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Un 64enne residente in Sicilia condannato dal Tribunale di Trieste

Tempo di lettura: 2 minuti

“Ringrazia non sia la tua gola, venditore di fake news!!!”. Così il 19 ottobre 2021, su Twitter, un uomo di 64 anni si rivolgeva a un giornalista della Rai del Friuli Venezia Giulia, che aveva denunciato il taglio di una gomma della vettura Rai nei pressi del presidio No Green Pass, davanti a un varco del porto di Trieste. Il Tribunale di Trieste ha condannato in primo grado l’uomo, residente in Sicilia, per minacce e diffamazione. La sentenza è stata pronunciata dal giudice Alessio Tassan, che ha comminato la pena di 500 euro di multa al sessantaquattrenne, oltre al pagamento delle spese processuali. Inoltre, il giudice ha riconosciuto un risarcimento danni in favore del giornalista e delle altre parti civili ammesse al processo: Rai, Ordine dei giornalisti e Assostampa Friuli Venezia Giulia, articolazione territoriale della Fnsi, sindacato unitario dei giornalisti. Il condannato dovrà rifondere le spese legali per i tre avvocati che hanno preso parte al processo come parte civile: Carlo Sciarelli per il giornalista, Luca Tirapelle per la Rai e Antonio Santoro per Ordine e Assostampa.

Si tratta del terzo processo in cui Ordine e Assostampa sostengono giornalisti minacciati o aggrediti nell’ambito delle proteste No Green Pass del 2021, mesi in cui operatrici e operatori dell’informazione sono stati sotto il costante attacco di una parte di manifestanti, nonostante abbiano fatto solo il loro dovere nel raccontare quelle proteste. Tra gli episodi che ricordiamo con dispiacere, tentati assalti e insulti contro le sedi di Rai e Piccolo. È la terza volta che il processo si chiude con una condanna dopo il primo grado. Ordine e Assostampa Fvg sono sempre dalla parte della libertà di stampa e di chi la esercita.

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