Nuovi controlli del Corpo forestale della Regione Siciliana sul grano destinato alla commercializzazione e al consumo in Sicilia. Gli agenti del Nucleo operativo regionale agroalimentare Sicilia (Noras), in tre diversi interventi congiunti con il Servizio fitosanitario dell’assessorato regionale dell’Agricoltura, nel mese di febbraio hanno prelevato campioni dai carichi di grano giunti a bordo di navi attraccate nel porto di Pozzallo, per sottoporli ad analisi di laboratorio. I controlli sono stati disposti dagli assessorati regionali dell’Agricoltura e del Territorio e ambiente.
Il primo e il 23 febbraio scorsi sono stati effettuati dei prelievi da un carico di tremila tonnellate di grano tenero croato.
Ieri, 26 febbraio, altri prelievi hanno riguardato campioni di un carico di 27 mila tonnellate di grano duro e di tremila tonnellate di grano tenero originari dello stato canadese del Quebec.
Stamattina tutti i campioni prelevati sono stati consegnati all’Istituto zooprofilattico sperimentale di Palermo per essere esaminati.
Entro una settimana si conosceranno gli esiti delle analisi multiresiduali per verificare l’eventuale presenza di glifosato, pesticidi, erbicidi, metalli pesanti e tossine in quantitativi superiori ai limiti di legge.
Lo scorso anno sono stati otto i controlli effettuati dal Noras sui carichi di grano estero giunti in Sicilia.
Le analisi dei campioni svolte da laboratori accreditati dall’Ispettorato centrale tutela della qualità e repressione frodi (Icqrf) del ministero dell’Agricoltura hanno verificato la loro conformità ai valori di legge.
4 commenti su “Grano a Pozzallo. Nuovi controlli della Guardia Forestale”
L’accordo CETA fatto il 21 settembre 2017 mi pare, tra l’Unione Europea ed il Canada, che prevede l’arrivo di grano dal Canada. In Canada usano il Glifosato, che da noi è vietato. E ricordo che la Giorgia diceva, facendo campagna elettorale, che con loro al governo non l’avrebbero mai votato!! Ma la Giorgia deve ubbidire al regime di Bruxelles. Lascio ai cittadini le considerazioni. Questo per il grano, poi potrei parlare di altri alimenti, come la carne, ma mi fermo qui. Vedrete che i controlli diranno che è tutto a norma.
Ma quando compriamo una pasta con la dicitura nella confezione: ” …prodotta con grani comunitari o siciliani…. ” , possiamo fidarci? O DIo buono! Io ho sempre creduto di mangiare sano !
Quando arriva un carico di prodotti alimentari in un porto prima di scaricare si devono aspettare i certificati con le analisi , dopo di che si può cominciare a scaricare .
Quindi inutile aspettarsi infrazioni .
Noi non compriamo grano dal Canada, il Canada non compra parmigiano dell’Italia, ecco che si finiscono i commerci internazionali!
Da sempre è così.
Per quando riguarda il grano più o meno funziona così.
Il grano gli agricoltori lo vendono ai commercianti all’ingrosso e ai mulini ,
Il prezzo è stabilito dalla granaria .
Quando i mulini finiscono le scorte si rivolgono ai commercianti per acquistare grano ,
Se i commercianti fanno cartello il prezzo lo fanno aumentare, con il sistema del vendite ridotte, i mulini chiedono 10 carichi e i commercianti ne consegnano 5 , il mulino ne ha bisogno 10 e quindi cerca grano ma trova sempre la stessa risposta te ne posso dare la metà.
Senza poter comprare altrove i commercianti farebbero soldi a palate .
Capite che ogni centesimo di aumento per loro sono milioni di euro in più.
Ora se il grano arriva dal Canada o dagli stati uniti sicuramente è di qualità, prodotto e conservato con i più moderni sistemi ,
Il glisofato è un diserbante che agisce sulle erbe e ha una decadenza crescente,
Quando invece arriva dai paesi dell’est Europa
Alloro si che sono dolori , qualità???
Coltivazione??? Conservazione ??? Trasporto ???
Il grano è soggetto all’attacco del punteruolo nero (il pruccio) il vero problema!