
RAGUSA – È comparso questa mattina davanti al giudice unico presso il Tribunale di Ragusa Maria Rabini, il vittoriese di 38 anni, arrestato nei giorni scorsi dalla Polizia di Stato al termine di un movimentato inseguimento per le vie di Vittoria. L’uomo, alla guida di una Lancia Y10, è accusato di resistenza a pubblico ufficiale per aver tentato di speronare l’auto di una pattuglia del Commissariato che gli aveva intimato l’alt.
Davanti al giudice, l’indagato ha ammesso i fatti, giustificando la sua mancata fermata con il panico scaturito dalla consapevolezza di essere privo di patente.
Il Pubblico Ministero, Sonia Vizzini, ha richiesto la conferma della misura cautelare degli arresti domiciliari per il vittoriese. Di contro, l’avvocato difensore Jessica Di Martino ha chiesto la remissione in libertà del suo assistito e un termine a difesa.
Accogliendo parzialmente le richieste della difesa, il giudice Maria Rabini ha disposto la remissione in libertà dell’uomo, subordinandola all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria dal lunedì al venerdì. L’udienza è stata quindi rinviata all’11 giugno per la prosecuzione del giudizio direttissimo.
L’episodio che ha portato all’arresto si è verificato nei giorni scorsi, quando l’uomo non si è fermato all’alt imposto dagli agenti, dando vita a un lungo inseguimento che si è protratto per diverse strade cittadine, generando apprensione e panico tra i cittadini. La fuga della Y10 è terminata solo dopo che l’auto ha danneggiato altri veicoli in sosta o in transito. Il conducente ha poi tentato una fuga a piedi, cercando rifugio all’interno di un’abitazione vicina, ma è stato prontamente raggiunto e bloccato dagli agenti operanti.