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A Scicli cercasi medico di famiglia. Pazienti senza assistenza

Tempo di lettura: 2 minuti

AAA cercasi medico di famiglia!  È l’appello dell’ex assessore del Comune di Scicli, Guglielmo Scimonello, che si fa portavoce reale delle esigenze e dei bisogni della gente comune, scrive in una nota. L’ex amministratore del comune di Scicli in provincia di Ragusa, lancia l’allarme per la mancanza del medico di medicina generale, cosa che crea non pochi problemi a circa mille pazienti sciclitani rimasti senza medico.

“Mancano i medici di famiglia ed i cittadini non si sentono tutelati”.
Sono circa un migliaio – spiega Scimonello – i cittadini che, a causa del pensionamento di alcuni storici medici convenzionati (in ultimo il dr. Mario Calabrese), si trovano in difficoltà e non sanno dove sbattere la testa. Di fatto la questione sta in questi termini: i medici di famiglia sono oltre una decina sul territorio ed alcuni sono anche giovani, ma il fatto è che sono ‘pieni’ ovvero non possono prendere sotto le proprie cure ulteriori pazienti, avendo raggiunto il tetto massimo degli assistiti. Quando i cittadini chiedono di poter cambiare – prosegue – alle sedi preposte, ovviamente, rispondono che su Scicli non ci sono posti liberi… Altrimenti un paziente, che resta privo del medico generico di famiglia, può cercare nel distretto ossia anche a Modica, Pozzallo, etc, etc. Ma con quali disagi? E’ vero che le ricette arrivano anche per mail, ma le visite, i colloqui? Non si può tollerare una cosa del genere – prosegue Guglielmo Scimonello – o si incrementano i medici o il numero dei pazienti da seguire. Il mio accorato appello è diretto al Commissario dell’Asp7 di Ragusa, Giuseppe Drago, affinché provveda nell’immediato a trovare una soluzione tampone – contemplata dall’Accordo collettivo nazionale – che prevede di aumentare il numero massimo di assistiti da 1.500 fino a 1.800. Altra ipotesi, infine, potrebbe essere quella di contattare direttamente dei medici operanti nei paesi della provincia, pregandoli letteralmente affinché vengano a prestare servizio sul territorio di Scicli. Si battono tutte le strade possibili, per non lasciare nessun utente senza medico e garantire il diritto alla salute ai cittadini”. Chiude la nota accorata di Guglielmo Scimonello.

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6 commenti su “A Scicli cercasi medico di famiglia. Pazienti senza assistenza”

  1. Se l’assistenza si riduce solamente a farsi dire al telefono di assumere tachipirina e vigile attesa, per poi avere così tutto il tempo per aggravarsi, finire in ospedale dove ti aspettano per eseguire il protocollo, studiato per crepare da solo e farti finire in un sacco nero, senza che nessuno dei parenti possa reclamare o dire niente, no grazie, meglio rimanere senza medico complice e avere la fortuna di crepare almeno a casa propria!

  2. Purtroppo non ci sono medici, siamo arrivati alla fine di un percorso di distruzione della sanità, ma Beppe è ben contento.
    La gente semplice come noi invece spera si elimini il numero chiuso nelle Università e si alleggeriscano i percorsi per diventare medici, intanto credo sia corretto cercare medici in provincia pagandoli molto di più ed all’occorrenza fare arrivare medici dall’estero.
    Gli errori o forse le scelte del passato ora sono venute pesantemente fuori.

  3. E’ l’unico modo per tentare di risolvere Vincenzo, arriveranno i medici dall’estero e si insedieranno nelle nostre comunità.
    Per recuperare (ma non credo proprio ci sia la possibilità di recuperare) la mancanza di medici locali ci vorranno anni o decenni, i nostri figli che partono nel percorso universitario in medicina sono pochi, anche perché facciamo pochi figli.
    Di fatto la “mutazione etnica” è in corso ma non ce ne accorgiamo, magari qualche razzista qua e là si indigna pensando di poter arginare il mare (come cantava Battisti), ma le cose andranno naturalmente ad una soluzione.
    Mi dispiace per alcuni che salteranno dalla sedia, ma i fatti sono questi, ci piacciono o non ci piacciono, l’unico parametro è la consapevolezza della realtà.

  4. Giuseppa MIlone

    I medici verranno per curare , i ladri per rubare . Il pragmatismo non è razzismo , bisogna rispedire nei paesi di origine chi viene in Italia per delinquere, bisogna essere molto selettivi in proposito e intransigenti!

  5. Il numero chiuso nelle università è stato inserito appositamente per distruggere la sanità pubblica. Anzi ormai è distrutta. Avevamo la miglior sanità pubblica al mondo. E i medici ci sono. Ma grazie ad attori da circo di destra e sinistra, che pensano solo al loro business, ecco i risultati. E sono gli stessi attori che “recitavano” in tempo di Pandemonio, dicendo al primo posto la salute dei cittadini. Se ne fregano dei problemi dei cittadini. Un cittadino sano di salute, non produce business……..!! Svegliaaaaa.

  6. Giuseppa MIlone

    Appunto dobbiamo svegliarci e andare tutti a votare , non solo il 60 % costituito per lo più dalla classe medio alta , che all ‘occorrenza ha le risorse economiche per farsi curare nelle strutture private o al limite pagarsi una bella polizza assicurativa per l’assistenza sanitaria ; in futuro , dobbiamo votare tutti quei partiti che metteranno la sanità pubblica al primo posto , con programmi di risanamento progressivi e fattibili.

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