Cerca
Close this search box.

Colombia. Assassinato dalla mala il nuovo direttore del carcere di Bogotà

Tempo di lettura: 2 minuti

foto: EFE

(gr) E’ durata poco meno di un mese e mezzo la sopravvivenza del colonnello in pensione Elmer Fernandez, da quando era stato nominato nuovo direttore del carcere La Modelo di Bogotà. Oggi l’epilogo fatale, quando una gruppo di sicari ha deciso di toglierlo di mezzo mentre viaggiava a bordo di un’auto appartenente all’Istituto penitenziario e carcerario nazionale della capitale sudamericana.  Attraverso i social network, il presidente della Colombia, Gustavo Petro, si è rammaricato per il crimine commesso ricordando che il direttore era in carica dal 4 aprile scorso. Il presidente colombiano ha annunciato un “piano lucchetto” della polizia per scovare gli assassini e un “consiglio di sicurezza straordinario per stabilire misure restrittive per tutte le carceri del Paese”. L’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani in Colombia ha condannato l’omicidio del direttore e ha esortato le autorità ad indagare e punire quanto prima i responsabili del crimine. Oltre alle reazioni all’omicidio del colonnello Elmer Fernandez, il difensore civico colombiano, Carlos Camargo, ha affermato che “Le organizzazioni criminali e i gruppi armati illegali non possono sottomettere le istituzioni governative e l’apparato statale”. Inoltre il funzionario ha ribadito che è necessario rafforzare l’INPEC e fornirgli gli strumenti necessari affinché possano effettuare controlli efficaci all’interno delle carceri. Secondo le indiscrezioni trapelate, da alcune settimane Fernandez riceveva minacce dai prigionieri che lo ammonivano di non ordinare alle guardie di effettuare operazioni di controllo nel cortile interno del carcere. In questo carcere, uno dei principali del paese insieme a La Picota de Bogotá e al carcere di Cómbita, trovano ospitalità circa 3000 malfattori. Lo scorso febbraio, il governo colombiano aveva dichiarato lo stato di emergenza carceraria per far fronte alla costante persecuzione, operata da parte delle bande criminali nei confronti delle guardie dei penitenziari.

536668
© Riproduzione riservata

I commenti pubblicati dai lettori su www.radiortm.it riflettono esclusivamente le opinioni dei singoli autori e non rappresentano in alcun modo la posizione della redazione. La redazione di radiortm.it non si assume alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti e fornirà, eventualmente, ogni dato in suo possesso all’autorità giudiziaria che ne farà ufficialmente richiesta.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Articoli correlati

RTM per il cittadino

Hai qualcosa da segnalare? Invia una segnalazione in maniera completamente anonima alla redazione di RTM

UTENTI IN LINEA
Torna in alto