
Forse il petardo di qualche giovane, forse il classico mozzicone lasciato con troppa facilità, sarebbero questi gli elementi su cui stanno lavorando gli inquirenti a due giorni dall’incendio che ha interessato il lido che, nella serata di lunedì, presso il popoloso quartiere di Raganzino, è andato a fuoco. Si escluderebbe, nei fatti, la matrice dolosa, voce, quest’ultima, che ha continuato a girare anche a poche ore dallo spegnimento dei vigili del fuoco di Modica, intervenuti tempestivamente per spegnere le fiamme.
Ingenti i danni calcolati per lo chalet, chiuso nelle ultime settimane per alcuni lavori al suo interno.
Per gli inquirenti, però, il lavoro si presenta difficile. Non ci sono telecamere attive in quello spiazzo frequentato da giovani e meno giovani. Fra le tante cause che escludono il dolo, il fatto che l’incendio sia avvenuto di fronte ad una quarantina di persone che sostavano in quel momento fra le banchine e la statua in onore di San Francesco. Non sono state trovate, infine, tracce di liquido infiammabile, altra tesi che avvalora l’ipotesi della tragica fatalità.
2 commenti su “L’incendio di lunedì a Pozzallo. Si escluderebbe il dolo”
Ma mantenere un servizio di vigilanza,in generale,e magari non aspettare eventi del genere per poi agire?
Un servizio di vigilanza? Ma pagato da chi? L’unico servizio di vigilanza è il buon senso delle persone che, appena si rendono conto di quello che sta succedendo devono “spendere” 2 minuti, solo due minuti per fare una chiamata ed avvisare chiunque, Vigili del Fuoco, oppure Polizia, oppure Carabinieri oppure Polizia Municipale.
Il disinteresse è il maggior azionista in questi episodi, secondo me.
Una buona giornata a tutti