
Il governatore dello stato brasiliano nord-occidentale di Alagoas, Paulo Dantas, ha confermato di aver ricevuto un messaggio dal presidente Luiz Inázio Lula da Silva per analizzare la tragedia ambientale che si sta verificando nella capitale Maceio, dove una miniera rischia di affondare e aprire una voragine delle dimensioni dello stadio Maracana. Il governatore ha detto che incontrerà il 5 dicembre il vicepresidente Geraldo Alckmin per valutare il rischio dell’imminente crollo della miniera di salgemma (la numero 18) gestita dalla compagnia petrolchimica Braskem, che gestisce 35 miniere di salgemma a Maceió, utilizzate per produrre soda caustica e Pvc. La miniera aveva già causato l’evacuazione di cinque quartieri della città, mentre oggi è stato proclamato lo stato di emergenza per tre settimane. Da anni l’area era finita sotto inchiesta, quando erano iniziate a comparire crepe e problemi strutturali in circa 14.000 abitazioni nell’area di Mutange, tanto da costringere le autorità all’evacuazione di 60.000 persone, molte delle quali stanno ancora lottando per essere risarcite dall’azienda. Come effetto catastrofico aggiuntivo, il sale presente era stato versato in una laguna vicina, Lagoa Mundaú, che ospita un prezioso biosistema ricco di pesci e mangrovie. Venerdì, la protezione Civile ha confermato che il crollo della miniera è solo una questione di ore. Il sindaco di Maceió, João Henrique Caldas, ha aggiunto che la compagnia petrolchimica Braskem ha commesso un crimine ambientale, che considera “irrecuperabile” e creato un danno sociale e psicologico “impagabile”, poiché ha generato il panico e costretto migliaia di persone ad abbandonare le loro case. A tutto ciò, va aggiunto il divieto di pesca emanato nella laguna Mundaú, che ha colpito direttamente oltre 500 dei 6000 pescatori presenti nella zona, ma il sindaco ha chiarito “che il sostegno del governo sarà garantito per tutti”.