
RAGUSA- Una prima importante vittoria per la difesa di X.J., il 27enne cittadino albanese attualmente detenuto nel carcere di Caltagirone con l’accusa di violenza sessuale ai danni di una giovane donna tunisina, fatti risalenti al febbraio dello scorso anno. La Corte d’Appello di Catania ha infatti accolto l’istanza di ricusazione presentata dall’Avv. Michele Savarese (foto), legale dell’imputato.
La questione era sorta in seguito alla constatazione, da parte dell’Avv. Savarese, di una potenziale situazione di incompatibilità per due dei tre giudici del Tribunale collegiale di Ragusa, Andrea Reale e Gemma Occhipinti. Secondo la difesa, i due magistrati avevano già espresso un giudizio sul caso quando X.J. era ancora nella fase delle indagini, in quanto componenti del Tribunale del Riesame.
Pur avendo inizialmente manifestato l’intenzione di astenersi, rimettendo la decisione al Presidente del Tribunale, Francesco Paolo Pittaresi, quest’ultimo aveva rigettato la richiesta di astensione, ritenendo che i due magistrati ragusani potessero, comunque, giudicare l’imputato.
Nonostante ciò, l’Avv. Savarese ha agito prontamente, presentando un’istanza di ricusazione alla Corte d’Appello di Catania. La Seconda Sezione penale del tribunale etneo ha condiviso le argomentazioni del difensore, decretando di fatto la sostituzione dei magistrati ritenuti incompatibili.
Il provvedimento è stato già notificato alle parti interessate. Di conseguenza, il processo subirà un rinvio e riprenderà a partire dalla prossima udienza, già fissata per il 9 maggio.
“Abbiamo vinto una prima battaglia,” ha dichiarato con soddisfazione l’Avv. Savarese. “Il mio assistito è innocente e per questo motivo abbiamo scelto di non optare per riti alternativi, ma di affrontare il processo con l’obiettivo di far emergere la vera verità.”
Questo sviluppo segna un punto cruciale nella vicenda giudiziaria, aprendo nuovi scenari per la difesa di X.J. e rimettendo in discussione l’assetto del collegio giudicante chiamato a pronunciarsi su un caso delicato e complesso. L’attenzione si sposta ora sulla composizione del nuovo tribunale e sulle prossime fasi di un processo che si preannuncia ancora lungo e articolato.