
Continua con colpi di scena il processo a carico di X.J., calbanese di 27 anni, accusato di violenza sessuale nei confronti di una giovane tunisina e per questi fatti, accaduti nel mese di febbraio dello scorso anno, detenuto presso la casa circondariale di Caltagirone.
All’ udienza del 18 Marzo il difensore dell’ imputato, l’ Avv. Michele Savarese, aveva rappresentato al Tribunale collegiale di Ragusa, composto dal Dott. Andrea Reale, dalla Dott. Gemma Occhipinti e dal Dott. Giovanni La Terra, che i primi due giudici risultavano essere in una situazione di incompatibilità in quanto avevano già espresso giudizio nei confronti del giovane albanese quando lo stesso era ancora indagato, poiché componenti del Tribunale del Riesame.
Effettivamente i magistrati avevano deciso di astenersi ed avevano rimesso gli atti al Dott. Francesco Paolo Pittaresi, Presidente del Tribunale il quale tuttavia ha rigettato la richiesta di astensione sostenendo che il Dott. Reale e la Dott.ssa Occhipinti possano giudicare l’ imputato.
Ma all’ udienza di ieri, l’ Avv. Savarese ha dichiarato di voler proporre istanza di ricusazione nei confronti dei giudici e pertanto sarà ora la Corte d’ Appello di Catania a stabilire se il processo potrà continuare davanti al collegio originario o se sarà necessario affidarlo ad altri giudici.
La ricusazione, afferma l’ Avv. Savarese, prevista nel nostro ordinamento giuridico sia per la cause civili che per i processi penale, è una facoltà concessa alla parte che sostiene vi possa essere il dubbio sull’ imparzialità del giudice. E’ prevista solo in casi tassativi indicati nei rispettivi codici di procedura. Dalla presentazione dell’ istanza scatta il divieto per il magistrato ricusato di pronunciare sentenza fino a che il procedimento di ricusazione non viene definito.