
Ragusa – È inaccettabile: la sofferenza del popolo palestinese e dei Gazawi deve cessare. Dopo quasi due anni di invasione della Striscia di Gaza, tutte le istituzioni democratiche possono e devono esercitare ogni azione possibile per indurre il governo italiano a imporre a Netanyahu l’interruzione immediata delle operazioni militari e l’accesso sicuro di aiuti sufficienti alla popolazione civile senza alcuna limitazione e degli operatori umanitari. È ciò che il coordinamento provinciale dell’Anpi di Ragusa chiede a tutti i consigli comunali della provincia.
“Non è una prerogativa dei consigli comunali occuparsi di politica internazionale ma, assumendo una posizione chiara e approvando la mozione, è possibile dare il segnale al governo italiano” – sostiene Gianni Battaglia, presidente provinciale dell’Anpi – “che può e deve esercitare pressioni verso l’omologo israeliano ad ogni livello”.
La proposta di mozione è stata inviata ai dodici presidenti e ai sindaci dei rispettivi comuni. Può essere quindi proposta a tutte e tutti i consiglieri e messa al voto nella prima seduta possibile.
Nel testo è richiesta non solo l’immediata risoluzione del conflitto. “L’esercito israeliano ha condotto operazioni militari illegali, con il chiaro obiettivo di sterminare la popolazione civile. Più di 50 mila morti, soprattutto donne e bambini” – dichiara Andrea Gentile, vice presidente provinciale. “I Gazawi non hanno cibo né acqua né medicine, in un genocidio rivendicato da esponenti di governo e della Knesset che li definiscono sub-umani” – prosegue Gentile. “Riconoscere lo Stato di Palestina alle Nazioni Unite è quindi il primo atto formale necessario a garantire diritti e protezione alla popolazione palestinese e condannare i crimini di guerra commessi da Netanyahu”.
3 commenti su “L’Anpi iblea propone mozione per la fine della guerra a Gaza e il riconoscimento dello Stato di Palestina”
Iniziativa lodevole anche se tardiva.
Israele ormai ha fatto capire a tutti che si sta difendendo bene dai terroristi, si difende da donne bambini e civili disarmati e lo fanno talmente bene che nei pressi della barriera di Gaza, hanno avviato il “turismo del genocidio”. In pratica i tour operator portano coloni e turisti nelle cime delle colline ad applaudire gli attacchi aerei che colpiscono Gaza. Questo spettacolo lo hanno soprannominato il “Cinema di Sderot”.
Nella sostanza questa difesa è diventata la liturgia dell’annientamento. La morte per gli Israeliani è diventato spettacolo, un macabro spettacolo!
Il servilismo verso Israele da parte delle istituzioni (pena ritorsioni) è imposto dalla Commissione Europea e il male sta proprio lì, nel regno di satana.
Sempri ‘nsaccu ri lamientu… : “servilismo verso Israele”
minchia chi lagna
Quante minchiate !!!!
Putin invece ha aperto un maxi schermo dove i russi possono guidare i Droni , e colpire i palazzi Ucraini mentre la signora stende i panni