
Ragusa – La crisi del mondo giovanile contemporaneo si fonda sull’ offuscamento di due valori fondanti le società di ogni tempo: l’educazione e la formazione.
Questo è un tema oggi molto ricorrente e che pone notevoli interrogativi alle famiglie, ai docenti di ogni ordine e grado nel loro lavoro quotidiano e ovviamente ai giovani.
“Educazione e formazione dei giovani” – il ruolo della famiglia e della scuola – ,di questo parlerà il filosofo e psicoanalista Umberto Galimberti, venerdì 6 giugno alle ore 21.00 al teatro tenda di Ragusa (biglietti acquistabili su Ciaotickets o alla libreria Flaccavento) in un evento promosso dalla storica Libreria Flaccavento nell’ambito della programmazione annuale degli appuntamenti culturali.
Umberto Galimberti affronterà il tema, come è suo solito, in modo appassionato e provocatorio, arricchendolo con parole e riflessioni profonde, che ci invitano a esaminare attentamente le sfide che dobbiamo affrontare nell’ambito dell’istruzione e della cultura.
Il filosofo pone come fondamentale l’impegno dei professori che sanno offrire motivazioni agli studenti e li esorta a scoprire la propria passione.
L’evento, molto atteso, si avvale di sponsor pubblici e privati. Daranno un saluto e la loro testimonianza, prima dell’inizio della lectio magistralis di Galimberti, gli assessori comunali alla pubblica istruzione Catia Pasta e l’assessore ai servizi sociali Elvira Adamo.
P.S. La Libreria Flaccavento è la più’ antica libreria di Ragusa nasce nel 1947 ed è l’unica indipendente in città. Gestita da Maria Bracchitta e Daniela La Licata è un presidio culturale importante sensibile anche a tematiche sociali (da un anno circa è diventato punto Rifugi, unico a Ragusa che fa rete con diverse librerie sul territorio nazionale per accogliere donne vittime di violenza)
4 commenti su “Ragusa. Educazione e formazione temi cruciali nella società giovanile di oggi, col filosofo Galimberti”
Il gioco delle parti per sensibilizzare o meglio svegliare il pubblico (cioè i giovani) che quotidianamente riceve dosi di tranquillanti per non svegliarli dal torpore in cui li hanno relegati è alquanto velleitario in questi tempi di crisi morale. Poi le scuole con i relativi docenti visto che devono seguire determinati percorsi e insegnamenti, diventa alquanto utopico che le parole di un filosofo possano fare o cambiare qualcosa. Ti fanno riflettere sul momento ma poi viene tutto dimenticato e si continua il percorso tracciato a suo tempo. Il politicamente corretto va oltre la cultura, la sapienza e la logica, ad oggi il sistema creato attorno ai giovani specie nelle scuole non potrà permettere loro di essere autonomi nello scoprire le loro passioni. Sono sempre condizionati, e, nella migliore delle ipotesi, programmati.
Fino a quando noi adulti assecondiamo questo mondo ideologico, senza un senso, senza un fine, senza cultura, senza morale e senza passione vera, i giovani sono destinati ad essere spettatori di se stessi.
Ascoltare ancora un tale che a tempo di coviddi ne ha dette di tutti i colori ai non vaccinati non sembra proprio un ottimo educatore
I giovani invece di volere subito tutto per stendere la mano e prenderlo , dovrebbero essere disposti anche a cercare ferrovecchio. No che rubano le macchine e poi si buttano nelle scarpate , anche se per pochi metri è poi a portare San giorgio sempre i soliti volenterosi.
Vorrei chiedere a Galimberti come mai solo per la scuola primaria e dell ‘infanzia è previsto lo studio e l ‘approfondimento permanente delle scienze della formazione mentre per tutti gli altri ordini e gradi dell ‘istruzione e formazione e lasciato tutto alla buona volontà autodidatta del singolo. In tal modo la scuola lascia alla società in generale e al mercato di forgiare i giovani e renderli più docili e succubi agli orientamenti e alle mode della società dei consumi .