il Liceo scientifico, Lingua e cultura straniera 1 per il Liceo linguistico, Lingua inglese per gli Istituti tecnici del Settore economico indirizzo “Turismo” e Geopedologia, Economia ed Estimo per l’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio”.
A partire dal 23 giugno (le date precise saranno stabilite dai singoli istituti) inizieranno i colloqui orali, durante i quali i candidati esporranno anche le esperienze svolte nell’ambito dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO) e le competenze acquisite nell’Educazione civica. È prevista una terza prova scritta solo in specifici indirizzi di studio come le sezioni EsaBac, EsaBac techno, le sezioni con opzione internazionale, le scuole della Regione Valle d’Aosta, della Provincia di Bolzano e le scuole con lingua d’insegnamento slovena del Friuli Venezia Giulia.
Le novità significative
Quest’anno sono state introdotte due importanti novità. La prima riguarda i candidati interni che abbiano riportato un voto in condotta pari a 6 decimi: per loro, il colloquio orale includerà anche un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale, assegnato dal consiglio di classe. La seconda novità prevede che i risultati delle prove Invalsi confluiranno direttamente nel Curriculum dello Studente.
Il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha sottolineato la volontà di “tornare a chiamare ‘esame di Maturità’ quello che 25 anni fa è stato definito ‘esame di Stato’, un termine corretto ma molto freddo”, annunciando inoltre che dal prossimo anno verranno ridefiniti i contenuti dell’orale per una “valutazione integrale della persona”.
Il calcolo del voto finale
La valutazione finale dell’Esame di Maturità è la somma dei crediti del triennio (fino a un massimo di 40 punti, derivanti dalla media di ciascun candidato) e il punteggio ottenuto nelle singole prove d’esame. Le due prove scritte e il colloquio orale sono valutati fino a un massimo di 20 punti ciascuno (per un totale di 60 punti). Il voto massimo raggiungibile è 100, mentre il voto minimo per il superamento dell’esame è 60.
Il messaggio della Premier: “Tutta l’Italia fa il tifo per voi”
Un incoraggiamento speciale è giunto dalla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, tramite un messaggio inviato a Skuola.net: “L’esame di maturità è una tappa significativa del vostro percorso. Serve a misurare le conoscenze, certo, ma anche a mettervi alla prova. E in fondo è questo il suo vero valore: dimostrare a voi stessi quanto siete cresciuti, quanto siete pronti ad affrontare il futuro. So che non è stato un cammino semplice. Avete attraversato anni complessi, segnati dalla pandemia e da grandi cambiamenti. Ma proprio per questo, il traguardo che state raggiungendo vale ancora di più. Non sarete soli. Con voi ci saranno la vostra storia, la vostra personalità, il vostro coraggio. Fate del vostro meglio, con serietà e passione. L’Italia ha bisogno di giovani determinati, capaci di affrontare le sfide e costruire il domani. E ricordate: tutta l’Italia fa il tifo per voi. E io, da Presidente del Consiglio, sono orgogliosa di voi. In bocca al lupo, e forza!”.
Con l’augurio di un percorso sereno e fruttuoso, l’Italia intera osserva con attenzione questi giovani che si affacciano al loro futuro.