
Riunione di segreteria l’altra sera presso la sede cittadina del Movimento Territorio a Ragusa durante la quale si è stilato il bilancio della stagione estiva e sono state pianificate le future attività politiche del movimento stesso. Presenti il presidente Giuseppe Iannizzotto, il segretario Raimonda Salamone, il vice segretario Corrada Iacono, il segretario organizzativo Michele Tasca e il Consigliere comunale Angelo Laporta.
Durante la bella stagione, purtroppo, sono stati numerosi i problemi che il movimento ha notato e riportato all’attenzione della cittadinanza anche grazie alla puntuale azione di controllo e segnalazione del consigliere comunale Angelo Laporta che, con appositi comunicati stampa, ha puntato i riflettori su pulizia, decoro, sicurezza e scarsa presenza di vigili urbani per fare rispettare le minime regole nel quartiere di Marina.
Anche a Ibla e a Ragusa superiore, tuttavia, non sono mancati i problemi: nel quartiere barocco la questione dei varchi d’accesso e delle multe cadute a pioggia su forestieri, turisti e perfino sui residenti è ormai nota, poi si sono verificati problemi all’ordine pubblico, non c’è stata sufficiente vigilanza e si è notato un notevole incremento del traffico che ha causato disagi; a Ragusa superiore continuano a esserci problemi di ordine pubblico e sicurezza nel centro storico. In generale è emersa l’assenza di una concreta visione strategica per incrementare e gestire il turismo nel nostro territorio, sia per Marina che per i centri storici di Ragusa e Ibla. Insomma, non si è vista, ahinoi!, un’inversione di tendenza su tutti questi problemi e ci aspettavamo che dopo ben cinque anni di rodaggio questa amministrazione fosse finalmente in grado di affrontarli con risolutezza ed efficacia. Invece…
Sarà forse questo il genere di “continuità amministrativa” che aveva in mente il sindaco Cassì quando ne parlava durante la campagna elettorale come suo punto di forza.
C’è da dire, inoltre, che siamo molto delusi dall’atteggiamento dell’Amministrazione che sembra affrontare ogni tema senza dedicargli la giusta attenzione, minimizzando ogni singola segnalazione. Anche la squadra assessoriale non ci è sembrata all’altezza del compito e alcuni membri della giunta hanno dato la sensazione di essere completamente assenti.
Sulla questione delle multe recapitate a quanti sono stati vittime della ZTL a Ibla nonostante fossero nel giusto, il Movimento Territorio sta valutando se sussistono gli estremi per segnalare la questione alla Corte dei Conti: intravediamo la possibilità di un indebito arricchimento da parte del Comune e un possibile danno erariale se si considera che chi ha ricevuto e pagato delle multe per un errore dell’Ente potrebbe chiedere un risarcimento con gli interessi. Senza contare, poi, il carico di lavoro in eccesso che gli uffici dell’Ente stanno affrontando per la mole di richieste di annullamento in autotutela.
Ci auguriamo, almeno, che da questa situazione l’Amministrazione Cassì abbia imparato qualcosa, soprattutto per quanto concerne il piano del traffico a Ibla che, evidentemente, è da rivedere.
Per quanto riguarda l’organizzazione del Movimento, si è deciso di stabilire un appuntamento fisso ogni mese in sede, al quale seguirà un approfondimento sull’attività dell’amministrazione aperto a tutti i cittadini che vogliano impegnarsi per Ragusa.
In questi incontri avremo cura di rendere sempre più comprensibili gli atti della pubblica amministrazione che, spesso, sembrano essere indecifrabile per chi si approccia per le prime volte alla produzione di atti da parte del Comune. Tramite questi appuntamenti, inoltre, intendiamo accogliere quanti abbiano intenzione di contribuire con il proprio impegno per la città di Ragusa e dare voce ad ognuno di loro nelle sedi opportune.
Il sindaco Cassì e la sua maggioranza si danno un gran da fare, con proclami e post sui social, per far passare il messaggio che va tutto bene, che Ragusa è un gioiello invidiato dal resto del mondo, ma non è tutto oro ciò che lucciola.
Amiamo la nostra città, sappiamo che ha le carte in regola per essere davvero un punto di riferimento per l’isola e per il Sud-Italia, ma non dobbiamo raccontarci frottole e il nostro compito è quello di accendere i riflettori su ciò che non va e che deve essere migliorato a beneficio di tutti.