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Prigozhin l’indispensabile…l’opinione di Rita Faletti

Tempo di lettura: 2 minuti

L’ammutinamento ordinato da Prigozhin è durato 12 ore, il tempo di girare i cannoni di 180 gradi e puntare su Mosca. La Wagner ha percorso 720 chilometri in meno di 12 ore prima di fermarsi a 200 chilometri dalla capitale. Forse un ripensamento, il rifiuto di spargere sangue russo, forse l’intervento di mediazione di Lukashenka, il dittatore suddito del Cremlino, in debito di riconoscenza verso Putin che nel 2020 l’aveva sostenuto contro la manifestazione democratica in Bielorussia. La marcia è stata trionfale: i soldati regolari incontrati lungo l’“autostrada” si sono fatti da parte, molte divisioni russe non sono neanche uscite dalle proprie basi; le popolazioni hanno applaudito, scattato foto, stretto mani. Sono persino apparse alcune scritte: “Wagner siamo con te”, “Non siamo 250.000, siamo milioni”, un particolarmente interessante “Prigozhin è la coscienza della Russia”. Un Paese in cui da vent’anni la stretta autocratica ha ridotto a un lumicino la speranza di democrazia e assuefatto alla rassegnazione e al pessimismo, ogni evento che esca dall’ordinario provoca reazioni immediate di entusiasmo, ma fugaci, e perplessità: Prigozhin eroe o traditore della Patria? Eppure, quella marcia rapida ha spalancato uno squarcio di verità nella montagna di menzogne con cui il Cremlino ha giustificato l’invasione dell’Ucraina. Il capo di una banda di mercenari pronti a qualsiasi azione, non uno stinco di santo o un pacifico uomo delle istituzioni, ha sbugiardato, senza mai nominarlo, il suo creatore, il creatore di un sistema cleptocratico e corrotto, con una frase stringata: “Nessuno minacciava la Russia prima del 24 febbraio; non c’erano nazisti, non c’era una vera guerra in Donbas, nessuna popolazione russofona da difendere, niente da smilitarizzare.” Il vero scopo dell’operazione militare era arricchire con i beni dell’Ucraina i già ricchi oligarchi russi, regalare un pezzo di quel Paese ad avvoltoi ingordi di soldi e carriere, mettere Viktor Medvedchuk alla presidenza di Kyiv. Il resto una colossale bufala. Qualunque sarà la conseguenza del tentato golpe, il potere di Putin, già indebolito, ha dimostrato di essere contendibile. La sicurezza di un Paese ricchissimo di materie prime e con un esercito ritenuto il secondo più potente al mondo, è stata messa in dubbio da alcune migliaia di uomini determinati e pronti a cambiare decisione, guidati da chi, ipotesi più verosimile, intendeva fare un’azione puramente dimostrativa: l’Ucraina è ancora libera perché l’esercito che doveva conquistarla è nelle mani di imbelli e incapaci. La presa di Bakhmut, dopo mesi di sanguinose battaglie, non sarebbe stata possibile senza la Wagner. Prigozhin è il jolly che risolve problemi. In Siria, in Libia, in Sudan per assicurarsi i proventi di una miniera d’oro quando le sanzioni fanno calare il valore del rublo e a Mosca servono i metalli preziosi per non deprezzare le riserve del Tesoro, in occasione delle presidenziali americane con i troll, ovunque il Cremlino abbia una questione di cui non riesce a venire a capo. Putin si era illuso di concludere la sua aggressione criminale in tre giorni, oggi offre alla Wagner di passare nell’esercito regolare e solo l’uno per cento dei combattenti ha accettato. Cosa farà il Cremlino di essa? Gli uomini attorno a Putin hanno idee diverse: la Wagner è inaffidabile, la Wagner è indispensabile. Per la Wagner non tutto è concluso, il suo futuro non sarà disgiunto da quello del regime.

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10 commenti su “Prigozhin l’indispensabile…l’opinione di Rita Faletti”

  1. Il quesito è come si possa pensare ad un colpo di stato quando non c’è aviazione a supporto e con soli 25.000 uomini? Il Wagner center a San Pietroburgo continua normalmente le sue attività, il ”cuoco” è in Bielorussia, a meno di 100 km da Kiev, la wagner ringraziata, la popolazione dorme serena, le feste come quella dei diplomati si consumano fastosamente. Questo è un colpo di stato ed un paese in crisi e debole?

    Inoltre, nessun sostegno della popolazione a Rostov per la wagner, dai video emerge come gli abitanti incuriositi chiedano cosa facciano li, da chi devono difendere la città ed e evidente quanto siano contrariati. Quando lasciano la città, allora si, applaudono.

    Chi pensa al colpo di stato, non vede al solito le ambiguità.

    Un paese che ha tirato fuori i traditori venduti alla cia ed all’occidente con un test, e che ha riposizionato wagner a pochi km da Kiev con un colpo di mano da genio. I ceceni riposizionati anche loro.

    La Russia è forte della sua unita, Putin ha pieno supporto, sono abili strateghi come la storia ha sempre dimostrato, nel frattempo kiev trema e negli usa biden sta rischiando grosso.

    Ora vedremo invece quanto Putin riuscira a continuare ad essere moderato, dopo aver stanato gli infami ed essendo alla ricerca di prove dei legami con l’occidente.

    La cia non può più nulla, la controffensiva è fallita e la tentata primavera pure. Vedremo ora gli sviluppi, ma di sicuro qui ci si continua ad illudere e sottovalutare come sempre Putin e la Russia.

  2. Tonino Spinello

    Non è mai quello che è, è quello che vogliono che sembra che sia!
    Questo vale per i russi e soprattutto per gli americani e associati quando ci devono fare credere delle cose per non capirne delle altre.
    Nessuno ad oggi è in grado di capire cosa sia successo, si può avere solo la presunzione di capire. Neanche lo stato profondo dell’anglosfera ci ha capito niente, pur sperando che un eventuale autogol li avrebbe fatto vincere. Senza meriti ovviamente! Ai russi va il merito che per 12 ore ha dato un po’ di ossigeno ai nazisti occidentali e dargli il tempo per vomitare tutta la bile accumulata.
    Da questa faccenda personalmente ho capito una cosa, solo la Russia può perdere questa guerra!

  3. Tonino Spinello

    Pietro Mazzucca scrittore afferma:
    “Dal 1943 noi siamo un paese occupato c’è scritto anche nel Trattato di Cassibile (atto di resa) nel paragrafo 16 che è stato secretato, ma solo in Italia”.
    Però siamo sempre un paese democratico, tanto democratico che non possiamo contraddire i nostri padroni se non facciamo i compiti a casa per come ci vengono ordinati nei vari incontri governativi. Quindi se ci viene ordinato di mettere le mani nel portafogli per mandare soldi e comprare armi per l’Ucraina, dobbiamo ubbidire e inchinarci in segno di ubbidienza incondizionata. Nel frattempo i nostri padroni che costruiscono armi, hanno problemi di tempi per produrre armamenti. La società Raytheon, specializzata nella produzione di armi, sta richiamando dipendenti e ingegneri in pensione per produrre abbastanza missili Stinger da fornire all’Ucraina. Gli ingegneri anziani verranno utilizzati per formare i dipendenti più giovani. Va ricordato inoltre che i missili Stinger, non venivano prodotti da almeno 20 anni e che queste armi risalgono alla presidenza di Jimmy Carter. Se c’è tanta necessità di produrre missili, carri armati e armi, vuol dire che non è la Russia a non volere la pace, ma gli occidentali che spingono quanto più possibile alla guerra per ingrassarsi il conto in banca. Del resto molti affermano che le guerre oltre ad essere una conseguenza della politica, sono il toccasana per arricchire una certa parte di società. Quella società perbene e che lotta per la pace nel mondo. Tipo Nato, Onu, e tutte le onlus che ci stanno dietro e che ricevono finanziamenti proprio da queste figure.
    Lavrov in questi giorni sta tenendo un briefing parlando su un’ampia gamma di questioni internazionali non trascurando gli aspetti umanitari in tutto il contesto Ucraina. Rispondendo ad alcune domande dei giornalisti dice: “Se qualcuno di voi ha dubbi sulla stabilità del nostro paese, questo è un problema vostro. Contrariamente, noi abbiamo dubbi sull’adeguatezza di molti leader occidentali”. Poi continua:
    “L’Occidente sta cercando di congelare il conflitto e guadagnare tempo per pompare armi all’Ucraina”.
    Intanto che Nato, Onu, Onlus, Amnesty pensano ai profitti personali, Lagarde e Yellen pensano a darci le loro spiegazioni per l’inflazione che cresce e per i tassi che aumentano di giorno in giorno.
    La Yellen dice: “Sull’inflazione la colpa è della pandemia e di Putin”.
    Lagarde dice: “L’inflazione è dovuta al cambiamento climatico”.
    Se queste dichiarazioni e il grande lavoro che stanno facendo per arrivare alla pace non si debbono ritenere un’offesa all’intelligenza delle persone, allora siamo NOI ad essere in dittatura e non il popolo russo.

  4. Lavrov ha detto anche che i bambini sottratti all’Ucraina se vogliono possono ritornare.
    Un commento per favore.

  5. Ci sarebbe da scrivere una enciclopedia. Ma se si può arrivare così facilmente a Mosca con solo 25000 uomini, senza sparare un colpo, ma perché le forze alleate stanno aspettando? Questa contro offensiva come mai avanza così lentamente??
    Come mai in questa guerra muoiono solo soldati Russi? Mai cifre sui soldati ucraini morti…..hanno la dispensa Papale?
    Se la Russia non ha più armi, combatte con le pale, i suoi missili, e droni sempre intercettati, chi ha raso al suolo Balkmut e altre città?
    Inoltre perde 800 soldati al giorno la Russia, in 18 mesi di guerra non dovrebbe avere più un esercito……
    Oggi hanno anche detto che sono morti anche più di 25000 soldati della Wagner…….!!!
    Si può facilmente intuire che c’è qualcosa che non quadra in questi racconti……….

  6. In due giorni gli israeliani hanno ucciso 10 “civili” nel bombardamento di Jenin, più di 100 feriti, di cui 20 gravi, civili sotto le macerie, con Più di 3000 sfollati……Come mai la Nato ed il resto del mondo non fornisce armi ai Palestinesi???? i Palestinesi non sono come gli ucraini???? Netanyahu non è come Putin? I criminali stanno in occidente, questa è la verità. Vergogna!!!

  7. @ Gino:
    Lei omette le motivazioni che hanno condotto Israele ad intervenire?
    Come mai, e perché?

  8. Cittadino
    Non ometto nulla. I Palestinesi sono occupati dagli israeliani, e hanno il diritto di autodeterminarsi come gli ucraini. O forse no?? E poi guardi Al jazzera magari saprà chi erano quei ragazzi dai 16 ai 23 anni uccisi. Adesso mi aspetto che mi daranno dell’antisemita, come al chitarrista Roger Waters dei Pink Floyd.
    Guardi in nome della democrazia, e lotta al terrorismo come hanno lasciato l’Afghanistan, l’Iraq, Libia, e potrei continuare. Può controllare lei stesso. Un cordiale Buon pomeriggio.

  9. Tonino Spinello

    Cittadino, dalla risposta di Gino è come “se avissi tuccatu i minni o riavulu”!

  10. Spinello
    A lei gli piace scherzare. Cittadino ha fatto una giusta domanda, le motivazioni di Israele ad intervenire a Jenin. Io secondo la mia opinione, ho semplicemente risposto, che i Palestinesi subiscono l’occupazione israeliana, e che hanno lo stesso diritto degli ucraini a autodeterminarsi. Tutto qua. Un saluto sig Spinello.

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