
Dopo la pubblicazione del documento della minoranza che chiede le dimissioni del primo cittadino immediata la reazione del sindaco Pagano. “Sulla situazione finanziaria del comune, a proposito delle affermazioni sui social della minoranza – ribatte il primo cittadino di Monterosso Almo – che vive fuori dal mondo pervasa solo da odio e risentimento, l’amministrazione comunale ha deliberato nel 2017 il piano di riequilibrio finanziario pluriennale , approvato dalla Corte del Conti nel 2019 e fino ad ora lo ha ottemperato e onorato. le scelte compiute dalla giunta municipale sono state coerenti e si sono sviluppate su due direttive: efficientamento energetico per abbassare i costi energetici e apertura di contenziosi con l’Enel per contestare il costo dei consumi elettrici. i due problemi che stanno minando la stabilità finanziaria del comune dipendono da cause esterne alla volontà degli amministratori e stanno, altresì, minando la stabilità della maggior parte dei comuni in Sicilia : il costo enorme dei consumi energetici che non dipendono dalla volontà degli amministratori ma dal mercato internazionale e sono una variabile indipendente incontrollabile dagli amministratori e la debolezza normativa del piano di riequilibrio finanziario pluriennale approvato dalla corte dei conti che viene attaccato dalla sentenze della magistratura ordinaria attivate dai creditori; i quali mentre ogni anno ricevono la loro quota annuale di credito non esitano a fare causa ed a pretendere l’intera somma in un unica soluzione rendendo insostenibile la permanenza degli equilibri di bilancio che la legge prevede ( vado a semplificare). Mentre le famiglie, le imprese, i cittadini e lo stato non sono tenuti per legge a deliberare in pareggio il bilancio il Comune vi è obbligato”. Dunque il piano di riequilibrio finanziario deliberato dalla Corte dei Conti, la magistratura contabile dello Stato italiano, che controlla i bilanci dei comuni, “soggiace e deve cedere il passo alle sentenze del Tar, attivato dalle ditte creditrici che vogliono avere i loro crediti tutti in una volta e subito”. il sindaco ha denunciato questa contraddizione e l’ha sottoposta al presidente dell’Anci Sicilia, Amenta, e sta producendo un’azione politica per emendare le norme e mettere in sicurezza i piani deliberati dalla Corte dei Conti. “La situazione di Monterosso – aggiunge il sindaco – è analoga a quella di centinaia di comuni in Sicilia e giudicarla fuori da questo contesto e da ignoranti e per giunta in malafede. La riduzione dei costi energetici e la battaglia per mettere in sicurezza il piano di riequilibrio sono le azioni strategiche più importanti che l’amministrazione sta perseguendo”. Accanto a queste azioni ed altre, che saranno comunicate successivamente, il sindaco ha creato per Monterosso un’opportunità più unica che rara: attraverso un’azione condivisa da altri sindaci a livello regionale si è intestato la sospensione del Parco Nazionale degli Iblei e ciò ha permesso di accelerare i tempi per la valorizzazione del metano, di cui il territorio comunale è ricco, che si prevede nell’arco temporale di mesi potrà permettere entrate milionarie per il comune: le royalties, i diritti di estrazione, che si stimano dai 2.000.000 a 5.000.0000 euro ogni anno. “Se ciò accadrà – conclude Pagano – Monterosso, com’è prevedibile, volterà pagina andando verso un futuro di prosperità. Ricordiamo che tutti i comuni della provincia, e centinaia in Sicilia, sono nella nostra identica difficoltà finanziaria a causa dei costi energetici. Quasi tutti, ad eccezione di Ragusa che vanta da anni entrate milionarie provenienti dai diritti si estrazione, royalties, del metano e del petrolio. tutte queste cose saranno ribadite ed amplificate in pubblico comizio affinché si sappia contro le menzogne, le mistificazioni e le demonizzazioni che l’operato