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Andrea Tidona ritorna al Teatro Garibaldi di Modica

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Andrea Tidona ritorna al Teatro Garibaldi, nella sua Modica, protagonista della tragedia greca di Euripide “Ifigenia in Aulide”, secondo spettacolo in cartellone della nuova stagione di prosa. Con la regia di Alessandro Machìa, nella versione italiana di Fabrizio Sinisi, sabato 25 novembre alle ore 21 e domenica 26 novembre alle ore 18.30, Tidona, che vestirà i panni di Agamennone, sarà accompagnato da Alessandra Fallucchi, Clitemnestra, da Paolo Lorimer, Menelao, da Roberto Turchetta, Achille e da Carolina Vecchi, Ifigenia. L’opera, l’ultima delle tragedie di Euripide, risente della crisi della città di Atene e racchiude in sé la crisi del sacro. Le divinità non ci sono più e l’eroe è l’uomo, fragile e volubile. “Nella costruzione dello spettacolo – spiega il regista Alessandro Machìa – ho voluto seguire il trattamento euripideo del mito cercando di far emergere la violenza che abita il testo e le contraddizioni di personaggi che Euripide presenta come “umani troppo umani”; la loro inadeguatezza al mito, l’abisso del privato al di sotto del mascheramento della parola pubblica, l’ambizione, la doppiezza”. Ifigenia è la vittima sacrificale, la sua morte consentirà la partenza della flotta greca alla volta di Troia. Secondo l’indovino Calcante, infatti, solo immolando la figlia del re Agamennone alla dea Artemide, il vento ricomincerà a spirare e le navi, bloccate in Aulide a causa della bonaccia, potranno partire. Si delineano così i personaggi, ambigui nella loro umanità, tentati dal potere, ingannatori, pronti a tutto, e poi pentiti, impauriti, incapaci di agire. Tormentati. Agamennone, nella grandezza interpretativa di Andrea Tidona, impersonifica tutto questo. In lui il mito e la realtà si scontrano. A lui viene chiesto l’estremo sacrificio. La sua ambizione acconsentirà. La sua paura cercherà di porre rimedio. Il dolore e la disperazione di una madre e una figlia ingannate. Ma a decidere sarà lei, Ifigenia, “nata forte”, prima sconvolta e poi consapevole. La sua scelta libera tutti e la innalza ad artefice del suo e dell’altrui destino. La gravità dell’opera si paleserà lentamente al pubblico e una tragedia si compirà, nonostante il deus ex machina. “Ifigenia in Aulide” di Euripide, versione italiana di Fabrizio Sinisi, regia di Alessandro Machìa, con Andea Tidona e con Alessandra Fallucchi, Paolo Lorimer, Roberto Turchetta, e Carolina Vecchi. Coro: Lorena Molina, Elisa Galasso, Carlotta De Cesaris, Chiara Scià. Scene Katia Titolo. Costumi Sara Bianchi. Produzione Compagnia Zerkalo.

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