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Ragusa: Tribunale del Riesame restituisce coltellino a cittadino tunisino fermato davanti a banca chiusa

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Ragusa – Il Tribunale del Riesame di Ragusa ha disposto la restituzione di un coltellino a M.T., un cittadino tunisino regolarmente residente in Italia, sposato con una cittadina italiana e incensurato. La decisione, emessa dal collegio presieduto da Andrea Reale e composto da  Gemma Occhipinti e   Giovanni La Terra, accoglie il ricorso presentato dall’Avv. Michele Savarese (foto), difensore di fiducia dell’uomo.

Lo scorso 3 aprile, M.T. era stato fermato e controllato dagli agenti della squadra volanti della Questura di Ragusa nei pressi della banca Intesa San Paolo di Via Roma. Secondo gli agenti, il suo atteggiamento nei confronti dei clienti dell’istituto di credito era apparso sospetto. A seguito della perquisizione del veicolo condotto dal tunisino, i poliziotti avevano rinvenuto un coltellino, procedendo al sequestro convalidato successivamente dalla Procura della Repubblica.

L’Avv. Michele Savarese ha impugnato il provvedimento di sequestro dinanzi al Tribunale del Riesame, sostenendo l’infondatezza dei sospetti iniziali. Tra le argomentazioni presentate dal legale, è stato evidenziato come, al momento del controllo (ore 17:30), la filiale della banca Intesa San Paolo fosse chiusa da oltre mezz’ora. Risulta quindi illogico ipotizzare che M.T. potesse osservare con fare sospetto presunti clienti. Il Tribunale del Riesame ha riconosciuto la validità di tale argomentazione e ha disposto l’immediata restituzione del coltellino al legittimo proprietario.

“Mahmoud,” ha dichiarato l’Avv. Savarese, “vive con la moglie nel centro storico, vicino alla banca Intesa San Paolo, e non ha mai creato problemi a nessuno. Tuttavia, ogni volta che viene identificato dalla polizia, gli viene sequestrato qualcosa che poi il tribunale puntualmente restituisce. Vedremo cosa succederà la prossima volta.” Le parole del legale sollevano interrogativi sulle modalità dei controlli e sulla sussistenza di un reale motivo di sospetto nei confronti del suo assistito. La decisione del Tribunale del Riesame, in ogni caso, ristabilisce la piena disponibilità del bene al cittadino tunisino.

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