
Vittoria – C’era anche il campione Pietro Finistrella, originario di Riposto ma da anni cittadino vittoriese, al Mondiale di Showdown ospitato all’Hotel Hermitage di Silvi Marina, in Abruzzo.
Finistrella da anni vive a Vittoria con la moglie, Irene Barone (vittoriese e anche lei atleta) e il loro figlio. Dal mondiale è tornato con un bel risultato: il settimo posto.
“Sono stati giorni intensi, pieni, carichi di emozione, tensione e passione vera. Giorni- ha commentato l’atleta vittoriese- in cui ho potuto rappresentare l’Italia, vivere lo sport che amo al massimo livello e mettermi alla prova contro i più forti atleti del mondo. Torno a casa con un settimo posto. È un risultato importante, indubbiamente. So cosa significa arrivare fin qui, so quanti sacrifici ci sono dietro, so di aver battuto diversi avversari che hanno alle spalle titoli internazionali ed è questo quello che conta. Se debbo essere sincero, però, è ovvio che non riesco ad essere del tutto felice: avrei preferito vincere. Se c’è un rammarico grande, è l’aver perso lucidità nei quarti di finale, in un momento cruciale in cui serviva una lucidità mentale altissima. Ma non è una scusa: è un punto sul quale lavorare. Un altro momento che mi ha colpito emotivamente è stato l’ottavo di finale contro il mio compagno di nazionale, Luciano Florio. Avrei voluto affrontarlo più avanti, magari con una posta ancora più alta in gioco. Quando si condivide una maglia, una passione, una squadra, non è mai facile trovarsi uno contro l’altro così presto. Ma lo sport è anche questo: rispetto, lealtà, consapevolezza. Nonostante tutto, questo settimo posto lo porto con orgoglio, perché rappresenta un messaggio importante, soprattutto per la mia terra: in Sicilia lo showdown non è ancora molto conosciuto e non è quindi praticato a livello agonistico come dovrebbe. Ma io ci credo. E con questo risultato voglio lanciare un appello ai giovani siciliani, ai ragazzi e ragazze che cercano uno sport, una sfida, un’opportunità: avvicinatevi allo showdown. È uno sport accessibile, avvincente, ricco di emozione e di adrenalina che unisce riflessi, tecnica, ascolto e mente. E può portarvi lontano, come ha portato me. Non servono grandi strutture, ma grande passione. E quella, noi siciliani, la conosciamo bene”. Finistrella fa parte della Settecolli Scicli.
“Ci tengo- aggiunge Finistrella- anche a ringraziare di cuore la FISPIC, che sta credendo tanto in me e nel mio percorso. Grazie ai responsabili, ai collaboratori, a tutto lo staff che lavora dietro le quinte con passione e impegno. Spero di non deludervi. Farò di tutto per continuare a meritarmi la vostra fiducia. Un ringraziamento sincero al mio allenatore, alla mia famiglia, ai miei compagni di squadra e a tutte le persone che mi hanno supportato in questo lungo percorso. È stato un anno tosto, fatto di impegni, allenamenti, alti e bassi. Ma so che ogni passo ha contribuito ad arrivare fin qui. E infine, complimenti a tutti gli azzurri. Questo è stato un Mondiale importante per tutti noi della nazionale italiana”.
Per quanto riguarda la squadra, infatti, questi sono i risultati:
Femminile: 5° posto per Graziana Mauro; 6° per Sonia Tranchina; 12° per Piera Folino; 18° per Sara Fappani.
Maschile: 7° posto per Pietro Finistrella; 16° per Luciano Florio; 17° per Andrea Lazzarini; 18° per Rinaldo Massola.
“Siamo un gruppo unito, solido e con tanta voglia di crescere” ha commentato infine Finistrella “e lo faremo. Insieme”.
Cosa è e come si gioca a Showdown
Lo Showdown è uno sport individuale in cui si affrontano due giocatori non vedenti o ipovedenti protetti da mascherina. Si gioca con guanto, racchetta e pallina sonora. È una disciplina che ricorda il tennistavolo, ma con le dovute differenze. Il tavolo da gioco è rettangolare con angoli arrotondati, la porta e l’area di porta alle due estremità e con uno schermo trasparente al centro del tavolo. Scopo del gioco è quello di colpire la pallina con la racchetta, facendola passare sotto lo schermo, mentre l’avversario attua la difesa, e siglare una rete. Lo Showdown attualmente non fa parte del programma dei Giochi Paralimpici, anche se a livello internazionale sono indetti i Campionati Europei e Mondiali sotto l’egida dell’IBSA (International Blind Sport Federation), mentre in Italia è la Federazione Italiana Sport Paralimpici per Ipovedenti e Ciechi (FISPIC) che indice ed organizza le principali manifestazioni sportive, tra cui il Campionato Italiano Maschile e Femminile e la Coppa Italia.