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Iv Ragusa. Bando per contributi ordinari in ambito culturale e turistico. “Criteri discriminanti”

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L’avviso pubblico emanato dall’amministrazione comunale di Ragusa nei giorni scorsi per la concessione di contributi ordinari per la programmazione nell’ambito culturale e turistico dell’anno 2024, per cui sono stati appostate somme pari a 243mila euro, non convince Italia Viva. E’ il coordinatore cittadino di Italia Viva, Filippo Angelica, a sollevare alcune perplessità. “La prima – spiega Angelica – riguarda l’articolo 1 dell’avviso in cui si sottolinea, testualmente, che tra “gli obiettivi prioritari del Comune c’è quello di fornire aiuto e sostegno, tramite l’erogazione di contributi ordinari ai soggetti che da un minimo di 3 anni propongono un programma annuale di eventi o manifestazioni che qualificano l’offerta culturale del territorio, con valenza rilevante per il gradimento del pubblico, dei visitatori e dei turisti”. Sinceramente, non si comprende quale sia il discrimine meritocratico, che dovrebbe fare capolino in ogni avviso di ente pubblico, che si vuole fare valere. Tra l’altro, e chiedo che si faccia attenzione sul termine “propongono”, possono partecipare realtà che non hanno mai fatto nulla sul territorio ma che abbiano appena proposto qualche iniziativa. Allo stesso tempo, contraddittoriamente, si evidenzia che quanto proposto abbia una valenza rilevante per il gradimento del pubblico. Ma come si fa a comprendere se ci sia stato un gradimento o meno se non si è mai tenuto l’evento di cui si fa parola? E, in ogni caso, è una indicazione per noi discriminatoria. Perché, in questo modo, si impedirebbe, ad esempio, al più grande impresario d’Italia di partecipare al bando sol perché non ha mai potuto proporre nulla sul nostro territorio. Sinceramente incomprensibile e con l’evidenza malcelata di volere erogare fondi sempre agli stessi soggetti, quando invece sarebbe necessaria, probabilmente, un po’ più di apertura verso tutti”. Per Angelica, poi, c’è un altro aspetto da prendere in considerazione, come fatto rilevare da alcuni operatori del settore. “In un avviso del genere, in cui dovranno essere erogati fondi pubblici – continua il coordinatore cittadino di Italia Viva – per sondare le caratteristiche anche di stabilità economica del soggetto proponente l’unica richiesta che è stata inoltrata è quella relativa all’iscrizione ad albi e al possesso di partita Iva, oltre al tipo di organizzazione. Sinceramente abbastanza poco per cercare di comprendere la strutturazione economico-finanziaria di chi inoltra proposte. Considerato che le istanze devono essere inoltrate entro il 3 marzo, chiediamo all’amministrazione comunale di sospendere tutto, di rivedere i termini dell’avviso pubblico e di mettere in maggiore evidenza gli aspetti meritocratici rispetto a quelli discriminatori. Si potrà lavorare solo con quelli con cui si è lavorato in passato e non con altri? Per quale ragione? Sarebbe utile comprendere i motivi di questa scelta che nel bando sono esplicitati e che riteniamo frutto di una indicazione politica. Non aprendo il bando a tutti, non si mira alla crescita qualitativa delle proposte in quanto i soggetti rimangono sempre gli stessi. Un bando che, se lasciato così, non dà spazio al merito, alla professionalità e alla possibilità che tutti gli operatori del settore devono potere avere senza elementi discriminatori”.

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