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Pozzallo: “Abolire tutti i fuochi d’artificio in città”

Un corposo numero di cittadini: "In particolare durante le feste religiose"
Tempo di lettura: 2 minuti

Abolire tutti i fuochi d’artificio in città, in particolar modo durante le feste religiose. È quanto chiede un corposo numero di cittadini pozzallesi all’amministrazione comunale del sindaco Roberto Ammatuna al fine di tutelare la salute e la sensibilità degli amici a quattro zampe. Primo firmatario di questa iniziativa e Antonio Cicciarella, per tutti Ignazio, da diversi anni promotore di iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema delicato che è quello della salvaguardia degli animali. La raccolta firme è coadiuvata dall’associazione “Gli aristogatti”
L’obiettivo è garantire la salvaguardia delle categorie più fragili ed evitare i pericoli che tali attività comportano nei confronti degli animali: spesso restano traumatizzati dai rumori e possono scappare dai giardini, rischiando di essere investiti e subire gravi conseguenze, o causarne a chi si trova alla guida.
“Chiediamo che vengano sospese tutte le attività inerenti i fuochi d’artificio nelle feste religiose, magari proponendo (come succede in altre parti d’Europa) dei giochi di luce o il lancio dei coriandoli, decisamente meno rumorosi e anche più economici per le casse del Comune – dice Cicciarella – Perché i fuochi d’artificio non fanno parte del diritto fondamentale della libertà personale e non godono di alcuna protezione legale. Saremo in giro in questi giorni con alcuni volontari per raccogliere le firme da presentare al sindaco. Protocolleremo le firme e chiederemo una risposta scritta ad Ammatuna, nella speranza che ci possa rispondere nel più breve tempo possibile”.
Sembra un scalata a mani nude per Cicciarella, non nuovo ad iniziative decisamente particolari. “Non voglio inimicarmi con nessuno – dice ancora Cicciarella – tanto meno con alcuni rappresentanti della Chiesa locale. Chiedo solo rispetto per gli animali che soffrono maledettamente quando vengono sparati botti e fuochi d’artificio. Se mettesi una cinquantina di petardi vicino alle orecchie dei preti, vorrei vedere la loro reazione. Resterebbero sordi per almeno uno o due mesi. E poi anche lo spreco di soldi….”
Oltre ai volontari che andranno casa per casa, oltre a qualche attività commerciale che ospiterà la raccolta firme, si potrà firmare presso il negozio di proprietà di Ignazio Cicciarella, sito in via della Repubblica. Giunti ad un determinato numero di firme, si porterà il tutto a Palazzo La Pira, chiedendo anche un incontro con il primo cittadino.

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