
Iniziamo con il protagonista della vicenda Srdjan Djokovic, padre di Nole Djokovic , figura chiave nella storia sportiva e personale del tennista, la cui identità pubblica si è sviluppata in parallelo alla carriera del figlio.
Chi è Srdjan Djokovic
Nato in Serbia (allora Jugoslavia), Srdjan Djokovic ha avuto una carriera da sciatore professionista negli anni ’70 e ’80. In gioventù ha gareggiato in competizioni nazionali di sci alpino, senza però arrivare al livello internazionale. Dopo la carriera sportiva, si è dedicato al settore alberghiero e della ristorazione, gestendo un ristorante e una piccola pensione a Kopaonik, località montana dove Novak ha mosso i primi passi nello sport.
Ruolo nello sviluppo di Novak
È stato determinante nel sostenere la crescita agonistica di Novak, soprattutto nei primi anni in cui la famiglia non disponeva di mezzi economici. Fu lui, insieme alla moglie Dijana, a credere ciecamente nel talento del figlio, arrivando, come raccontato da entrambi – a indebitarsi pesantemente (5000 dollari) con la criminalità del tempo – pur di finanziare le trasferte del figlio negli Stati Uniti e dimostrare il grande valore tecnico-agonistico del figlio.
Carattere e immagine pubblica
Srdjan è noto per avere un carattere schietto, diretto e spesso polemico. Ha rilasciato numerose dichiarazioni controverse nel corso degli anni, difendendo il figlio da critiche e polemiche, talvolta in modo eccessivamente aggressivo. Ha espresso posizioni politiche forti, anche filo-serbe e anti-occidentali in alcune occasioni, attirandosi critiche dai media internazionali.
Episodi controversi
Australian Open 2022: Durante la polemica sull’espulsione di Novak per questioni legate al vaccino COVID-19, Srdjan rilasciò dichiarazioni molto forti contro il governo australiano, paragonando l’arresto del figlio a una “crocefissione”.
Gennaio 2023: fu filmato accanto a sostenitori filo-russi a Melbourne, episodio che provocò indignazione pubblica; successivamente chiarì di essere stato frainteso e si astenne dal presenziare alle semifinali per non alimentare tensioni.
Dichiarazione di Nole Djokovic :”Per un’impresa così grande, come il viaggio negli Stati Uniti, bisognava stanziare una somma che, all’epoca, per l’intero soggiorno, viaggio, permanenza e tutto il resto, ammontava a circa cinquemila dollari. Per questo mio padre è dovuto ricorre agli usurai, una vicenda sfociata in inseguimenti e minacce che io ho saputo solo dopo”, ha dichiarato Djokovic ai media serbi e internazionali. A tutt’oggi il più grande fenomeno del tennis mondiale ancora in attività.