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Modica-Messana. I dirigenti “Noi qui per unire, non per dividere”

Tempo di lettura: 2 minuti

Ci sono valori che abbiamo scelto debbano contraddistinguere il nostro percorso alla guida della prima società calcistica della nostra città: serietà, passione e soprattutto “unità”. La voglia di unire anziché dividere, di includere anziché discriminare, è un pilastro fondante per la nostra società. Pertanto, non saranno di certo i risultati di questa stagione a mettere a rischio questo pilastro”.

Lo dicono Mattia Pitino e Danilo Radenza, vertici societari del Modica Calcio, alla vigilia della seconda gara interna consecutiva, domani contro il Messana. Un messaggio che si rivolge a tutto l’ambiente rossoblu: dalla squadra ai tifosi.

“Siamo ben consapevoli – dicono – che per i tifosi questo sia un momento di frustrazione e delusione, soprattutto perché la posizione in classifica attuale, seppur onorevole e rispettabile, non è di certo all’altezza della caratura dell’organico che abbiamo allestito e quindi delle giuste aspettative degli appassionati. Noi stessi siamo i primi ad essere delusi, perché con sacrificio e impegno, abbiamo anche quest’anno messo insieme una rosa che, a questo punto della stagione, avrebbe dovuto avere diversi punti in più ed essere pienamente in corsa per la promozione diretta.Tutto ciò – aggiungono Pitino e Radenza – non pregiudica il nostro impegno ed il nostro progetto che va ormai avanti da 2 anni e mezzo e che continueremo a proteggere, chiedendo però rispetto.La delusione, infatti, non può determinare l’allontanamento e la presa di distanze dalla maglia rossoblu”.

“Ogni nostra scelta, ogni nostra decisione, ogni nostra azione, giusta o sbagliata che si sia rivelata – dicono ancora i vertici societari – è dettata sempre e comunque dall’amore per la nostra città, per questa squadra, per questi colori e per la gente che da essi si sentono rappresentati. Non c’è mai stato e non ci sarà mai alcun tornaconto personale, alcun secondo fine.La scelta del silenzio stampa, voluta a partire da domenica scorsa, va letta quindi come dettata dalla volontà di tranquillizzare l’ambiente e dalla necessità di ricreare le certezze andate perdute. Siamo fermamente convinti che lavorare in silenzio sia più proficuo che parlare, soprattutto in questo momento”.

“Come sempre – concludono Mattia Pitino e Danilo Radenza – non lasceremo nulla di intentato; pertanto, pensiamo che questo sia il momento di compattarsi piuttosto che disgregarsi, già a partire da questa domenica. La strada è ancora lunga ed è necessario che ogni passo sia compiuto insieme!”

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