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Ciclovia degli Iblei: i Comuni montani a confronto

Tempo di lettura: 2 minuti

Una ciclovia degli iblei. Questo il tema discusso in viale del Fante, nel corso di un tavolo tecnico composto dai rappresentanti dei Comuni montani, su invito del Commissario Straordinario Salvatore Piazza che ha accolto la richiesta proveniente dal CUI.

Hanno partecipato il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, il sindaco di Giarratana Bartolo Giaquinta, gli assessori di Ragusa Andrea Distefano, di Giarratana Silvia Poidomani, di Chiaramonte Gulfi Antonio Incardona. Ed ancora, il presidente del Consorzio universitario ibleo Pinuccio Lavima, Roberto Garaffa e Vincenzo Cesareo per il Parco mondiale dello stile di vita mediterraneo, Giampaolo Schillaci per il distretto turistico Unesco.

Il cicloturismo è un settore di grande interesse per la provincia di Ragusa. Il Commissario Piazza, affiancato dal dirigente del settore tecnico Carlo Sinatra, ha ricordato l’importante iter in corso relativo al progetto Passiblei, il sistema integrato di mobilità ciclo-ferroviaria nel Val di Noto primo nell’elenco delle operazioni ammesse al PAC “Infrastrutture e Reti” 2014-2020, la cui progettazione esecutiva è stata finanziata con 1,4 milioni di euro. “L’iter di affidamento del progetto è alle fasi conclusive, si tratta di un’opera di importanza strategica per tutto il Sud-est siciliano. Mettiamo ancora una volta a disposizione del territorio non solo questa opportunità ma anche la disponibilità degli uffici tecnici a collaborare con istituzioni ed enti affinché si sfruttino tutte le opportunità di finanziamento che si presenteranno”, ha spiegato Piazza. “Il ruolo dell’ente provinciale è quello di fare sintesi tra le diverse esigenze dei territori e di coordinare un’azione condivisa per poter arrivare all’obiettivo”.

“Ringrazio il Commissario Piazza per aver dato seguito all’incontro avendo accolto una mia richiesta – ha dichiarato Lavima -. Il progetto di una ciclovia degli Iblei rientrerebbe all’interno della più ampia programmazione del Parco mondiale dello stile di vita mediterraneo, di cui il CUI è l’ente capofila per il polo ibleo che comprende le provincie di Ragusa, Siracusa e parte di Catania. Vogliamo capire in che modo poter dare il nostro contributo affinché l’infrastruttura si realizzi”.

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1 commento su “Ciclovia degli Iblei: i Comuni montani a confronto”

  1. Ma a quale contributo si riferisce, il presidente del cui, economico, culturale, con i due corsi di laurea ma non sono specializzati per la progettazione o messa in opera della crocevia, il ci ha una sua finalità che non ha nulla da vedere con la ciclovia

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