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Crisi idrica: il Comune di Modica si sostituisce al Consorzio di

Tempo di lettura: 2 minuti

Il Comune di Modica sta cercando di venire incontro alle centinaia di richieste di aiuto che arrivano da parte di cittadini le cui abitazioni o attività commerciali dipendono dall’erogazione idrica proveniente dalla diga di S.Rosalia. Negli ultimi giorni, infatti, il servizio offerto dal Consorzio di Bonifica è venuto praticamente a mancare lasciando “a secco” centinaia di residenti sparsi su diverse zone del territorio di Modica. Le cause sono da rintracciare nella scarsa manutenzione delle condutture e nella mancata potabilizzazione dell’acqua da distribuire. Per venire incontro loro e nelle more che si possa risolvere il problema, abbiamo fatto partire il servizio di approvvigionamento a chiamata tramite autobotti. Tutti coloro che lamentano la mancanza di acqua possono chiamare i numeri 346 655 8152 (Ufficio Idrico). prenotando il rifornimento fin quando la situazione non tornerà a normalizzarsi. “E’ chiaro che ci auspichiamo un pronto intervento da parte del Consorzio – commenta il Sindaco Maria Monisteri – poiché a cadenza regolare ci troviamo a dover fronteggiare questa problematica che si acuisce ancora di più con l’arrivo della stagione calda. Altrettanto chiaro deve essere il fatto che ogni spesa che il Comune di Modica dovrà sostenere per questo servizio verrà addebitata al Consorzio di Bonifica. Piena solidarietà a tutti quei cittadini che esasperati ci stanno contattando per avere un nostro aiuto. Il Comune di Modica si sta sostituendo in questo momento al Consorzio ma è lampante come tale situazione non può costituire la normalità”.

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4 commenti su “Crisi idrica: il Comune di Modica si sostituisce al Consorzio di”

  1. Caro Sindaco con l intervento del comune con il rifornimento provvisorio di acqua potabile a cittadini e’ un ppalliativo, risolve il problema momentaneo ma non elimina la causa……., causa che sicuramente ha diverse motivazioni……

  2. Tonino Spinello

    Sindaco Monisteri, intanto che aiuta i cittadini in difficoltà (come giusto che sia), pensi anche chi ha interessi che il Consorzio non deve andare avanti perchè vogliono privatizzare l’acqua. A voi faranno vedere e credere come privatizzando tutto filerà liscio e avremo il servizio espletato a regola d’arte. I dipendenti verranno pagati regolarmente, solo che poi col tempo finirà come la SPM e tutte le partecipate. Cioè il Comune dovrà farsi carico di portare l’acqua con le autobotti come sempre. Insisto ancora Sindaco Monisteri, l’acqua è un bene di tutti e non deve essere privatizzata, come pure nessuno deve permettersi di ricattare con fare mafioso un bene che è di tutti gli esseri viventi e non solo dell’uomo.
    Forse sono troppo malizioso o meglio sospettoso, ma se abbiamo i Miliardi per l’Ucraina, come mai non abbiamo qualche milioncino per ripristinare quello che non funziona? Consorzio compreso!

  3. Cara Sindaco Maria ( così la sento più vicina ):

    Bisogna prestare attenzione particolare al “problema idrico”, perché la mafia emerse con la gestione dell’acqua sui territori.
    Facciamo un bel convegno scientifico, e cerchiamo di risolvere, analizzando scientificamente il problema.
    Altrimenti sprofondiamo ai primi decenni del secolo passato.

    Sin dalla notte dei tempi il nostro è stato un territorio ambito per la ricchezza d’acqua, ciononostante abbiamo carenza d’acqua per i cittadini.

  4. Sig.ra Sindaca non è “negli ultimi giorni ma da piu’ di un anno”, che noi utenti del Consorzio riceviamo l’acqua (di dubbissima qualita’) solo per pochi giorni, e poi rimaniamo a secco almeno per 15 giorni stavolta siamo arrivati al diciassettesimo) senza nessun preavviso.
    I problemi dichiarati da i pochi preposti rimasti sono ogni volta diversi, e questo non aiuta il cittadino ad avere fiducia.
    Certo, era lampante negli anni scorsi che c’era un’allegra gestione, che poi finiti i rimpinguamenti da parte di chi magari riceveva consenso in cambio, faceva arrivare soldi e impiego. Del problema ne erano a conoscenza tutti. E anche se ringrazio almeno per il servizio sostitutivo, auspico che quanto prima, si inizi a gestire uno dei tanti beni comuni, (usati a proprio uso e consumo), come in un paese civile: tutelandolo per il servizio alla comunita’. Spero che Iblea acque, non sia un: “dalla padella alla brace”.
    Spero che Lei in quanto donna e madre di famiglia, porti la stessa accuratezza e sensibilita’, nella gestione della “famiglia Modica”.

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