Sono circa 60 i bambini che, iscritti al tempo prolungato delle prime classi delle scuole primarie di Comiso, dovranno rinunciare al servizio di refezione scolastica. Una comunicazione che ha già gettato molte famiglie nello sconforto. Alcune tra queste hanno chiesto ai dirigenti scolastici quali soluzioni alternative adottare e si starebbero attrezzando, dopo essersi informati, con alcuni ristoranti che hanno garantito un pasto a 7 euro al giorno. Sono però cifre che, comprensibilmente, andrebbero ad incidere in un certo modo sui bilanci familiari. A definire i contorni di una situazione alquanto grave il consigliere comunale di Coraggio Comiso, Salvo Liuzzo, che spiega di essere stato contattato da numerosi genitori imbufaliti per questa decisione assunta dall’amministrazione comunale. “A cui – chiarisce Liuzzo – chiederemo spiegazioni perché, a quanto pare, tutto ciò è da imputarsi a una serie di problematiche di carattere economico dell’ente municipale. Se ciò dovesse risultare fondato, si tratterebbe dell’ennesima debacle di questa amministrazione su un argomento rispetto a cui scontiamo già ritardi atavici e a nulla sarebbe valsa l’azione di ristrutturazione della mensa nei locali attigui all’aeroporto quando, poi, ci scontriamo con problematiche del genere. E’ opportuno, dunque, che la Giunta municipale valuti se davvero non si può intervenire in altri modi e chiarisca alla città il perché di tale decisione che sembra fuori da ogni logica. Una decisione che, a prescindere da tutto, è certamente penalizzante per quelle famiglie formate da genitori che lavorano per l’intera giornata e la cui aspettativa, in proposito, era sicuramente un’altra”.
- 17 Settembre 2024 -