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“La Strage di Modica”, incontro con l’autore e firma copie

Tempo di lettura: 2 minuti

Mercoledì 8 maggio alle ore 18,30 nella libreria Zazie di Corso Umberto I 269, lo storico Giovanni Criscione presenterà in anteprima il suo libro “La strage di Modica (29 maggio 1921). Un caso irrisolto di oltre cento anni fa” (Edizioni Sicilia punto L, Ragusa). L’evento non sarà una presentazione tradizionale, ma un incontro informale e un dialogo con i lettori, introdotto dalla libraia Paola Contino e seguito dalla firma delle copie da parte dell’autore.

Il libro, in distribuzione ancora da pochi giorni, si annuncia già come una delle più interessanti novità nel panorama della storiografia sulle stragi commesse nel biennio nero (1921-1922).

Il saggio getta luce su un oscuro episodio della storia italiana: l’eccidio consumatosi il 29 maggio 1921 a Passogatta, alle porte di Modica, quando un corteo di socialisti, comunisti e anarchici si scontrò con le forze dell’ordine e alcuni fascisti. Nove le vittime, tutte di fede socialista. Tra depistaggi, intimidazione dei testimoni, inquinamento delle prove e sottrazione di documenti, la giustizia non riuscì mai a dare un volto ai responsabili. A distanza di oltre cento anni, l’autore riapre il dossier di Passogatta e, avvalendosi di documenti d’archivio inediti e carte giudiziarie, illumina il contesto politico di quei mesi tumultuosi e svela i moventi della strage. Una storia di misteri e di silenzi che l’autore trae fuori dall’oscurità di un tempo dimenticato. Ma non per questo inattuale.

«In un periodo storico come l’attuale – ha scritto Pippo Gurrieri, recensendo il volume sul mensile “Sicilia Libertaria” – in cui da più parti, compresi gli scranni ministeriali, si cerca di dare lustro al ventennio […] Libri come questo rappresentano i mattoni del muro che l’antifascismo oggi deve alzare contro la canea montante foriera di altre e sempre possibili avventure autoritarie».

Giovanni Criscione (Ragusa, 1972), dottore di ricerca in Storia contemporanea, si è occupato di antifascismo, emigrazione e storia delle imprese. Tra i suoi lavori principali: Le radici e le ali. Niccolò Curella e la Banca popolare Sant’Angelo, (Kalòs, Palermo, 2017); Per una storia del turismo e del commercio, in Storia di Siracusa. Economia, politica, società (1946-2000), Donzelli, Roma, 2014; La Dolceria Bonajuto. Storia della cioccolateria più antica di Sicilia (Kalòs, Palermo, 2013).

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16 commenti su ““La Strage di Modica”, incontro con l’autore e firma copie”

  1. Bell’argomento e Bell libro che acquisterò volentieri, assomiglia alla strage di portella della ginestra inverosimilmente fu accusato Salvatore Giuliano ma a sparare non fu solo lui.

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  2. Si sta parlando di un’altra strage compiuta in una epoca diversa da parte dei fascisti, nel 1921. Portella della Ginestra risale al 1947 e compiuta da Giuliano e la sua banda (questi sono i fatti), naturalmente i mandanti furono altri e ci sono solo ipotesi.

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  3. @anonimus lei vuole fare il saputello come sempre, legga bene ciò che ho scritto: assomiglia alla strage di portella della ginestra. Non ho bisogno di lei per sapere che sono di epoche diverse e sopratutto perché ho aiutato un saggista per dei documenti ssu Giuliano.

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  4. Vedo che lei è il saputello che aiuta saggisti a scrivere le storie, ho semplicemente parlato che c’è differenza fra una strage fatta dai fascisti e una strage fatta dalla mafia, a meno che non accomuni il fascismo con la mafia, e può semplicemente farlo. Chiudo

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  5. ” […] Libri come questo rappresentano i mattoni del muro che l’antifascismo oggi deve alzare contro la canea montante foriera di altre e sempre possibili avventure autoritarie.” A questo punto mi chiedo: il presidente dello stato più liberale del mondo, gli USA, che tollera che la polizia spari proiettili di gomma contro i sostenitori pro-Gaza asseragliati nelle università americane, si può definire democratico?

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  6. @anonimus vedo che lei è molto sciocco oltre a non saper leggere, al contrario suo io non sono un saputello ma una persona che ha messo passione nello studiare le sorti della Sicilia. Chiudo anche io e mi raccomando non rosichi troppo.

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  7. anonimus rosichi, vede come tanti insulti si ripresentano con nomi differenti, lei è sciocco e non sa leggere, ma glielo dice una personcina che ha messo tanta passione e studio per le sorti della Sicilia, ma ha dimenticato la buona educazione ed il rispetto altrui.
    Buona giornata, non potevo leggere certe mancanze di rispetto, scusatemi.

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  8. Detto da Vincenzo…….. la buona educazione, il rispetto altrui…….Ca comu no??? Faccia un passo indietro, e rilegga quanto educato era lei con i suoi compagni di merende, nei commenti .,…. Non potevo leggere certe mancanze di rispetto, scusatemi.

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  9. I soliti comunisti socialisti antifascisti ( antifascisti lo siamo tutti prego , a nessuno piacciano le dittature)
    Se uno è comunisti è antifascista ma quannu mai , i comunisti sono sono i dittatori più feroci al mondo .
    Sicuramente per Modica è una pagina Vergognosa, e sicuramente non dovevano esserci molti Modicani tra gli autori , non so come possa essere successo un fatto così orribile nove morti , quel giorno non credo si sia trattato di scontro tra idee diverse , deve esserci stato qualcos’altro,
    Spero che l’autore oltre che lucidare a specchio i comunisti e infangare i fascisti sia stato capace di far chiarezza sul motivo di questo drammatico avvenimento!!

  10. @Vincenzo mi meraviglio di lei che difende un’anonimo, uno che non esiste dato il Nick che usa e pertanto io non ho offeso nessuno anzi ho perso tempo dietro ad aria fritta. Buona giornata Vincenzo.

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  11. Orazio ispettore privato

    Certamente il fascismo fu un periodo triste della storia italiana e mai potranno essere giustificate le ingiustizie perpetrate ai danni della democrazia e delle idee , tuttavia ,un po’ di “ermeneutica ” non guasterebbe per comprenderlo nella sua dimensione storica e non con le prospettive di oggi . Secondo me sbagliano tutti gli uomini di destra che devono per forza ancorarsi a quel periodo o ai partiti che ne derivarono . Bisogna svincolare il pensiero di destra da queste tendenze “genealogiche e nostalgiche ” creare una nuova destra fondata sui valori della patria , dello stato , della giustizia . Sull ‘ efficienza e l ‘efficacia della pubblica amministrazione , sulla selezione onesta e professionale degli impiegati nella pubblica amministrazione , basata sulla vocazione e le reali competenze. Gli uomini di destra , in estrema sintesi ,dovremmo contraddistinguerci , per serietà, forza di volontà, impegno , valore , amore per l ‘ Italia, per la giustizia in tutti i campi , Dobbiamo fondare un nuovo partito politico

  12. @Amo Modica: ma lei prima di pubblicare i suoi commenti almeno li legge? Prima dice che sono tutti uguali poi però scrive “infangare i fascisti”. Dunque, o lei è un po confuso e non sa che cacchio scrive o lei è fascista. Per me lei è un confuso fascista. E poi, “tutti siamo antifascisti”. COL CAVOLO tutti, i fascisti ci sono e come se ci sono! Non scriva cazzate!

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  13. Amo Modica
    I modicani c’erano in quell’ eccidio. Ed erano protetti dal partito fascista. E a chi gli chiedeva cosa era successo rispose: niente abbiamo ucciso quattro campagnoli.

  14. Turi, certo che non esisto e sono anonimo, altrimenti avrei messo nome e cognome e data di nascita, ma il fatto è che non mi devo candidare a nessuna elezione e non ho manie di protagonismo o di grandezza, le mie sono solo IDEE,
    IDEE pure e semplici che comprendo a lei non piacciono, pazienza, io non scrivo solo per lei, ma scrivo con umiltà per chi legge.
    L’eccidio di Passo Gatta è stata una strage fascista, capisco che a lei questa verità non piace, pazienza, l’importante che la conoscano tutti.
    La strage di Portella della Ginestra fu una strage perpetrata 26 anni dopo ad opera di Giuliano e della Mafia, è storia (e non inverosimilmente) anche questo è importante che la gente legga e ricordi, naturalmente come ho già scritto ci sono tantissimi retroscena ma i fatti sono questi, il resto sono ipotesi (che a lei piacciono) e che magari qualcuno pensa siano reali, ma deve comprendere bene e non sulla base di supposizioni.
    Sono perfettamente convinto anche io su una certa vicinanza fra pensiero mafioso e pensiero fascista, ma si stava parlando di fatti storici e comprovati.
    Se a lei non piace, prenda un maalox e si rassereni, pazienza, anzi pensi che io non esisto e starà meglio, tanti auguri.

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  15. Bravo Pietro, i fascisti ci sono eccome, altrimenti non avremmo visto manganelli contro i giovani o insofferenza verso i più deboli come quel galantuomo di Vannacci.
    Ancora riusciamo a fare qualche commento in blog come questo e per questo non possiamo che ringraziare il sito di RTM news per lo spazio che ci concede, spero questo continui, pazienza per i saputelli o i sofferenti post pandemia, spero si riprendano presto, ma comunque riusciamo almeno a dire la nostra.

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  16. Certo che ci sono i fascisti, ma erano nascosti. Per quanto riguarda i manganelli esistono pure nella culla della democrazia ……guardate come hanno sgomberato le università negli Usa, e non solo con i manganelli…….!! Pensate che nella culla della democrazia, in certi stati c’è la pena di morte, e li fanno morire facendogli respirare azoto, praticamente gasati. Poi i tiranni sono altri.

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