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Pozzallo. Salvate la piscina comunale, sta cadendo a pezzi

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Salvate la piscina comunale, sta cadendo a pezzi. Una delle più importanti strutture che abbiamo a Pozzallo rischia di essere abbandonata al suo destino, con un futuro nefasto che nessuno, fino a qualche anno fa, poteva immaginare. I titoli di coda per questa importante struttura sembrano inesorabilmente intravedersi da lontano. La piscina è stata uno dei punti nevralgici del lavoro dell’ex assessore ai Lavori Pubblici, Giovanni Zacco. Con le dimissioni dello stesso, il faldone è finito sul tavolo del nuovo assessore, Vincenzo Giannone, il quale avrà tanto lavoro sia nella possibile ricerca di un nuovo gestore sia nel reperimento di fondi statali per garantire la continuità alla struttura.
Con alle porte l’importante Consiglio Comunale che deciderà il dissesto per palazzo La Pira, mercoledì prossimo, diciamo che il primo pensiero, ad oggi, dei vertici di palazzo La Pira non è esattamente la struttura sportiva. Ma appare chiaro che quello che doveva essere l’anno del rilancio della struttura, visto anche un apposito bando redatto qualche mese fa, rischia invero di essere l’ultimo passaggio prima dell’oblio.
I “tempi d’oro” della piscina sembrano davvero un miraggio. Fino a qualche anno fa, vi erano iscritti da ogni dove, con gente che arrivava da Ispica, Modica e Sampieri per usufruire della struttura.
Ad oggi, invece, la struttura è abbandonata. Nel corso della scorsa estate è stata pure vandalizzata da alcuni individui che pare trascorressero la notte dentro la piscina. All’interno solo calcinacci e tantissima polvere. Insomma, decisamente per nulla un bel vedere.
L’Amministrazione comunale aveva tentato in primavera di mettere una pezza a tutta questa intricata situazione ma il bando partorito non ha fatto esultare di gioia nessuno, visti i pali e i paletti che lo stesso richiedeva. Era stato difatti emanato un avviso pubblico per individuare un operatore economico che si sarebbe assunto l’onere finanziario per eseguire i lavori necessari al regolare utilizzo della struttura, in piena sicurezza, e la conseguente gestione della stessa. Bando andato deserto per gli alti costi che lo stesso imponeva, con grande dispiacere di chi ha incrociato le dita, leggasi tantissimi pozzallesi, affinché qualcuno si degnasse di riaprire la struttura.
E oggi? Lo spettro del dissesto finanziario peggiorerà la situazione in corso. La speranza è che l’infinito stallo trovi una via d’uscita. Se lo augurano, in primis, le famiglie dei tanti agonisti che sono costretti a fare la spola con altri comuni della provincia per coltivare la passione per il nuoto, a costo di grossi sacrifici.

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