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Festa di San Giorgio a Modica. Le celebrazioni nel vivo

Tempo di lettura: 2 minuti

Dopo la suggestiva ed emozionante esperienza di San Giorgio dei piccoli, con il minisimulacro che è stato portato in processione lungo le vie della città, entrano nel vivo i festeggiamenti solenni in onore del patrono di Modica. Questa sera, alle 19, ci sarà la santa messa presieduta da padre Roberto Avola, primicerio parroco di San Giovanni Evangelista e animata dalla comunità parrocchiale di San Giovanni Evangelista in Modica. Alle 20 è in programma la presentazione della nuova guida turistica del duomo di San Giorgio a cura di Ernesto Ruta. Domani, alle 19, ci sarà la santa messa presieduta dal preposto parroco del duomo, il sacerdote Michele Fidone. Alle 20 è in programma la premiazione del primo torneo di calcio balilla nei saloni della parrocchia. Alle 21, sul sagrato, il concerto de “I picciotti di Vasco”, cover band di Vasco Rossi. Il modo migliore per anticipare la festa esterna di San Giorgio che si terrà domenica e che coinvolgerà l’intera città. Continua, intanto, e andrà avanti sino a domenica, l’apertura del museo San Giorgio lungo corso Regina Elena, piazza Santa Teresa, una mostra di oggettistica e testimonianze del passato della festa di San Giorgio a cura di Giuseppe Catteri. Sino a domenica, inoltre, prosegue la pesca di beneficenza. Tra gli appuntamenti che hanno riscosso grande attenzione anche quello delle esibizioni di atletica lungo il corso San Giorgio in collaborazione con l’Asd Running Modica. “Nell’aria, in città, si percepisce già un clima di festa – spiegano il presidente provinciale Gianluca Manenti con il presidente sezionale Giorgio Moncada che stanno sostenendo mediaticamente l’appuntamento in questione – il clou, ovviamente, sarà raggiunto dal momento esterno di domenica per il quale si prevede la partecipazione di un numero consistente di persone, molte dei quali turisti e visitatori che avranno modo di apprezzare la bellezza delle nostre tradizioni”.

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7 commenti su “Festa di San Giorgio a Modica. Le celebrazioni nel vivo”

  1. Se posso esprimere il mio punto di vista , anche se ancora non completamente umanizato nell ” uomo sapiens , la festa , eccetto che nelle messe , tutto sembra all ‘infuori che una festa religiosa . Sembra una festa asservita alla ragioni dello svago e del relax e del divertimento , oggi anche alla promozione turistica e al commercio ; un esempio lampante di strumentazione del trascendente all’imminente: all ‘orgoglio identitario , al folk, allo svago , alla promozione turistica e al commercio al dettaglio, all ‘economia . Se così fosse , fatto gravissimo , funzionale tra l ‘altro alla prospettiva sensoriale materialista e immanentista , volta a rimuovere la coscienza della vita nelbtempo , rimozione che è il più grande ostacolo all ”evangelizzazione permanente , che così entra in compromesso , lasciandosi deviare , con le prospettive della vita nel tempo e a tempo.

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  2. Tonino Spinello

    Vasco Rossi fino a pochi anni fa era fortemente criticato dalla chiesa. Specie la canzone sulla coca cola. Oggi si cantano le sue canzoni addirittura sul sagrato.
    Ma i tempi cambiano e cambia anche la chiesa.
    Oggi mi chiedo se la festa di San Giorgio sia una festa religiosa o pagana…

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  3. Già, che gran dilemma!
    Ma esistono feste solo religiose in assoluto?
    La spiritualità è l’antitesi all’ateismo, ma non stiamo parlando di questo, stiamo parlando di manifestazioni folcloristiche a sfondo religioso, ognuno è libero di partecipare o non partecipare, perché tanti devono decidere per ogni cosa se sia giusta o sbagliata.
    Lo stesso direi per gli avvenimenti sportivi, le partite negli stadio, ognuno faccia ciò che vuole in questo paese delle banane.
    L’unico elemento che può disturbare è “CHI PAGA” per queste cose? Perché la libertà è assoluta, ma fare pagare chi non è interessato a qualcosa, folclore, avvenimenti sportivi o altro è qualcosa di ingiusto.
    Ognuno si paghi ciò di cui vuole beneficiare, semplicemente.

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  4. Una città come Modica con radici che si perdono nella storia, e normale che abbia accumulato delle tradizioni secolari , penso che non dobbiamo dimenticare il percorso secolare di un popolo ,
    Sicuramente ci sarà una piccola parte spirituale e una grande parte folcloristica.
    Penso che se piace a tanti vada sempre continuata ,
    Diversamente ci trasformeremo in fredde persone che non provano piacere per niente, mi piacciono queste manifestazioni perché vedo nelle persone passione e dedizione per i santi , che a loro modo venerano .
    E poi in una città ci vogliono le feste ,servono per divertirsi, per attirare visitatori, per lavorare ,
    Una città turistica che non organizza eventi non ha futuro, il turista si vuole divertire ,vuole vedere cose nuove , per uno del nord ad esempio le luminarie già sono una cosa nuova .
    Ma soprattutto una città e fatta di tante anime e non tutte potranno essere accontentate , per ogni cosa che si fa .

  5. Homo licantropolus

    Molti siamo con un braccio corto e uno lungo , soprattutto con la religione o la fede , disposti a prendere e a piegare ai nostri interessi e bisogni , pochi disposti a dare fanno contenti i molti , ma disattendendo il vangelo e le esigenze della sequela .

  6. Teo logo e cattolico radicale

    Bisogna indicare le esigenze della sequela : croce e rinnegamenti di sé, invece che continuare a dare i contentini, permettendo di piegare e ridurre il vangelo alle esigenze del secolo.

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