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Modica. Analisi, cause e prospettive sulla desertificazione dei centri storici

La soluzione passa attraverso l’azione sinergica tra amministrazioni, imprese e cittadini.
Tempo di lettura: 2 minuti

Modica – Affrontare la desertificazione dei centri storici, soprattutto nelle città d’arte, è un’operazione possibile se fatta nel quadro di azioni sinergiche tra istituzioni, associazioni di categoria e cittadini.
Questo è stato il tema del secondo convegno promosso nell’ambito di Expo della Contea che si è tenuto ieri nella sala auditorium del Palazzo dei Mercedari e al quale hanno dato il loro contributo Gianluca Manenti, presidente di Confcommercio Sicilia, Maria Monisteri nella qualità di presidente del GAL terra Barocca, Eva Carpintieri, dirigente di Polizia di Stato e in collegamento video il capo del dipartimento della facoltà di Architettura dell’Università “La Sapienza” di Roma, Orazio Carpenzano.
Il tema è stato analizzato da diverse visualizzazioni. Le cause della desertificazione dei centri storici sono dovute all’abbandono degli spazi comuni, all’esodo dei servizi, soprattutto quelli pubblici, e delle attività commerciali verso aree di maggior richiamo. Le politiche di recupero devono guardare in diverse direzioni: cura dei monumenti storici, una seria, competente e ciclica programmazione degli eventi culturali e di intrattenimento, l’applicazione coerente della transizione ecologica, il restauro dei palazzi storici e la governance dei poli museali. Insomma tutela, innovazione nella tradizione e vivibilità.
Per quanto riguarda il centro storico di Modica sarà riproposta l’ipotesi dei temporary store, bocciata dal consiglio comunale contro il parere delle associazioni di categoria. Il caro affitti sarà fronteggiato con i prezzi calmierati per le attività economiche che si affacciano nel centro storico con locali di proprietà del Comune: i bassi del palazzo degli studi, palazzo della Cultura, palazzo San Domenico.
Alcune novità sono state espresse nel corso del dibattito. Il varo del DUC (Distretto Urbano Commerciale) nell’ambito della nuova legge sul commercio (datata 1992) che è tornata in discussione all’ARS e al cui cantiere partecipano 52 sigle in rappresentanza del commercio siciliano e che colloca centrale un’azione mirata e unitaria tra amministrazioni, imprese e cittadini.
Nel particolare i centri storici desertificati sono un’attrazione per delinquere, soprattutto per la microcriminalità, un fenomeno che è un freno allo sviluppo socio economico.
Dopo i gravi fatti di cronaca che hanno caratterizzato Modica la situazione in questi ultimi mesi è stata monitorata dalle forze dell’ordine con operazioni di prevenzione e di repressione, nel mentre sarà prossima la funzionalità della video sorveglianza nel centro storico.

Doppio appuntamento domani, domenica 4 maggio con altri due convegni. Alle 11.00 al palazzo dei Mercedari si parlerà dei modi d’uso (sfida e pericoli) di Intelligenza Artificiale legata anche alle Energie Rinnovabili e alle 19.00 un confronto sulle Eccellenze Locali (strategie e prospettive) parlando di cioccolato, olio, formaggi e la presenza del Commissario del SUD Est della Camcom.

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3 commenti su “Modica. Analisi, cause e prospettive sulla desertificazione dei centri storici”

  1. Buongiorno,il problema principale nasce dal degrado del centro storico, come sant Andrea via sbalzo viale medaglie d ‘oro , via Carlo Papà ecc ecc, gli ultimi 5 anni le case del centro storico sono state affittate a gentaglia extra comunitari senza permesso di soggiorno e spacciatori, peccato veramente il centro storico della zona di modica Bassa potrebbe essere un attrattiva per i turisti i borghi stupendi e storici lasciati abbandonati a se stessi, dovete salvaguardare prima il centro storico di modica per farla esistere e dare importanza non lasciarla all abbandono, e da lì che inizia la storia e da lì che dovete salvaguardare il vostro paese , vedi Ibla e stata convertita e adesso rimarrà x sempre una perla, vedi matera. Ed altri paesi si possono fare centinaia di esempi, quelli che conta e salvaguardare la storia e il folklore del paese antico, immaginate le stradine del centro storico con botteghe strade in pietra rosa nn alte casette abitate e case vacanze con balconi fioriti. Capite che il centro storico e i borghi vecchi sono dei tesori che vanno curati e che non torneranno più? Spostate gli extra comunitari un abitazioni popolari e fatelo in fretta perché il centro storico lo si sta perdendo le case in vendita a meno si 10000 euro stanno diventando rifugio di delinquenti. Se non si agisce subito nei prossimi 10 o 20 anni modica Bassa sarà invasa da gentaglia, non rimane molto tempo…un cittadino del centro storico

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  2. La politica degli ultimi decenni,ha incentivato lo sviluppo del quartiere Sorda ,dove attualmente vive circa la metà dei cittadini di Modica,un altro terzo vive nelle campagne sempre più abitate.Se queste persone vogliono scendere nel centro storico, hanno bisogno dell’ auto che ,fra un divieto di sosta e chiusura al traffico ,non hanno dove parcheggiare.E’ più facile prendere la macchina e andare a fare una passeggiata nei comuni vicini.
    Purtroppo a Modica si pensa solo alle attività in funzione del turismo, b&b e dei costruttori che continuano a cementificare alla Sorda.
    In realtà ci sono cittadini modicani che non scendono in centro per mesi e mesi se non anni,alla Sorda hanno tutto.
    Se si fosse incentivato il recupero edilizio nei centri storici non vivremmo oggi la sua desertificazione,a vantaggio degli extracomunitari.

  3. Giustissimo Giov, ma anche a Modica Sorda non c’è nessuna organizzazione, ne viabilità, ne parcheggi, niente di niente, nessuna programmazione.
    Condivido perfettamente: “Se si fosse incentivato il recupero edilizio nei centri storici non vivremmo oggi la sua desertificazione”

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