
“L’attivismo di Fratelli d’Italia sul Comune di Pozzallo e sul suo sindaco Roberto Ammatuna è indice di nervosismo, di assoluta incoerenza e di disinteresse per i problemi reali del territorio”. Lo sostengono in una nota congiunta i capigruppo consiliari del Partito Democratico del comprensorio: Giovanni Spadaro di Modica, Caterina Riccotti di Scicli e Gianni Stornello di Ispica. “I meloniani pozzallesi – affermano i tre capigruppo consiliari – si agitano perché vedono come la partita delle elezioni provinciali sta rivelando le contraddizioni e le divisioni interne al centro-destra della provincia di Ragusa a fronte di un fronte compatto che aggrega centro-sinistra e movimenti civici che hanno trovato una sintesi credibile in Roberto Ammatuna. Bizzarro il fatto che pozzallesi lottino un pozzellese che corre per fare il presidente della provincia. Ancora più bizzarra – sostengono Spadaro, Riccotti e Stornello – la doppia linea di Fratelli d’Italia che a Pozzallo chiede le dimissioni del sindaco Ammatuna perché non ha la maggioranza in Consiglio, mentre ad Ispica puntella Leontini, notoriamente senza maggioranza ed esprime ben due assessori senza avere rappresentanza consiliare. Un procedere a corrente alternata, quello di Fratelli d’Italia, che si aggiunge al disinteresse per i problemi del territorio: stiamo ancora aspettando il recupero dei 350milioni di euro scippati alla provincia di Ragusa sul finanziamento del tratto Modica-Scicli dell’Autostrada Siracusa-Gela. Un recupero promesso in pompa magna proprio da Fratelli d’Italia che dimentica di essere forza di governo tanto alla Regione quanto in ambito nazionale. Le battaglie, le realizzazioni e i risultati amministrativi di Roberto Ammatuna in favore del territorio sono sotto gli occhi di tutti. Così come i pozzallesi hanno ben chiari quali reali intendimenti animano gli oppositori di Ammatuna dell’ultima ora. Al sindaco Ammatuna – conclude la nota – va la nostra solidarietà, assicurando il massimo impegno per vincere una battaglia che parte dal territorio e non ha interessi personali e di parte”.