
Carissimi Confratelli e Consorelle dell’Ordine Militare e Ospedaliero di San Lazzaro di Gerusalemme,
Nel silenzio oscuro e intenso di quel Sabato degli Azzimi si consuma la prova più grande per i discepoli/e del Signore. Tristezza e disperazione si alternano con fiducia e attesa. Il dubbio e la certezza gridano forte negli animi turbati: Risorgerà?
La loro codardia, intrisa a timore, li aveva condotti nella penombra del Cenacolo dove si confortavano a vicenda, rimembrando i miracoli, gli eventi e le promesse.
Ma al tramontar del sole, quando già albeggiava il Primo Giorno, il frastuono di alcune donne pie ed esultanti, li turbò maggiormente: il Signore è Risorto! La Tomba è vuota! Le Apostole della Resurrezione, Maria Maddalena ed altre lo confermavano.
L’antico vaticinio di Genesi 3:15: “La discendenza della donna schiaccerà il capo al serpente”, definito dai Padri della Chiesa il <<protovangelo>>, si era avverato. Sul rude legno non era morto un pio giudeo ma l’Agnello di Dio caricato dei peccati del mondo.
Commentava Giovanni Paolo II: “Abbiamo così la certezza che Dio, il quale, nella sua santità trascendente, aborrisce il peccato, giustamente punisce il peccatore, ma nella sua ineffabile misericordia contemporaneamente lo abbraccia con il suo amore salvifico. Il “protoevangelo” già annunzia questa vittoria salvifica del bene sul male, che si manifesterà nel Vangelo mediante il mistero pasquale di Cristo crocifisso e risorto”.
Scriveva il pastore D.Bonhoeffer dal carcere: “Tu che punisci i peccati e perdoni volentieri, Dio, questo popolo io l’ho amato. Aver portato la sua vergogna e i suoi vizi e aver scorto la sua salvezza: questo mi basta”.
Oggi, come ieri, l’antica promessa ai nostri progenitori continua a sostenerci, perché l’opera redentiva non si è conclusa ancora. Il male, la sofferenza e la morte serpeggiano nel cuore dell’uomo e dell’umanità, questo sino a quando si udranno le trombe squillare e gli angeli annunciare: “GESU’ VIENE!” “GESU’ RITORNA!”
Monreale, 19 aprile 2025
Fr. Enzo P. Caputo Bottari, AChLJ
Pastore evangelico della Chiesa Avventista
Cappellano del Gran Baliato di Sicilia dell’Ordine di San Lazzaro di Gerusalemme