
Palermo – Cinque milioni di euro sono stati stanziati nella variazione alla manovra finanziaria dello scorso 4 giugno per rifinanziare la legge regionale sulla povertà, con interventi straordinari per indigenza, emergenza alimentare e sostegno alle persone in condizioni di marginalità estrema. Ad annunciarlo è l’Onorevole Ignazio Abbate: “Il Governo Regionale si è mosso concretamente, proponendo la misura al Parlamento, per rispondere all’emergenza sociale che attraversa la Sicilia, considerato il momento che attraversano migliaia di famiglie rimaste senza alcuna forma di sostegno. Sia in Commissione Bilancio che in Aula ho sostenuto con forza questa misura. Questo ulteriore contributo – sottolinea il deputato regionale della DC – rappresenta un aiuto per le famiglie siciliane che vivono in condizioni di difficoltà economiche, garantendo un sostegno immediato per affrontare le spese essenziali. Voglio sottolineare “ulteriore” perché solo lo scorso mese di febbraio sono stati stanziati 30 milioni di euro per il medesimo fine. In quell’occasione erano arrivate ben 100 mila domande, impossibili purtroppo da soddisfare tutte. Nelle prossime variazioni di bilancio verranno reperite ulteriori risorse per permettere un cospicuo scorrimento della graduatoria. Nelle prossime settimane verrà pubblicato il decreto attuativo con le modalità per accedere agli aiuti. Questo intervento contenuto nella recente “manovrina” non è solo un sostegno economico, ma un segnale di vicinanza da parte delle istituzioni regionali. Il messaggio che ripete sempre il presidente Schifani è chiaro: nessuno deve essere lasciato indietro”.
2 commenti su “Contrasto alla povertà: cinque milioni di euro nella recente “manovrina” regionale”
“lo scorso mese di febbraio sono stati stanziati 30 milioni di euro per il medesimo fine. In quell’occasione erano arrivate ben 100 mila domande, impossibili purtroppo da soddisfare tutte”.
Quindi se con 30 milioni è impossibile soddisfare le domande, con 5 milioni Abbate cosa dovrebbe soddisfare? Secondo me non ci paga nemmeno quei predestinati (o prescelti) addetti a riempire i vari moduli e inviare le varie domande. Umiliando sempre di più quei cittadini che rimangono sempre indietro e non riescono ad entrare nelle grazie di Abbate. Ma sono sempre quei cittadini che ci vantiamo di non lasciare indietro.
Conosco Ignazio Abbate da molto tempo e come persona l’ho sempre stimata, ma ultimamente è cambiato molto, quasi irriconoscibile. Peccato!
Bè, il problema non è che ora sia diventato ora irriconoscibile, credo che nessuno cambia dall’oggi al domani, piuttosto, si tratta di incapacità di discernimento e di valutazione fra le persone. Il debito e la cattiva amministrazione chi voleva poteva vederlo anche prima e non aspettare che venisse “suonato” con le trombe il dissesto, ma si sà, nel nostro sistema… gli amici e gli amici degli amici non si toccano e sono sempre “giusti e perfetti” l’importante la stima basata sulle convenienze.
30 milioni o 5 milioni sono cifre irrisorie e tuttavia, la la cosa più importante è il modo in cui quelle risorse vengono distribuite, sono sicuro che molti comprendono cosa voglio dire.
Senza offesa, ma la porta era vuota!