
È sempre più evidente ed inesorabile la decadenza del quartiere storico di San Giuseppe, a fronte della totale inerzia dell’amministrazione.
A denunciare lo stato di degrado del quartiere San Giuseppe, è l’ex consigliere e assessore del Comune di Scicli, Guglielmo Scimonello, facendosi portavoce delle istanze dei cittadini che lamentano da tempo lo stato di abbandono in molti angoli del quartiere che versano in condizioni di
pericolo per la pubblica incolumità. “San Giuseppe – continua Scimonello – un tempo centro nevralgico della città, è ormai ridotto a quartiere dormitorio, la cui vivibilità è, peraltro, duramente compromessa. Il quartiere – continua – è ormai completamente fuori dall’agenda del Comune, che non riesce a garantire i servizi essenziali ai residenti: la qualità di vita nel quartiere è molto scarsa sotto vari profili. La sosta è spesso impossibile: pochi sono gli stalli disponibili ed è sempre più difficile per i residenti trovare un posto auto, spesso utilizzati anche da non residenti nell’area per accedere al centro storico. Non è solo un grido di dolore e di protesta – ribadisce Scimonello – per il mancato diritto alla manutenzione del manto stradale ridotto ad un colabrodo, ma è diventata una lotta per la sopravvivenza, economica, civile e vitale. Non si contano più gli incidenti di foratura gomme e rottura dei cerchioni delle autovetture. Un pericolo insidioso – continua Scimonello – per motociclisti e automobilisti che giornalmente devono fare la gincana per scansare i pericolosissimi tombini infossati sotto il manto stradale o sporgenti come uno scalino. Per non parlare dell’illuminazione pubblica che risale agli anni 80′ e non è stato mai realizzato un intervento di ammodernamento. L’Amministrazione Comunale – prosegue Scimonello – su segnalazione dei Vigili Urbani (O.D. 31/2024), ha provveduto a delimitare la zona con divieto di sosta posti all’altezza dei numeri civici 51 e 63, per indicare l’inizio dei lavori per la sistemazione delle griglie a partire dal 9 febbraio e fino ad oggi sono rimasti lettera morta. Ma basterà la segnaletica del divieto di sosta e un cono birillo stradale per evitare il pericolo? E fino a quando durerà tale incresciosa situazione che, oltre al pericolo che rappresenta, appare come un “pugno nell’occhio” in una strada centralissima e trafficatissima come la Via San Giuseppe?
E’ ora che Palazzo di Città – termina Guglielmo Scimonello – si attivi, garantendo quantomeno l’ordinaria amministrazione e mettendo fine a questa lunga fase di immobilismo che sta danneggiando, ormai quasi irreparabilmente, l’immagine della città e la sua vivibilità“.