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Caso Badante infedele. Ragusa, Tribunale restituisce somme

Tempo di lettura: 2 minuti

Nelle scorse settimane ha destato sdegno il caso della presunta badante infedele, accusata di aver rubato ingenti somme di denaro al nonnino che doveva accudire.

La donna sarebbe stata incastrata da un presunto video che la riprendeva mentre s’ impossessava del denaro dell’ anziano  che si era impegnata ad assistere.

La telecamera nascosta, piazzata dai parenti, secondo gli stessi aveva incastrata la badante. I Carabinieri, subito intervenuti, avevano effettuato una perquisizione nell’ abitazione della sospettata, sequestrandole sette  “Gift Card” per un valore complessivo di   650 euro.

Filmato che il difensore della donna, ha fatto notare ai giudici, non è presente agli atti dell’indagine. Il Tribunale del Riesame (presidente Antonella Frizilio, a latere Andrea Reale e Gemma Occhipinti, giudice relatore) ha accolto l’istanza della difesa, dissequestrando le sette carte della società Steam. “Da notare che i carabinieri durante la perquisizione – afferma l’avvocato Michele Savarese – non hanno neanche chiesto alla badante come mai fosse in possesso di questi valori, se lo avessero fatto la donna gli avrebbe spiegato che si trattava di regali per i parenti, del resto sono stati rinvenuti la vigilia di Natale”.
Secondo quanto emerso sarebbe stata la figlia dell’ottantatreenne per cui lavorava l’indagata ad avere installato delle telecamere nascoste in case del padre. Secondo l’accusa la badante si era impossessata di una somma pari a circa 6.000. In seguito a queste circostanze, la siracusana, C.I., è stata deferita in stato di libertà alla Procura per il reato di furto aggravato.

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1 commento su “Caso Badante infedele. Ragusa, Tribunale restituisce somme”

  1. Orazio ispettore privato

    Dunque l ottantenne ha dato le somme a , in forma di card per regalarle ai parenti e poi lo ha confermato dichiarandolo?????

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