Gli elettricisti dichiarano al fisco un reddito più alto di avvocati e dentisti. I balneari dell’Argentario dichiarano 2.678 euro l’anno e quelli di Lignano Sabbiadoro 270 mila. I tassisti e i ristoratori nel 2022 denunciano ancora un reddito di 15 mila euro, pari a quello del 2019, comunque molto basso. Le lavanderie, i bar e le pasticcerie, stando ai redditi denunciati al fisco, vanno avanti con meno di mille euro al mese.
La situazione descritta evidenzia una serie di anomalie rilevanti e suscita importanti riflessioni sul rapporto tra gli italiani e il fisco, nonché sulle politiche fiscali e le pratiche di conformità.
La disparità tra i redditi dichiarati in diverse categorie economiche solleva questioni significative riguardo all’equità e alla trasparenza nel sistema fiscale. L’elevata discrepanza tra i redditi dichiarati da diverse professioni, settori commerciali e regioni geografiche mette in luce le potenziali disuguaglianze e le possibili irregolarità all’interno del sistema fiscale italiano.
Inoltre, il fatto che alcuni settori economici denuncino redditi così bassi solleva preoccupazioni riguardo alle condizioni lavorative e alle sfide socioeconomiche che affrontano le imprese e i lavoratori in tali settori. Questo potrebbe richiedere un’analisi più approfondita delle condizioni economiche e del supporto che tali settori ricevono.
Le disparità evidenziate potrebbero richiedere un riesame delle politiche fiscali e delle strategie di conformità e riscossione volte a garantire una maggiore equità e trasparenza nel sistema fiscale. Un governo che mira a ridurre l’evasione fiscale e a migliorare la conformità fiscale potrebbe trovare utile considerare questi dati per sviluppare nuove strategie atte a garantire la conformità e a ridurre le disuguaglianze nel sistema fiscale.
In definitiva, la situazione delineata nei dati delle dichiarazioni dei redditi richiede una seria considerazione da parte delle autorità per affrontare le questioni di equità, conformità fiscale e disuguaglianza economica. Sarebbe auspicabile che questi dati suscitino un dibattito costruttivo e catalizzino azioni volte a migliorare la situazione fiscale complessiva e ad affrontare le sfide socioeconomiche presenti in Italia.
37 commenti su “Dichiarazioni dei redditi. Le anomalie d’Italia….di Saro Cannizzaro”
Caro Saro Cannizzaro,
Da questa Tua Giusta Analisi emergono ,anche se a conoscenza di tutti ed in particolare del Fisco da un secolo, due vere e proprie insopportabili ingiustizie :DEGLI IMPRENDITORI E SONO TANTI CHE GUADAGNANO MENO DEI LORO DIPENDENTI MA CON UN TENORE DI VITA DA NABABBI E I SOLI DIPENDENTI E PENSIONATI A PAGARE ALLA FONTE LE LORO TASSE E A SOSTENERE IL FISCO.DA AGGIUNGERE ANCHE IL PARADOSSO CHE MOLTI IMPRENDITORI “DELLA ULTIMA ORA ” PERCEPISCONO COSPICUI AIUTI DALLO STATO PER LE ASSUNZIONI MA CORRISPONDONO AI LORO DIPENDENTI STIPENDI MISERI SENZA DIRITTO A FERIE ,TFR E VARIE E CON L’AGGRAVANTE TIPICA DI UNA CULTURA SUBMAFIOSA CHE SE UN LAVORATORE PADRE DI FAMIGLIA ACCENNA AD UNA PICCOLISSIMA GIUSTA PROTESTA IN POCHI GIORNI SI TROVA LICENZIATO!.PIU’ CONTROLLI DA PARTE DELLA GUARDIA DI FINANZA SAREBBERO AUSPICABILI! DA EVIDENZIARE ANCHE CHE GLI IMPRENDITORI VERI ED ONESTI SONO TANTI MA EDIDENTEMENTE ANCORA POCHI!
Li vedete le attività che aprono e poi dopo 6 mesi,un’anno chiudono ?
Oggi gli unici che stanno bene sono una famiglia con marito e moglie dipendenti.
Le tasse che ha pagato il signo Rosa sono una partito di giro .
Gli statali Quale tasse pagano???
Lo stato gli paga lo stipendio netto con tutti i bonus , quale tasse paga prendendoli dal suo portafoglio ???
Paga come tutti gli italiani le tasse indirette .
Le tasse in Italia sono alte perché lo spreco e la corruzione pubblica divorano miliardi su miliardi .
Ho visto mille modelli di tasse in Italia ma non ho visto mai un sistema che funziona equo .
Far pagare le tasse ad un fruttivendolo che a malapena ci campa con il suo lavoro è una perdita di tempo ,non le pagherà perché deve scegliere tra campare o pagare le tasse il fatto stesso che si campa da solo e non a spese dello stato è già un forte risparmio per lo stato. un redditometro fatto bene potrebbe portare giustizia in questo campo .
Dichiari in 5 anni una media di 20 mila euro l’anno di reddito ,non puoi spendere una media di 35mila euro l’anno .
Non funziona chiarisci perché o paghi le tasse per differenza.
Oggi tutti i conti bancari degli operatori privati sono trasmessi regolarmente all’agenzia dell’entrate .
C’è poco da nascondere.
La colpa è nostra, padri di famiglia, che per portare il pane a casa accettiamo accordi al limite dell’impossibile in fase di contratto, su carta dichiarato part time ma poi lavori full time, si ok mi prendo il mio misero 1000 euro al mese si e no, compreso tutto (tredicesima distribuita nelle mensilità, trattamento integrativo ecc), ma alla fine lavoro due anni e mi risulta ai fini contributivi uno. Oppure lavori con contratto full time dichiarato su carta 8 ore come prevede il CCNL, quasi come te lo dicono, ma poi in realtà devi lavorare 12 ore al giorno, e lo devi accettare perché dopo di me ce ne sono altri 100 che aspettano, intanto lo fanno tutti, è stato sempre così, nessuno controlla, e tutto continuerà a fare schifo. Questo è!!!
Giustissimo Meno Rosa e Saro Cannizzaro, io ribalterei questa osservazione ai tanti che pagano tutte le tasse come i lavoratori dipendenti che che poi votano governi come questo.
Ma almeno date la possibilità ai lavoratori dipendenti di dichiarare loro i guadagni e la possibilità di evadere, si chiama equità di diritti o furberie.
Questa è l’evasione fiscale di massa.
Amo Modica, si faccia sentire, lei che sponsorizza queste politiche.
LUCA
quindi lei si assume la “colpa”, la colpa è di noi padri di famiglia che veniamo vessati, di questa illegalità? Bravo, capisco che non può dire di no, ma addirittura scrivere la la colpa è nostra… magari già che la pensa così vada a votare per chi porta avanti questa politica di condoni e di chiudere un occhio per i potenti che si arricchiscono sulle spalle dei lavoratori ed evadono il fisco.
Luca, vada a confessarsi, se lei ha la colpa… minc…ia ma come si possono dire queste cose, assurdo!
Mi raccomando, sempre a farci la guerra dei poveri!
Ogni qualvolta si deve giustificare la carenza di qualcosa è perchè artigiani e commercianti non pagano le tasse e sono i primi farabutti ad avere rovinato l’Italia. Se la Sanità non funziona è perchè gli esercenti non pagano le tasse, se le scuole non funzionano o mancano i riscaldamenti la colpa è dell’elettricista o del pasticciere che non paga le tasse. Ma delle corruzioni, delle migliaia di incompiute, dei migliaia di immobili dell’INPS abbandonati, degli affari che si portano avanti i politici, delle mazzette che tutti ricevono sistematicamente non si deve parlare. Invece addossiamo la colpa ad artigiani e commercianti che sono i soli rimasti ad essere la spina dorsale del paese. Mentre un piccolo imprenditore è tassato del 70%, alle multinazionali gli fanno pagare un forfait del 13%. Un commerciante o un artigiano deve pagare l’80% di contributi all’INPS, quindi su una paga di circa 1.000 euro, gli devi versare circa 800 euro di contributi. Saro Cannizzaro: Nunnè comu “aricuiunu”. Non è come ce la raccontate!
Ma se queste spiegazioni che date è per dare le vostre colorite spiegazioni e trovare il colpevole, allora avanti tutta e mettete sottosopra le aziende con fare di Stato di Polizia. Tanto ormai c’avete poco da grattare alle piccole e medie imprese, fra poco sarete serviti da robot e mangerete piatti standard pensati per la vostra salute. Poi vi ricordo che dal 1° Gennaio 2024 il governo ha varato il prelievo forzoso sui conti correnti. In pratica chi ha pendenze con l’erario, l’Agenzia delle Entrate ti blocca il conto fino al soddisfo delle somme dovute. E questo anche se quelle somme ti servono per mangiare o curare la tua salute o quella di un tuo familiare. Se questo Stato di Polizia lo fate passare come una sfida socioeconomica ed esserne pure convinti che sia la strada giusta da percorrere, allora preparatevi alla schiavitù!
Se le risorse economiche fossero distribuite in modo equo e onesto e le tasse non fossero da strozzinaggio, la popolazione vivrebbe con meno ansia e sarebbe pure felice di pagare.
Tonino Spinello condivido e apprezzo alcune cose tipo guerra dei poveri , magnifica istantanea della situazione,
Prepararsi alla schiavitù una cosa che io ho percepito da un po di tempo e che ora sembra palese ,
Riscossione Sicilia a Ragusa , affitto immobile 30mila al mese
A Siracusa 35mila al mese
Proprietaria degli immobili la stessa società.
A voglia di pressare le partite Iva per recuperare 65mila euro al mese .
Un politico ha messo a disposizione gratis i locali del ex provincia ma la cosa non ha suscitato interesse .
Guerra tra i poveri esatto .
Come diceva un Re : fai in modo che i tuoi avversari si dividono e regna tranquillo .
Sig Spinello
Sono perfettamente d’accordo con lei, condivido tutto ciò che ha scritto nel suo commento.
Guerra fra i poveri una cippa,
i poveri sono poveri e i lavoratori dipendenti sono le vittime di un sistema dal quale non possono scappare, i lavoratori autonomi hanno la possibilità di evadere a TUTTI I LIVELLI, è inutile che qualche furbo faccia il finto tonto per convincere le persone semplici, ma la GRANDE EVASIONE e la piccola evasione in ogni caso è EVASIONE FISCALE, i dipendenti non potranno mai evadere, anche perchè il loro stipendio serve per fare scaricare le tasse dei loro datori di lavoro, e per giunta arrivando al paradosso che poi… poverini… i loro datori di lavoro sono haimè, in miseria.
L’Italia è il paese dei furbi, ricordatelo, anche tu Amo Modica che non mi sembri tanto convinto: chi non paga le tasse toglie i servizi a te, comprendi? Sarà difficile, ma informati bene.
AMO MODICA, APRI GLI OCCHI, NON E’ UNA GUERRA FRA I POVERI COME TI VOGLIONO FAR CREDERE.
Se un artigiano, ad esempio un pasticciere, prepara una torta che farà pagare al cliente 40 euro, in quei 40 euro il cliente paga ben il 10% che dovrebbe andare a finire allo stato per contribuire, quelle risorse non percepite dallo stato sono mancanti per l’erogazione di servizi, mentre l’artigiano ha intascato arbitrariamente quel 10%, allo stesso modo se quella torta non è nella contabilità non risulterà nel pagamento dell’irpef, e quindi mancherà il 35% di quell’importo allo stato con le precedenti conseguenze.
Dove va quel 35% che tuttavia, il cliente paga? Nelle tasche dell’artigliano.
Questo solo per un pasticciere, ma vale anche per tutte le categorie di autonomi fino ai grossi commercianti ed industriali.
L’ISTAT sa bene come stanno le cose.
Ora, invece, il lavoratore dipendente questo non lo potrà mai fare.
Naturalmente ci sono tantissime eccezioni, non farei mai di tutta l’erba un fascio, mai assolutamente, ma così stanno le cose Amo Modica
Anonimus : apri una partita Iva e lanciati vai a fare il furbo anche tu , prova l’ebbrezza del f24 che ti porge il commercialista un giorno si e l’altro pure ,
Stai attendo apri gli occhi evita chi ti fa il tappo , fai lo sconto a chi ti dice o così o niente, prova a fare il prezzo giusto sia per essere competitivo e sia per portare a casa il necessario per pagare le bollette e poi non dimenticare che ci devi campare , che ti devi pagare le ferie, la malattia,la tredicesima e devi accumulare il tfr che nessuno ti darà a fine carriera , si fai il prezzo giusto per stare in equilibrio, devi anche pensare quando il lavoro non c’è, quando non ti chiama nessuno per le tue prestazioni , quando il maltempo non ti fa lavorare , ricordati che la tua giornata non avrà orari, che ogni mattina devi essere il principale di te stesso ,cioè se ritardi ti devi cazziare tu stesso,
Metti insieme tutte queste cose e buttati vai via dal tuo posto fisso che non ti permette di avadere vai a guadagnare a piene mani e poi evadi e poi rischi le penali , e poi rischi i controlli della guardia di finanza , dall’asp, dei nas , dell’ispettorato del lavoro , e tanti altri che ti potranno controllare e multare , e poi la cosa più bella puoi avere dei dipendenti che potrai schiavizzare e minacciare di licenziamento ad ogni piccolo errore ,e poi gli potrai dare una paga da fame mentre tu ti arricchierai,
Dai esci dalla tua confort zone e datti da fare così non starai a rosicare su qulli che evadono e tu no .
“L’ignoranzaè l’ombra della civiltà: Cresce nel silenzio di chi non si cura della luce della conoscenza, alimentando disegni politici occulti che prosperano nell’oscurità”.
Giuliano Martini Ascalone
È da anni che succede e sembra se ne accorgano solo adesso.
Ancora non hanno scoperto il riciclaggio
https://www.businessonline.it/news/vendite-online-su-internet-evasione-fiscale-boom-le-decisioni-su-controlli-piu-severi-su-privati-e-aziende_n74673.html
Su € 18.290 un dipendente ha trattenute pari a circa € 5.290 un commerciante con lo stesso reddito paga circa € 8.000.
Poi caro anonimus aggiunga tutte le tutele che ha un lavoratore dipendente negate ad un commerciante, aggiunga ferie e malattia pagate, aggiunga quante ore di lavoro fa un piccolo imprenditore ed il rischio d’impresa e si renderà conto che non è tutto oro quello che luccica.
Molti commenti sono solo frutto di Disonestà Intellettuale già parte del DNA dei loro autori che non meritano alcuna risposta!
Penzo che lei stia sbagliando e di grosso, tutti gli studi, tutte le statistiche, tutte le persone oneste sanno perfettamente come stanno le cose. Le posso suggerire, divertito, di andare a leggere i numerosi articoli che trattano di gioiellieri che dichiarano meno dei loro dipendenti commessi, legga e poi apra gli occhi… ma lei ha già gli occhi aperti perchè lei sa perfettamente come stanno le cose, parla così per abbindolare Amo Modica o qualche altro.
Penzo che dovrebbe invece vedere le auto di lusso che tanti commercianti, o impresari hanno, vada a vedere le loro ville e le loro case per rendersi conto, nel caso non lo sapesse e poi, dia un’occhiata alla loro dichiarazione dei redditi e poi ne parliamo.
E comunque, a me starebbe bene che i lavoratori pagassero le loro tasse autonomamente senza avere trattenute in busta paga e senza sostituto d’imposta, pagare allo stesso modo in cui fanno tutti i lavoratori autonomi.
Che ne dice Penzo? Salterebbe tutto nel giro di pochi mesi, perchè solo dai dipendenti che arriva il massimo della tassazione allo stato.
Tonino Spinello, bellissima la sua citazione, ha perfettamente ragione.
Nell’ignoranza della gente comune tante persone furbe come commercianti, artigiani ed industriali si arricchiscono, i questi ignoranti come fessi credono ed abboccano alle loro furberie.
Le tasse le pagano le persone oneste e che non possono evaderle,, questo è un principio generale.
Ha ragione anonimo l’evasione è in larga parte perpetrata dai lavoratori dipendenti o i lavoratori tassati alla fonte come quelli dei lavori fatte alle pubbliche amministrazioni, ben venga e grazie alla fatturazione elettronica che consente il recupero immediato dell’iva (per intenderci pagato dai cittadini e che spesso veniva non versato allo stato perchè rubato da chi ometteva quei allo stato).
E poi grazie al POS ed al pagamento elettronico che limita l’enorme evasione.
Argomento molto interessante che andrebbe affrontato con dati alla mano. Primo punto: percentuale di italiani che non dichiarano alcun reddito, circa la metà, e che quindi vengono fiscalmente mantenuti dall’altra metà. Secondo punto: tra i pagatori coloro che dichiarano più di 35000 euro lordi annuali sono il 13,9% e versano il 62,52% dell’Irpef con cui lo Stato fa funzionare i servizi. Terzo dato: il 42,59% dei contribuenti dichiara meno di 15000 euro. Risultato: in Italia siamo tutti o quasi morti di fame, però mangiamo, andiamo in vacanza, e cambiamo l’auto. Basterebbe per mettere mano a controlli seri, uno dei quali potrebbe essere confrontare il tenore di vita con i redditi dichiarati.
Però il fosso non lo saltano questi onesti dipendenti che non pagano una lira di tassa perché li paga il datore di lavoro .
Venite a comprarvi il suv, fatevi la villa e poi evadete.
Su coraggio,
Il dipendente quando esce dal posto di lavoro neanche si ricorda che lavoro fa .
A buon intenditore…..
Qualche pasticciere dovrebbe avere il POS attivo, piuttosto che obbligare al pagamento in contanti 🤫
Già, Amo Modica pensa che i contributi li paghino solo i datori di lavoro, capisco che lei non abbia mai letto o preso una busta paga e non sa completamente come funziona, non sa cosa vuol dire sostituto d’imposta e tantissime altre cose.
Amo Modica le posso assicurare che la busta paga viene quasi dimezzata fra tasse, addizionali, tasse locali contributi con percentuali altissime (giustamente con scaglione in base al reddito lordo) e quindi in busta o sul conto corrente restano solo piccoli importi.
Ma se lei è convinto che il dipendente non paga niente, pensi ciò che vuole, è più importante parlarne e chiarire per chi non sa o non ricorda, lei no, lei lasci stare che non basterebbe il suo tempo per capire.
Geronimo, già il giochetto del POS non funzionante e spesso diffuso, ma il problema è che tanti acefali che pagano le tasse tutte, poi si lamentano del POS perchè non comprendono che ciò è uno strumento che potrebbe essere utilizzato per limitare l’evasione.
Interessante leggere i commenti.
Ci sono persone che pensano veramente che l’abolizione del contante (non legalmente possibile), argini l’evasione e non sia uno strumento di controllo come già si è visto in più occasioni (canada, favoloso mondo libero occidentale).
Poi ci sono dipendenti pubblici che hanno paura che non vengano più pagati loro gli stipendi in quanto gli hanno fatto credere da sempre che gli imprenditori evadano. Sicuramente molti lo fanno, ma si tratta di sopravvivenza, in quanto cmq lo stato pretende più di quanto sia dovuto in altri paesi e non garantisce o restituisce servizi. Si fanno le multe per un euro di scontrino, accertamenti fiscali ma i condoni con minimulte per debiti di frode di milioni di euro.
Poi ci sono i dipendenti privati, che si lamentano degli imprenditori, grazie ai quali hanno un reddito.
E poi, ci sono i truffatori, esistono, ma quanti sono e dove sono? Multinazionali? Propagandisti? Gente che comanda in casa nostra senza averne potere?
E, domanda, se questo paese si regge ancora in qualche modo, potrebbe essere che sia anche grazie all’evasione? Quanti avrebbero già chiuso baracca lasciando a piedi i dipendenti?
Guerra tra poveri, ignoranza economica. A partire dai soldi che spettano alla Sicilia dallo Stato italiano e non vengono versati in aperta violazione dello statuto.
Ignoranza totale. Guerra tra poveri, frase esatta. Ma la guerra la fanno sempre i poveri stolti ad altri poveri che invece vedono altri nemici, non di sicuro poveri.
A qualche amante del Pos e a quelli che vorrebbero che il contante scomparisse:
Ma non siete gli stessi che qualche mese fa vi indignavate perchè vi fanno pagare la commissione del Pos di € 1,50 per pagare un tiket di 1,40?
Molti credo che dovrebbero fare pace con se stessi invece di dire stronzate!
Un altro evasore, capiamo benissimo Paolo.
Ci parli delle grosse macchine maserati, suv o altro, ville con piscine, ecc…
Giulio, si contesti ciò che si scrive, non chi lo scrive che nemmeno conosce. Capiamo benissimo che fa parte del gregge che ripete a pappagallo frasi trite e ritrite, ma almeno si sforzi per qualcosa di originale ogni tanto. Capisco che l’avvio e difficile da smontare, ma intellettualmente si cerchi di essere onesti allora
Dott.ssa Faletti,
Molti intellettuali ed economisti da anni (specie gli ultimi) spulciano numeri e percentuali e poi alla fine portano alla conclusione che piccole e medie imprese sono i peccatori e vanno puniti. Lei dice di confrontare il tenore di vita delle persone con quanto dichiarato nei redditi. E fin qui nulla da obiettare se i controlli prima partono dall’alto verso basso e non solo dal basso. Una domanda la vorrei fare ai lavoratori dipendenti che pagano tutte le tasse di questo mondo e non possono evadere: Come mi spiegate un dipendente pubblico (e sono molti) o privato con uno stipendipo medio che si mantiene il Suv, la casa con piscina, la casa al mare e la casa in campagna oltre i figli da mantenere all’università? Se questo riesce a realizzarlo un piccolo artigiano è sicuramente un evasore e va controllato dal fisco, e questi facoltosi dipendenti da dove gli piove tutto questo benessere visto che non evadono?
Oppure, quando vanno a timbrare e poi vanno al bar e a farsi la spesa ritornando al lavoro a fine mattinata, questa non è evasione? A proposito di statistiche c’è ne una che dice che un dipendente pubblico lavora in media 151 giorni l’anno.
Vogliamo ancora farci la guerra dei poveri? Continuiamo……
Infine voglio ricordare che un artigiano o commerciante si fa come media 10-12 ore di lavoro giornaliero e quando ritorna a casa, spesso il lavoro se lo porta dietro. Specie le preoccupazioni che oggi sono tanti! Con il lavoro onesto nessuno si è arricchito, può fare stare bene la sua famiglia, ma non diventerà mai ricco come qualcuno insinua.
Non è sbagliato quello che qualcuno scrive, lo sono tutti petardi che mette dentro che superano abbondantemente quelli di San Giorgio.
Giulio, non è un solo evasore, gli evasori sono diversi e portano tutti le stesse storie, poverini, commissioni del pos, profumo della carta moneta e tutte le balle colossali che trite e ritrite accalappiano i polli. All’estero nessuno ha da ridire e da noi è tutto un problema, ma pazienza a poco a poco anche con la Meloni si finisci sta cumeddia…
Buona serata a tutti… sono contento delle le idee che circolano e che la redazione di RTM ci da la possibilità di divulgare:
“chi non paga le tasse impoverisce anche te, digli di smettere”
e svegliamoci e se qualcuno paga per 1,50 euro di commissione e si lamenta, che poi li fa pagare anche a VOI (state certi di questo), tipo vassoi di dolci, tipo torte, tipo la carne dal macellaio, tipo la spesa alla bottega sotto casa, cambiate IMMEDIATAMENTE esercizio, Modica è grande e varia…
anzi consigliate anche al Vostro pasticciere di cambiare banca e capirà sicuramente il significato delle vostre parole, statene certi.
Signor Spinello, la lingua batte dove il dente duole. Le risulta che io abbia mosso l’accusa di infedeltà fiscale ai lavoratori autonomi? Sono tanti i modi per evadere e anche i dipendenti statali ne fanno uso, per esempio, come Lei ha scritto, andando a timbrare il badge, proprio e a volte del collega, e uscire per farsi i fatti loro. Poi si può essere sempre presenti e non lavorare o lavorare male. Per ovviare a questi inconvenienti, e ad altri, andrebbero fissati degli obiettivi e verificati. Chi non li raggiungesse dovrebbe essere demansionato. (Io credo profondamente nella meritocrazia e nella competenza). Lei crede che i sindacati, sempre sul piede di guerra, non porterebbero gli italiani in piazza? Sono le teste che vanno cambiate, signor Spinello.
@ signora Faletti, in Italia, storicamente, l’evasione fiscale è stata un problema significativo, con una differenza marcata tra i diversi gruppi di contribuenti. Secondo diverse analisi e studi sul fenomeno, gli autonomi tendono a evadere di più rispetto ai dipendenti.
I lavoratori autonomi, come liberi professionisti, commercianti, artigiani e imprenditori, hanno un maggiore margine di manovra per dichiarare redditi inferiori a quelli reali, grazie alla natura della loro attività. Questa categoria può infatti gestire autonomamente la contabilità e, in alcuni casi, evitare di emettere fatture o scontrini fiscali, riducendo così il reddito imponibile.
I dipendenti, invece, hanno meno possibilità di evadere le tasse, poiché il loro reddito è soggetto a una trattenuta alla fonte (il cosiddetto “sostituto d’imposta”). Questo sistema fa sì che le tasse vengano detratte direttamente dalla busta paga prima che il dipendente riceva il suo stipendio netto. Di conseguenza, l’evasione fiscale tra i dipendenti è generalmente molto più bassa rispetto a quella degli autonomi.
Le stime degli ultimi anni hanno confermato che l’evasione fiscale è più diffusa tra i lavoratori autonomi e le piccole imprese. Per esempio, secondo il rapporto annuale della Guardia di Finanza e dati dell’Agenzia delle Entrate, l’incidenza dell’evasione tra i lavoratori autonomi può essere significativamente più alta rispetto ai lavoratori dipendenti. In alcuni settori, l’evasione può superare il 50% del reddito dichiarato.
Ora, non possiamo naturalmente escludere che anche fra i lavoratori dipendenti della pubblica amministrazione ci siano “imbroglioni”, certamente, ma nei grandi numeri, e stiamo parlano che nel 2021 l’evasione delle imposte ammontava a 73,2 miliardi di euro, mentre quella dei contributi a 10,4 miliardi. E sicuramente fra i dipendenti di aziende private l’evasione è irrisoria, addirittura, alcuni imprenditori speculano sui loro dipendenti facendo buste paga sovradimensionate per scaricare importi maggiori e lasciando nelle tasche dei propri dipendenti cifre ben inferiori… e non voglio pagare di salari minimo o altro.
Vede, così come scrive spesso qualcuno, “noi” indottrinati ci facciamo i conti con umiltà e senza sbandierare complesse analisi, facciamo tutto a “fimminina” e pertanto ritengo che, se si volesse essere equi, occorrerebbe eliminare la tassazione dei dipendenti alla fonte come è adesso, si pagherebbe tutto in busta paga come si fa con le parcelle o i pagamenti di qualsiasi cosa e poi penserebbe il lavoratore “dipendente” a fare la sua dichiarazione dei redditi e versare il dovuto.
Io sono sicuro che lei comprenderà che è proprio il fatto di non poter fare questo in Italia che dimostra la sperequazione fra la condizione dell’autonomo e del dipendente… vede signora, lei sa benissimo che questo determinerebbe un crollo del gettito e quindi una perdita di risorse dello stato… ecco perchè mai questo potrà accadere, e questo è proprio la dimostrazione della mia tesi.
Quello che andrebbe cambiato è il sistema irrimediabilmente compromesso. Nessun politico o sindacato o intellettuale potrà cambiare le cose visto questo sistema sistemico e intrecciato. Solo una rivoluzione o un colpo di stato potrebbe azzerare tutto. Ma da come ci accusiamo l’un l’altro, nessuna rivoluzione andrà a buon fine. Il dividi e impera è sempre una costante del sistema. La unica e sola speranza è che questo sistema crolli da solo e da come stanno andando le cose, forse un piccolo spiraglio si intravede, ma non sono tanto ottimista. Fino a quando dobbiamo dipendere da qualcuno che ci dice quello che dobbiamo fare e come lo dobbiamo fare, nessuna testa potrà cambiare perchè la maggior parte di queste teste è asservita e plagiata dai colossi finanziari che usa e pilota le sue pedine garantendogli in cambio un’apparente agiatezza. Che poi quando non ti serve più lo butta nel cassonetto come fosse spazzatura.
Che tristezza, il problema non è l’evasione, ma lo spreco. Si spreca tantissimo per opere che non servono assolutamente, ma si fanno per campagna elettorale, sprechi per miliardi per opere incompiute, ed inutili. Come per vitalizi pagati a fior di milioni a politici già morti da decenni, e che ancora gli italiani gli pagano. Vitalizi anche con solo due anni di non fare nulla, con doppi vitalizi se ricoprono il ruolo in due Regioni diverse. Ma per fortuna degli attori da circo, ci sono indottrinati che credono a tutto ciò che gli infinocchia la TV. Come il gran caldo, e da giugno che ci bombardano che dovremmo aver raggiunto i 40°, ma che in realtà abbiamo a malapena raggiunto pochissime volte i 38, 36°.. Ma i soliti ammuccalapuna ci cririnu. Ma per fortuna, di questi ammuccalapuna ne sono rimasti ben pochi. Buon fine settimana a tutti
Nessun politico o sindacato o intellettuale potrà cambiare il fatto che gli italiani sono un popolo di furbi a tutti i livelli, se non si accetterà questo, è ovvio e naturale che non cambierà nulla.
Evasione e spreco sono le due facce della stessa medaglia, negare l’evasione vuol dire che gli italiani sono un popolo onesto (ma poi vota per politici non onesti… manco i polli ci credono), ma questo sanno tutti che non è così,
in tutto il mondo siamo celebri. Siamo sulu sperti.
Una lagna continua, sappiamo che non c’è il caldo e oramai non se ne può più di sentire le stesse cose, ma vabbene, non c’è caldo e tutti gli indottrinati ci credono, e quindi? E ora che ce lo ha dimostrato non si capisce cosa vuole ancora, siamo felici che non ci sono 40°, siamo felici che la temperatura si deve misurare all’ombra ad un metro di distanza dal muro ed a un metro di altezza, ma può spiegare a questo punto che cavolo ci interessa di tutto questo, lei ha ragione, vabbene, ma perchè la porta alle lunghe all’infinito?
Nelle grotte c’è nu friscu ri pararisu!
@anonimus
innegabile quanto Lei scrive. Ma l’evasione fiscale ha radici antiche e difficilmente estirpabili, perché è nella cultura o incultura italiana il pregiudizio secondo cui se paghi le tasse sei fesso. Controlli assidui e rigorosi, promozione della cultura della legalità del rispetto delle regole e della responsabilità civica, a partire dalla scuola, aiuterebbero a rendere consapevoli che gli effetti negativi sull’economia e i servizi vanno a scapito non solo delle fasce più deboli della società, che a parole si fa a gara a difendere, ma nei tempi lunghi dell’intero Paese.
I dipendenti non potranno mai capire che un’ autonomo base , cioè un’artigiano un commerciante, prima che riesca a portare a casa pulito uno stipendio deve lavorare almeno il doppio delle ore , deve essere bravo nel suo mestiere ,deve essere capace, deve avere il rischio di impresa ,può fallire e giocarsi tutto ,deve tenere conto dei guasti dei suoi attrezzi, deve tenere conto dei tappi che sicuramente subirà, deve essere imprenditore, deve essere contabile,
Nessuno gli paga le ferie,la malattia,la tredicesima la quattordicesima, se si infortuna il suo reddito si ferma , nessuno gli metterà da parte il tfr , la sua pensione sarà in base a quello che dichiarato di reddito,
La domanda che mi faranno sarà, ma allora perché non fa il dipendente?????
Risposta , per natura cioè si nasce con la voglia di fare qualcosa di proprio , di non essere ingabbiato , la follia di pensare di guadagnare di più, la capacità di essere bravo in un determinato mestiere .
Attenzione non tutti sono poveracci, ci sono quelli che riescono ,che sono bravi, che sono efficienti , che si trovano nel lavoro che va forte , ( esempio con il 110 che affittava impalcature ,o produceva rivestimenti per esterni è chiaro che ha vissuto l’eldorado, )
Ma la maggior parte degli autonomi ci vive a stento .
L’evasione è dove non si fa ricevuta per una prestazione (tutta canni netta ) il pasticciere che non fa lo scontrino quando può evadere secondo voi ??
Con le materie prime che compra con fattura è costretto ad avere una corrispondente uscita diversamente alla fine dell’anno la sua dichiarazione dei redditi sarà attaccabile e dovrà pagare con la multa .
Chi possiede qualcosa deve pagare sennò rischia pignoramento, e fermo amministrativo , e quando se ne esce poi ??
Mercante e porcu virilu quannu è muottu,
E se nun fossi nun si ricissi .
La prima evasione per importanza e valore viene fatta violando da decenni l’articolo 37 dello statuto siciliano. I siciliani autorazzisti se ne facciano una ragione, oltre che lottare affinché questo problema venga allo scoperto e comprendere cosa comporti per questa terra. Poi, si pensi alle miserie da piccoli artigiani.