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Ust Cisl. Lo sviluppo ibleo e le problematiche dell’autunno caldo

Carasi: "Andiamo incontro a un periodo molto complesso”
Tempo di lettura: 2 minuti

“Siamo preoccupati. Perché andiamo incontro a un autunno che si annuncia molto problematico. Perché tutte le contromisure che occorreva adottare, per cercare di parare i colpi, sono state anestetizzate dal periodo estivo. Perché non si è ancora avuta l’esatta contezza di un mercato del lavoro il cui andamento altalenante non fornisce alcuna prospettiva di sicurezza, soprattutto a chi, questa occupazione, l’ha persa e, adesso, cerca una ricollocazione dignitosa”.
E’ quanto sostiene la segretaria generale dell’Ust Cisl Ragusa Siracusa, Vera Carasi, soffermandosi sulle problematiche che riguardano il territorio ibleo e che, in fondo, sono molto simili a quelle che investono da vicino altre zone d’Italia. “Nel dibattito di qualche giorno fa al Meeting di Rimini – afferma ancora Carasi – il nostro segretario nazionale, Luigi Sbarra, ha detto che il lavoratore cerca oggi tre cose fondamentali: dignità, benessere e protagonismo. La dignità di un salario adeguato e di un riconoscimento reale concreto, anche economico, dell’apporto della persona ai risultati dell’azienda. Il benessere di un ecosistema sicuro, di una formazione continua e di qualità, di un welfare negoziato che lo accompagni anche fuori dal posto di lavoro, di flessibilità organizzative capaci di coniugare meglio genitorialità, tempo libero e lavoro. E poi, il protagonismo di chi non è solo un ingranaggio e dunque ambisce a strumenti di partecipazione attiva e creativa, alla vita, agli utili, alle decisioni dell’impresa. La Cisl si sta muovendo su questo sentiero anche in provincia di Ragusa. Da tempo invochiamo la creazione di una cabina di regia che consenta di adottare scelte responsabili e sostenibili. Si avverte la necessità di una forte e costante “emancipazione” del lavoro per innalzare qualità e quantità dell’occupazione. Riteniamo che la formazione, la riqualificazione, l’innalzamento delle competenze siano chiavi di volta fondamentali di questo percorso e baricentro di una nuova cittadinanza del lavoro. Per questo motivo, è indispensabile proseguire lungo un percorso che ci consenta di esaltare le qualità di un territorio in cui, purtroppo, la carenza infrastrutturale costituisce ancora un grande limite e che sembra non in grado di fare sistema per immaginare un modello di sviluppo da ancorare alle sfide prossime future. La Cisl è disponibile a fornire tutti i suggerimenti del caso. Ma è indispensabile sedersi attorno a un tavolo per parlare, confrontarsi e pianificare”.

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