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La minaccia subdola all’Occidente…l’opinione di Rita Faletti

Tempo di lettura: 2 minuti

Siamo sempre in grado di distinguere il vero dalla falsificazione? E’ una domanda che noi occidentali dovremmo farci in questo XXI secolo che ha segnato la fine della pace. In Europa, ottant’anni di tranquillità hanno creato l’illusione di vivere in una comfort zone inviolabile, inaccessibile al fuoco dell’inferno scatenato dal terrorismo di stato ai nostri confini. Ma l’illusione è un errore della mente che distorce la realtà mostrandoci, delle cose, il lato che più ci piace. Così esaltiamo la tecnologia tout court, scollegandola dai molteplici usi a cui si presta, compresi quelli negli scenari bellici. Propaganda cyberattacchi e deepfake sono armi dai costi accessibili e dagli effetti efficaci e pericolosamente destabilizzanti, impiegate singolarmente o in combinazione nelle guerre ibride di questo quarto di secolo. Meno letali di un missile o un drone, colpiscono a qualunque distanza e agiscono in profondità, andando a minare le nostre sicurezze, mettendo in dubbio le nostre certezze e alla prova il nostro senso critico. In un conflitto potenziano o compensano carenze militari e nelle campagne elettorali favoriscono spesso candidati che avrebbero scarse possibilità di successo. La tecnologia si perfeziona e avanza a un ritmo tale che i “fatti alternativi”, o fandonie, sono indistinguibili dalla realtà e sulla realtà prevalgono perché sfruttano l’emotività e i vuoti di conoscenza. Non siamo più i soggetti della storia, ma oggetti inconsapevoli di una sceneggiatura scritta da chi utilizza con maggiore abilità e senza scrupoli gli strumenti dell’inganno per impadronirsi del potere. In questa contesa non è il migliore a vincere, come nello sport, in cui non puoi bluffare perché non c’è spazio per la finzione, la performance è qui e ora. Prendiamo gli Stati Uniti e le presidenziali del prossimo 5 novembre. L’economia americana vola, la produttività è in notevole crescita, l’inflazione è scesa, la piena occupazione è stata raggiunta come la sovranità in tutti i settori fondamentali, la spinta alla concorrenza ha moltiplicato il numero delle imprese e favorito l’aumento dei salari della classe media, bloccati da oltre vent’anni. Il merito è dell’amministrazione Biden. Ma Trump è in testa nei sondaggi, nonostante i 91 procedimenti giudiziari a suo carico e la grave accusa di insurrezione contro le istituzioni democratiche del suo paese. Molti americani credono ciecamente nella “Big Lie”, la teoria cospirazionista sulla frode elettorale che l’ex presidente ha messo in giro dopo la sconfitta del 2020. Una sorta di idolatria ha cancellato il senso critico del popolo Maga che lo vorrebbe di nuovo alla Casa Bianca. Nel 2016, il flusso di informazioni false fu determinante nel favorire la sua elezione dopo aver seminato dubbi e confusione sull’affidabilità dei media. Le sparate eclatanti, l’incompetenza e l’ammirazione per Putin (ricambiata con il disprezzo) di cui Trump va fiero manifestando una infantile sottovalutazione del pericolo, non scalfiscono minimamente la stima dei suoi fanatici ammiratori. Il presidente peggiore che gli Usa abbiano avuto è protetto da un muro inespugnabile di irrazionalità che rende il paese vulnerabile alla propaganda nemica. Putin vuole un’America sbiadita e impotente e Trump promette di offrirgliela in cambio del proprio potere personale.  La disinformatia in Tv sui social e sulla stampa è l’arte con cui il Cremlino ha raggiunto risultati eccelsi, convincendo una parte di mondo della propria forza. La propaganda, preparata con cura certosina e costruita con precisione millimetrica in base ai risultati da conseguire e ai paesi a cui rivolgersi, conferma che Mosca conosce bene i lati deboli dei destinatari. Quando parla ai russi, recita la parte della vittima. Dice che l’Occidente vuole distruggere l’economia russa e isolare il paese dal resto del mondo e presenta l’Ucraina come un regime nazista e ostile, di cui i malvagi occidentali si servono per colpire la Russia; quando parla all’Occidente, usa temi che sa essere molto divisivi, come quello sull’invio di armi a Kyiv attizzatore di contrasti tra putiniani convinti o camuffati da pacifisti – dai fraticelli alle alte gerarchie della Chiesa a “dotti” accademici – e i loro avversari, con l’intento di favorire una posizione critica nei confronti di Kyiv; quando parla all’Ucraina lo scopo è dividere l’opinione pubblica su scelte militari, come ha fatto di recente in occasione della sostituzione del comandante Zeluzhnyi con Syrsky. La deformazione della realtà attraverso la propaganda è lo strumento usato con furbizia levantina anche da Hamas che si spaccia per difensore dei diritti palestinesi contro l’aggressore israeliano, amplifica il messaggio della propria invincibilità e della vulnerabilità di Israele e fa circolare la narrativa islamista. Il problema di fronte al quale ci troviamo, non è la disinformazione tossica ma la consistenza dei nostri strumenti di difesa contro criminali e canaglie immonde che ci osservano, ci studiano e sanno come plasmare le nostre opinioni secondo i loro fini. Un sondaggio rivela che solo il 12 per cento delle persone ne è immune.

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18 commenti su “La minaccia subdola all’Occidente…l’opinione di Rita Faletti”

  1. Pensa al meglio e preparati al peggio.
    C’è gente che ha interesse ad avvelenare i pozzi e parecchi che vanno a bere in quei pozzi.
    In tanti abbiamo creduto che la libertà e la democrazia fossero un dato di fatto, qualcosa di cui goderne senza alimentarle.
    Non è così, non sono come la luce che con un clic illumini casa o come l’acqua che è sufficiente girare una leva sul rubinetto per disporne e non sono neppure come l’aria dataci dal buon Dio.
    Libertà e democrazia non sono gratuite e neppure le puoi acquistare con i soldi.
    Chi le ha ereditate, la libertà e la democrazia, non riesce ad apprezzarle, è disposto ad abbracciare i totalitarismi e gli integralismi, confonde i diritti ed i doveri che si fondano in esse e neppure si stupisce per chi lotta per conservarle o conquistarle.
    Non so se pregare per il 12 o per 88 per cento, affinché il primo resista o il secondo si ravveda.

  2. Sagge parole Enzo. Ma il corso che ci porterà alla deriva fascista, ripeto fascista che si è riaffacciato dopo quasi un secolo dalla seconda mondiale è iniziato.
    Fra urla di gente ignorante che inneggia a favore dei guerrafondai arriverà ciò che è difficile da approvare.
    L’ignoranza della gente e’ più che visibile anche in certi commenti, saranno loro ad alimentare i fuochi e le guerre.

  3. Dottoressa Faletti, i suoi articoli argomentativi sono sempre perfetti, si possono condividere o no ma mai si offrono a sterili critiche. Solo chi ha vuoti informativi usa la presunzione di sapere e l’illusione di disquisire. Il mondo è in grave fermento e l’affermazione del potere sovrasta ogni equilibrio, economico e politico. Si usano le armi, si distrugge, si uccidono persone inermi. Un copione tragico di ” canaglie criminali” contro cui la diplomazia è debole lungaggine. Tutto, comunque, inaccettabile e tossica manipolazione della ragione per un progresso che tale non è. La comunicazione? Plagio dei cervelli, perché deforma la realtà e incanala le opinioni.

  4. Buongiorno signora Rosalba, come titola la trasmissione di Paolo Del Debbio, “Tutte le ragioni, tutte le opinioni”. Come è giusto che sia.

  5. Si, ma, in qualche commento qualcuno ha dimenticato il “segno”, dicendo cose giuste in valore assoluto, certamente. Ma sicuramente e questo lo comprendiamo bene, c’è chi si schiera dalla parte di chi aggredisce e poi parla di pace, ma esiste chi aggredisce e chi viene aggredito che per molti è una cosa secondaria… per giustificare gli aggressori tirano fuori tutte le balle del mondo arrivando a garibaldi, oppure alle crociate e tutte le assurdità sepolte della storia pur di non dire che Putin (ad esempio è un barbaro).
    Vero Rosalba? O no?

  6. Giuseppa MIlone

    Per fortuna la verità viene a galla sempre , anche se certi commentatori non anonimi , commentano per commentare , di fatto tentando di confondere le idee , anche di coloro che con spirito critico sanno discernere e vagliare le notizie vere dalle false : per esempio : come le false notizie che Zelensky non sia uno strenuo difensore della democrazia e fiero avversatore di tutti gli scimmiottatori del nazismo o che sia annodato a fili tenuti dagli americani e altre fandonie : come che gli americani hanno fatto lo stesso a Panama , senza peraltro distinguere, con Cuba con l ’embargo ecc e le bombe su Gadhafy , che nel ex Jugoslavia è successo il finimondo e non ci sono stati gli 80 anni di pace , l ‘invasione dell ‘Iraq e dell ‘Afghanistan , fatte al contrario per esportare democrazia statunitense e che fino all ‘altroieri gli afroamericani non potevano salire sugli autobus democraticamente e che i policeman bianchi uccidevano giovani neri , mi sono confusa ho bisogno di un psicologo…

  7. Sig Rosalba
    Complimenti per il commento. Sono d’accordo in tutto e per tutto. Scritto in modo raffinato, ma chi vuole capire capisca.

  8. E già sappiamo perfettamente chi è in grado di “disquisire”, tutti gli altri gnente.
    Viva l’umiltà ed il buon senso sconosciuto a tanti.

  9. Baste vedere cosa è giusto cosa è sbagliato.
    O neanche questo riusciamo a capire senza informarci dalle fonti .

  10. Poveri ragazzi americani che sono venuti a morire in Italia per liberaci dai tedeschi, liberaci per poi generare stupidi ingrati ideologicamente indottrinati ,
    Li americani hanno combattuto il terrorismo islamico in tutto il mondo li dove si nascondeva , e lo hanno fatto dopo aver subito il piu grave atto terroristico della storia.
    Gli americani la nazione leader mondiale ha sempre inviato i suoi uomini per risolvere problemi quando gli altri non riuscivano a fare niente,
    Ora se l’America non dovesse più sostenere l’Ucraina, ci ritroveremo entro poco tempo con Putin a passeggiare nelle capitali europee come conquistatore , chissà se poi premierebbe chi oggi si spertica per lui????

  11. È d’obbligo una mia precisazione al signor Rosalba,

    quello che scrivo è totalmente soggettivo anche se a volte è suffllragato da fatti oggettivi, pertanto nell’insieme è solo un opinione personale, non sono come tal Paolo che tanto lei ha apprezzato, quello si disquisiva e alla fine si è rivelato un venditore di pacchi.

    Se ho capito bene quanto da lei scritto alla fine, pur ritenendo che i sondaggi non sempre danno risultati che rispecchiano la realtà, fosse vero che appena il 12% è immune dall’essere plasmato nelle opinioni sarei seriamente preoccupato, perché il 12% in democrazia è una massa critica importante in autarchia è destinata a soccombere.

  12. Amo Modica
    Anche la Russia ha combattuto il nazismo, pagando un prezzo enorme. Come pure l’islam. Senza creare farse come l’11 settembre, andando a massacrare civili donne e bambini in Afghanistan, per poi lasciarli a dei tagliagole, o un milione di iracheni perché Saddam aveva armi di distruzione di massa. O a incontrare Abu Mazen per creare due Stati, ma poi mette il veto per un cessate il fuoco. O a provocare Putin usando gli ucraini come carne da macello. Ne scrive di fesserie. Lasci perdere, meglio se osanna il suo Re di Furgentini come ha sempre fatto. E non dimentichi che l’atomica sui civili l’ha sganciata l’America, addirittura due volte. Quindi io sarei “idiota” come lei mi ha apostrofato in passato. Ma lei torni a belare nell’ ovile, così magari evita di insultare chi ne sa più di lei.

  13. La Russia di Stalin all’inizio della II gerra mondiale aveva un accordo di non belligeranza con la Germania di Hitler e di spartizione della Polonia (motivo perchè fra polacchi e russi non corre buon sangue).
    Fu chiamato se non ricordo male Patto Ribbentrop-Molotov o Hitler-Stalin.

  14. L’islam ha combattuto il nazismo? Quando? Dove? Il nazionalismo arabo di cui il Gran Muftì di Gerusalemme fu il principale esponente nonché fondatore del movimento jihadista fondamentalista, cercò e ottenne l’alleanza con il nazifascismo, con cui condivideva lo schema politico, identico a quello del jihad proclamato dal califfo ottomano nel 1914, che si ritrova nello statuto palestinese di Hamas e nei documenti ufficiali dell’Arabia Saudita, dove si conferma il rifiuto a sottoscrivere la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Stessa cosa nella costituzione della Repubblica islamica dell’Iran. Nel 1941 il Gran Muftì sbarcò a Bari accolto trionfalmente dalle autorità fasciste. Incontrò Mussolini e Hitler e visitò Auschwitz con Eichmann, con cui aveva affrontato il tema della Soluzione finale, evidenziando la piena contiguità ideologica tra totalitarismi e concezione dell’islam. L’islamismo è chiaramente di stampo nazifascista e tutti i gruppi fondamentalisti ne sono emanazione. Il resto è fuffa per cialtroni.

  15. Dottoressa Faletti
    Mi sono espresso male, volevo dire che anche la Russia ha contribuito alla lotta contro la Jahad islamica. Non la Jahad che ha combattuto il nazismo. Da come ho scritto sembra come dice lei.

  16. L’accordo fra Hitler e Stalin era quello di dividersi l’Europa orientale, Polonia e paesi baltici, per rinverdire i fasti Imperiali.
    A Stalin fregava nulla del nazismo, voleva solo impossessarsi di territori, quando ha capito che per la Germania si metteva male si è preso tutto il possibile fino a Berlino.
    Se l’Europa non fa passi importanti verso l’unione, la storia potrebbe ripetersi con il beneplacito della Cina, e stavolta gli USA potrebbero stare a guardare visto che anche lì suprematisti e nazionalisti stanno prendendo il sopravvento.

  17. Stalin si è prima vendicato sulla Germania, e poi si è accaparrrato quanto più terretori possibili, Churchill voleva che al più presto si potesse sbarcare in Polonia per sortrarla a Stalin ma purtroppo non fu ascoltato, e sappiamo come è andata a finire.
    Adesso devo vedere persone che per seguire il loro evanescente partito sparano sull’america a cui dobbiamo tanto è difendono Putin, roba da mentecatti.

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