
Cosa significa finire nelle mani degli aguzzini di Hamas, lo ha spiegato nel dettaglio l’ex ostaggio Eli Sharabi, intervenendo al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. “Sono stato trattato peggio di una bestia”, ha raccontato Sharabi. Mi davano da mangiare i loro scarti, mentre le catene mi laceravano la pelle, dal momento del sequestro alla fine della prigionia. Un anno e tre mesi di enorme sofferenza – ha aggiunto l’ex ostaggio – tanto è durato il mio tormento e nessuno a Gaza è venuto in mio soccorso. Nessuno mi ha aiutato. I civili ci hanno visti soffrire e hanno applaudito i terroristi per le angherie e i trattamenti che ci riservavano. Sharabi non ha risparmiato nemmeno la Croce Rossa. E dov’era la Croce Rossa internazionale?
Già la Croce Rossa, un’organizzazione burocratica che si rifiuta di riconoscere Hamas come gruppo terroristico a cui non nega il proprio sostegno, passiva e incapace di usare il proprio prestigio per chiedere l’accesso agli ostaggi e fare campagna per il loro rilascio, così come tante altre associazioni “umanitarie” che operano nella Striscia. Venature di antisemitismo o codardia?
Dov’erano le Nazioni Unite?», ha tuonato ancora l’ex ostaggio, guardano negli occhi i consiglieri intervenuti . Sharabi ha anche parlato degli aiuti umanitari a Gaza. “Come testimone oculare ho potuto constatare dove vanno a finire. Hamas letteralmente li ruba alla gente della Striscia. Ho visto entrare nel tunnel dove ero segregato, alimenti con gli emblemi delle Nazioni Unite e dell’Unrwa. Cospicue quantità di alimenti, pagate dai vostri governi, per sfamare i terroristi che mi hanno torturato e sterminato la mia famiglia”.
2 commenti su “Israele. L’ex ostaggio Sharabi: al rilascio pesavo 44 chilogrammi”
E delle migliaia di prigionieri palestinesi ovviamente non si dice nulla.
10.000 rastrellati dopo il 7 ottobre, legati polsi e caviglie, denudati e lasciati anche settimane o mesi sdraiati per terra, una cinquantina morti per tortura.
Arrestati senza prove, senza mandati, senza nulla.
Invece, se sionisti, sappiamo nome cognome età e tutta la loro storia, in modo da provare empatia e rinsaldare il solito ruolo che si sono costruiti.
L’ex ostaggio Sharabi “al rilascio pesavo 44 chili”
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