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Allarme e stupore sulla gestione della comunicazione e delle attività social di Ibleacque

Tempo di lettura: 2 minuti

L’Associazione Giornalisti Radiotelevisivi e Telematici (Agirt) esprime allarme e stupore per il bando sulla gestione della comunicazione e delle attività social con il quale la società pubblica Ibleacque ha assegnato un incarico, strategico per l’intera società civile ragusana, senza alcuna garanzia di competenza e di qualità nell’erogazione del servizio.

È, inoltre, quantomeno anomalo che si faccia un bando per l’intero comparto della comunicazione senza dotarsi di ufficio stampa strutturato, come se i comunicatori non iscritti all’Ordine dei Giornalisti possano coprire anche questo incarico senza incorrere nel reato di esercizio abusivo della professione.

A proposito di professionalità, peraltro, occorre domandarsi come si possa elaborare un bando, che, per la delicatezza della materia, dovrebbe imporre ai candidati un’alta specializzazione, senza richiedere alcun requisito se non quello dell’iscrizione alla Camera di Commercio.

L’Agirt ribadisce la priorità dell’applicazione della legge 150, ricordando il ruolo centrale dei giornalisti nella corretta gestione delle relazioni con le comunità locali, in un sinergico rapporto con gli altri soggetti impegnati nei piani societari di comunicazione.

Corretta gestione delle informazioni, interpretazione dei feedback, individuazione dei codici da utilizzare, soprattutto sui social, impongono uno studio ed una tensione deontologica per i quali, tra le competenze, vi sono quelle di cui i giornalisti si sono da tempo dotati nel complesso ma affascinante cammino che conduce all’evoluzione della professione. Così, Freelance e Co.Co.Co, tra i giornalisti, sono sempre più specializzati e stanno portando avanti importanti battaglie per la salvaguardia della dignità professionale.

Le nuove frontiere della professione giornalistica, peraltro, spinge sempre più la nostra categoria ad assumere competenze nella gestione dei nuovi media, ponendosi anche problemi etici nei rapporti con i social che si sono stati sintetizzati nell’elaborazione della “Carta di Modica”. Si tratta di un impegno costante, da oltre un anno, di approfondimenti sulla sperimentazione ed il confronto tra colleghi, che rischia di essere vanificato dalla spregiudicatezza degli Enti che non tengono conto delle garanzie di professionalità che devono essere sempre presenti quando si tratta di comunicazione.

Ibleacque, peraltro, occupandosi di gestione ed erogazione dei servizi idrici, occupa un settore particolarmente sensibile, in cui le competenze relazionali sono fondamentali nell’informazione che ha come destinataria un’utenza spesso fragile e per la quale le tutele, anche sul piano della comunicazione, occorre siano sempre imposte al massimo livello.

Appaiono, inoltre, inquietanti i rilievi che sul caso vengono messi in evidenza da una interrogazione presentata nel Consiglio comunale di Ragusa dal consigliere Gaetano Mauro, secondo il quale “…il bando, che appare cucito su misura, è stato chiuso in poche ore con un solo partecipante. Pubblicato il venerdì pomeriggio e già assegnato il lunedì, senza nessun requisito di accesso. Un record di opacità che lascia senza parole…”

I  giornalisti Radiotelevisivi e Telematici, impegnati in prima linea sul fronte della formazione continua e della sperimentazione sui social, esprimono, quindi, forte preoccupazione per il dilagare di una cattiva prassi che tende ad abbassare sempre di più la qualità dell’informazione, vanificando gli l’impegno dei tanti colleghi siciliani che hanno conseguito master in Manager della Comunicazione pubblica o in Social Media Manager per potenziare le proprio competenze e rendere un servizio sempre migliore alla propria utenza.

 

L’Agirt ritiene che questo ennesimo brutto episodio, paradigmatico di come venga considerata la comunicazione e l’attività giornalistica in alcuni contesti del polo pubblico, imponga la mobilitazione della categoria perché il bando in questione venga ritirato in autotutela e sostituito da una seria selezione per istituire contestualmente all’Ibleacque l’ufficio stampa ed un settore specializzato che si occupi della comunicazione in tutti i suoi contesti.

 

Per questo l’Agirt chiede all’Assostampa di Ragusa, che è il suo sindacato di riferimento, di intervenire tempestivamente, allargando l’azione a tutti gli Enti pubblici che non si sono ancora dotati uffici stampa. Una battaglia che gli iscritti all’Agirt ritengono prioritaria in un’azione unitaria che mobiliti l’intera categoria.

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