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“Trenino Barocco” ci sarà ma con un progetto nazionale

Tempo di lettura: 2 minuti

Tante le preoccupazioni suscitate e tanti messaggi dai partner.

Tutto tranquillo si vuole solo andare oltre il format del Barocco e verso il Grand Tour per rendere più competitive le Città e le politiche culturali.

“Trenino Barocco –  chiarisce  Roberto Allegrezza – è un progetto di comprovata esperienza e riconosciuto dal mondo del turismo ma lo scenario è cambiato e la Cultura deve prendere più spazio rispetto al turismo e mettere la Comunità al centro. Trenino Barocco vuole affrontare le nuove sfide ed immaginare un nuovo mezzo di trasporto (oltre Trenino Barocco infatti) per la cultura e con il mondo della cultura, degli eventi e dell’ospitalità, essere uno strumento di promozione e conoscenza delle Città. Immaginiamo che nelle città del nord Italia si parli di Ragusa, Modica, ecc.”.

Dalla stagione turistica 2026, dunque, si dovrà andare oltre il format praticato sino ad oggi e la collaborazione con le Amministrazioni e gli attori culturali è alla base di questo processo.

Roberto Allegrezza chiarisce ancora: “Trenino Barocco è un progetto di successo, riconosciuto ed apprezzato nel mondo del turismo ma proprio per questo adesso si deve andare oltre lasciando anche spazio ai giovani che vogliono scommettersi nel mondo dei trasporti culturali e replicare nel territorio nazionale le esperienze avviate e quelle che andremo mettere in campo”.

Città Barocche e non solo dunque perché il Grand Tour è un viaggio di conoscenza anche aree classiche tra gli insediamenti archeologici romani e greci nelle città della Sicilia e d’Italia. Dunque un nuovo mezzo arricchito di comfort e tecnologia che rappresenti le Città e la sua gente, i racconti ed i fatti storici, le abitudini, la storia nel suo complesso. Parlare di Barocco è diventato riduttivo e troppo limitativo. Nuovi programmi che andremo a definire ascoltando gli attori e parlando di trasporti culturali, di accoglienza e di estetica innovativa dei mezzi con servizi aggiuntivi, applicazioni, comfort.

In questi anni di esperienza abbiamo raccolto tante indicazioni ed osservato la schizofrenia di un turismo troppo veloce. Trenino Barocco vuole cambiare format proprio per questo ed in due anni lanciare un nuovo progetto pilota partendo dai luoghi simbolo dove il Trenino Turistico è diventato Trenino Barocco ma adesso deve saper cambiare di nuovo anche verso altre aree d’interesse anche perché le Città Barocche sono prima Comunità di persone e non sono turismo barocco. Andiamo avanti con coraggio tutti assieme per alzare il livello.

Come previsto dalla Candidatura UNESCO del Grand Tour si terranno una serie di incontri sia nazionali che locali con il mondo della cultura e l’esperienza Trenino Barocco intende essere partner.

Ci sarà necessità di un programma unitario, nuove norme a sostegno dei sistemi culturali locali in rete nazionale e concentrare i finanziamenti per proposte innovative tra pubblico e privato. Un esempio: più soggetti pubblici ed imprese culturali e turistiche si coinvolgono maggiore sarà il punteggio per accedere ai fondi.

Roberto Allegrezza continua: “assieme agli attori della Politica nazionale che riesce a guardare al futuro, mi impegno a scrivere nuove direttive per la mobilità culturale, diversa da quella turistica”. Sarà una sfida per tutti quelli che amano il progresso.

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7 commenti su ““Trenino Barocco” ci sarà ma con un progetto nazionale”

  1. Tantoxsdrammatizzare

    Sostanzialmente dovremo continuare a sopportare questi inutili serpentone colorati pieni di turisti tristi che ascoltano una voce registrata che dà sommarie indicazioni (e nemmeno in sincronia con l’andamento del trenino) sui monumenti più importanti.La prima volta che ci scappa il morto per un ambulanza bloccata per le stradine di Modica Alta da questo treno geniale poi né parliamo.

  2. un incubo kafkiano, trenini verdi rossi bianchi in moto perpetuo…
    Insomma na pigghiata pu culu fine corsa dicembre 2025

  3. Visto?? Come avevo scritto in precedenza, voi vi credete?? Era una “balla” quella di togliere questo intralcio. Non gli interessa il benessere dei cittadini, o dell’ inquinamento che comporta questo intralcio, conta il business.

  4. Esigo il trenino rigorosamente elettrico e green con il conducente pluridosato!!!…. Andrà tutto bene …

  5. Santi lei è ancora traumatizzato dai vaccini, si rallegri, nessuno le farà più la bua e la punturina dei vaccini e finalmente resterà felice e ricco per sempre.

  6. Solita cumeddia di elementi che hanno il pane assicurato da qualche ente pubblico, vogliono il quieto vivere ,le strade sgombre , zero inquinamento, tanto loro sono a posto .
    Inutile dire che c’è un mondo che lavora per mantenerli. !! Una città turistica ha bisogno di turisti , prima di tutto i turisti sono persone che vogliono divertirsi, sono in vacanza , vogliono conoscere il posto che hanno scelto per la loro vacanza , quindi meritano rispetto, e doppio rispetto perché hanno scelto la nostra zona , una città turistica è viva è allegra , una città turistica da la possibilità ai suoi abitanti di aprire attività che grazie ai turisti possono generare utili creando posti di lavoro , lavoro vero, no lavoro parassitario,
    Una città turistica è affollata per forze di cose
    Chi non sopporta questo si può trasferire in qualche borgo siciliano dove vendono le case a un euro, e li potrà vivere sereno . Il trenino turistico è una cosa molto apprezzata dai turisti visto che lo usano abbastanza. Da la possibilità di vedere la città anche se è una visita molto superficiale, ma nulla vieta al turista di approfondire dopo, la conoscenza di un determinato sito . È chiaro a tutti che questi trenini nelle strade modicane creano intralcio alla viabilità. Ma per questo si potrebbe regolamentare meglio il percorso, creando spazi di sosta per i trenini in modo tale che ad intervalli possono far passare le macchine . Tutta questione di attenzione e buona volontà.

  7. E invece un perché ce l’ha il trenino barocco. Ho portato questa estate un disabile e poi, proprio nei giorni scorsi, un’anziana a Modica e a Scicli. Ebbene, il trenino verde è davvero inclusivo, perché permette a chi non ha le gambe in grado di sostenere scalinate e salite estreme di godere del barocco di Modica e di Scicli.

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