
L’ex convento del Carmine di Modica diventerà un Polo museale e Parco Enogastronomico.
È stato infatti approvato dalla Commissaria Straordinaria Patrizia Valenti il progetto esecutivo dell’intervento di riqualificazione funzionale dell’immobile che prevede la creazione di un polo museale di moderna concezione, composto da spazi espositivi indipendenti, ma collegati, sia dal punto di vista funzionale, sia dal punto di vista impiantistico.
L’importo complessivo dell’opera è di € 1.276.500, finanziato con fondi dell’Ente provenienti dall’applicazione dell’avanzo di amministrazione votato all’unanimità dall’assemblea dei sindaci la scorsa estate.
“Con questo intervento, pur valorizzando l’architettura originale e le stratificazioni storiche, restituiremo alla comunità un nuovo museo, efficiente e funzionale, secondo un concept moderno per esposizioni e eventi culturali. Realizzeremo anche un punto di riferimento della cultura enogastronomica locale”, dichiara la Commissaria Valenti.
A breve sarà indetta la gara d’appalto e prima della prossima estate potranno avere inizio i relativi lavori.
5 commenti su “L’ex convento del Carmine di Modica diventerà un Polo museale e Parco Enogastronomico”
Speriamo che lo stesso possa essere fatto con il palazzo del ex fu tribunale di Modica, che tanto il tribunale resterà a Ragusa capoluogo di provincia, mentre a Modica tragga le sue conseguenze
A proposito, come stanno andando i lavori di riqualificazione dell’Ex Albergo dei poveri a Modica Alta?
È tutto transennato, ma non si vede anima viva
@RAGUSANO interessati della tua città. Vivete di vanagloria credendovi dei padrieterni ma invece siti arrinnuvati. Insopportabili come la sabbia dentro alle mutande
VITTORIESE hai pienamente d’accordo. Da quando gli è stata regalata la provincia si sono convinti di essere il Messia sceso in terra, come se tutto il creato della terra fosse di loro manifattura. Si credono cittadini e chiamano paesani quelli dei comuni vicini ma in fin de conti sono più provincialotti dei paesani stessi. Fino a cento anni fa erano il nulla assoluto, non avevano nemmeno le scuole. Classici scalatori sociali. Viddani in altre parole
@armando c. : dimentichi che sono anche tumazzari!