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L’attenzione del Vescovo Rumeo alla sua Chiesa.

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La Diocesi di Noto, con le nuove nomine di Mons. Rumeo, si appresta a vivere il nuovo anno pastorale con rinnovata energia ed entusiasmo. Ogni qual volta si legge di un trasferimento si è lì a commentare e a ragionare. Sicuramente non è la logica umana che guida queste scelte, ma qualcosa che è al di sopra, che solo gli occhi della fede possono comprendere. I lettori sono diversi: da un lato ci sono i buontemponi che compiono analogie stile calcio mercato e lanciano battute da campagna acquisti; poi c’è chi ha fede e spera di essere guidato da un buon sacerdote. Tuttavia ci sono anche coloro che leggono con amarezza e freddezza perché vedono andare via la propria guida.
Il sapore di questi nuovi trasferimenti è profetico e innovativo: mira a dare un futuro, concretezza e slancio alle diverse parrocchie della diocesi di Noto. Le nomine sono evidenti: frutto di discernimento, di riflessione, di studio e di tanta preghiera. Mons. Salvatore Rumeo, dal 18 marzo 2023 guida la Diocesi con ardore e zelo, senza risparmiarsi mai. Fin dal primo giorno del suo arrivo a Noto ha visitato ogni singolo lembo del territorio, incontrando, incoraggiando e ascoltando tutti. Mons. Salvatore ha preso su di sé le esigenze della Chiesa a lui affidata, cercando di trovare una soluzione lì dove necessario, o di ridare linfa a chi ne avesse bisogno.
Ogni sua visita, attesa o non, è stato un tripudio di gioia e di festa: la gente attendeva da tempo un nuovo pastore che si immergesse in mezzo a loro, che ascoltasse gioie e sofferenze.
Il 18 marzo 2023 la Chiesa di Noto ha iniziato ufficialmente un nuovo percorso, preparato per diversi mesi. Questo nuovo percorso inizia a produrre i suoi frutti: una Chiesa vicina e non distante, un pastore che si prende cura del gregge, che medita, prega e soffre cercando di prendere la migliore decisione possibile per il popolo a lui affidato.
I trasferimenti operati dal Vescovo sono una risposta chiara alle esigenze pastorali della curia e delle singole parrocchie. Una novità sostanziale riguarda il Seminario Vescovile, il luogo in cui si garantisce il futuro delle parrocchie. Mons. Salvatore ha pensato di rinnovare per intero l’equipe formativa dando così un tocco di freschezza e sopratutto novità. Altra novità sempre, in chiave vocazionale, è il ritorno del delegato per le Vocazioni, una figura chiave per i tanti giovani in discernimento.
Nell’ottica della Chiesa di Papa Francesco è molto interessante l’istituzione di una commissione per l’amministrazione dei beni e del patrimonio della Diocesi. Un luogo in cui ragionare e pensare come gestire, in un’ottica ecclesiale, i beni.
In queste nomine, non me ne vogliono i sacerdoti di lungo corso, c’è un ampio spazio ai giovani. Infatti, diversi novelli presbiteri sono stati scelti come parroci, segno che realmente Mons. Salvatore Rumeo crede nella forza creativa e energizzante dei giovani. Certamente seguiranno altre nomine nei prossimi giorni, in quanto c’è ancora qualche tassello mancante, ma già fin d’ora bisogna mettersi in cammino.
Nella lettera di Mons. Rumeo, a corredo delle 26 nomine, risuonano parole ed espressioni importanti: “laici”, “equipe”, “fare squadra”, “servizio”, “stile della sinodalità”, “comunione”. Certamente non sono state messe a caso, ma sono segno dell’attenzione e della cura pastorale del Vescovo. Per lui, infatti, fare squadra vuol dire tenere a cuore la vita della Chiesa di Noto. Effettivamente in questa lettera non nomina solamente i sacerdoti o altre figure apicali, ma nomina ciascuno a dare il proprio contributo. Le parrocchie e i vicariati avranno un compito importante, da non prendere sottogamba, dovranno “ritrovarsi – afferma Rumeo – nei tavoli sinodali per ripensare la pastorale nella sua interezza in uno stile di collaborazione fraterna e così incamminarsi verso un progetto organico di pastorale da presentare alla comunità diocesana a conclusione del Giubileo del 2025”. Lo stile è quello della collaborazione, quello della fraternità e della condivisione. Le parrocchie non sono monadi ma pietre vive in grado di camminare con il Popolo di Dio, perché come diceva un proverbio africano “da soli si va veloci, ma insieme si va lontano!”

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1 commento su “L’attenzione del Vescovo Rumeo alla sua Chiesa.”

  1. Spero presto si costituisca una commissione diocesana di sociologi per analizzare i numeri e le percentuali di questo gregge ossia la composizione socioeconomicoprofessionale. Per comprendere chi sono i privilegiati di questa eccelsa opera pastorale e perché.

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