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L’”Archimede”di Modica aderisce al progetto “adottiamo un albero

Progetto “Adottiamo un albero”, piantumazione degli alberi nei giardini dell’Archimede a Modica
Tempo di lettura: 2 minuti

Lo scorso 23 maggio 2023, è stato un giorno importante per l’Archimede di Modica. Lo studio di una semplice funzione comunicativa in Lingua Francese , “Quel temps fait-il?” (che tempo fa?) ha condotto gli alunni della 2 T1 e della 2A2 ad affrontare il tema del riscaldamento climatico, inserito nel contesto più ampio dell’Educazione Civica. Il loro rimedio alla riduzione dell’inquinamento atmosferico, è di donare e piantare un albero per la salvaguardia dell’ambiente. L’ esempio è stato seguito da altre classi ( 3S1- 3GR2-3GR3- 3 A1-3 CAT) che hanno contribuito a piantare altri alberi nel cortile antistante l’Istituto. A suggellare questo momento, un cartellino apposto su ogni albero ricorda la classe che lo ha adottato e che se ne prenderà cura durante la permanenza all’Archimede!
“Non abbiamo un pianeta B quindi sta a noi proteggerlo!”
“Qual’è il significato di piantare un albero oggi?”
“L’aria è molto inquinata e questo albero è il nostro rimedio per ridurre le emissioni di CO2 per un mondo più pulito e per diffondere una cultura ecologica fra i giovani. Abbiamo apprezzato l’idea di prenderci cura del nostro albero che è come un essere vivente: piantarlo, innaffiarlo e vederlo crescere”..
“…È un modo per sensibilizzare i nostri compagni al rispetto della natura e nello stesso tempo abbiamo reso più bello il cortile della nostra scuola.”
“ …E’ bello pensare, che anche quando non saremo più a scuola, questo albero parlerà di noi”
Queste le riflessioni di Nadia e Aya portavoce delle classi 2 A2 e 2T1 dell’Istituto Archimede di Modica.
Piantare un albero è un gesto antico, di gratitudine e di amore verso la natura e verso l’uomo. Analizzando le cause del riscaldamento climatico e le sue tragiche conseguenze, abbiamo voluto dare il nostro piccolo contributo alla salvaguardia dell’ambiente, alla tutela della natura scegliendo due alberi autoctoni della nostra terra , l’ulivo, simbolo di vita e di pace e il Carrubo, di forza e resistenza. Ancora più forte questo gesto e ancor più significativo, oggi 23 maggio, anniversario dell’attentato di Capaci: un segno dei giovani di bisogno di rispetto e legalità.
L’idea della Professoressa Mariella Di Rosa, è stata ben accolta dal  Dirigente, Rosolino Balistrieri, sempre  disponibile alla realizzazione di progetti che coinvolgono gli studenti, volti a creare una coscienza sociale ed ecologica, come in questo caso. Un grazie a tutti gli altri alunni che, come noi, hanno voluto adottare un albero abbellendo, così, il cortile del nostro Istituto; alla ditta, in particolare il Sig. Giuseppe, che ci ha aiutato a ripristinare le aiuole; alla Professoressa Ines Civello, ai collaboratori scolastici, Franco Amore, Giovanni Cannata, Stefano Lissandrello, Pietro Ereddia e Patrizia Ruta, i quali hanno dato il loro apporto per realizzare il progetto nel rispetto della natura e della sua bellezza ..perché… solo la bellezza salverà il mondo !
Gli Alunni della 2 A2 E 2 T1
IIS ARCHIMEDE-MODICA

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8 commenti su “L’”Archimede”di Modica aderisce al progetto “adottiamo un albero”

  1. Riscaldamento climatico? CO2? Ma si sta scherzando vero?
    Insegnano veramente che la CO2 è dannosa e che l’uomo può influire su di essa? E che per colpa dell’uomo vi è il riscaldamento climatico?

  2. È un sistema didattico, educativo deviato. Il riscaldamento climatico, la co2, la coscienza sociale ecologica e le tragiche conseguenze. Il modo perfetto per sopperire al vuoto di insegnamento, per condizionare il cervello dei ragazzi…. per indirizzarli.
    I ragazzi hanno bisogno di legalità e rispetto, ma sono gli adulti che non hanno la capacità di insegnare questi valori. Anche una cicca di sigaretta a terra manca di rispetto!

  3. Sig Paolo
    Raccontano le favole agli indottrinati. L’uomo non influisce assolutamente al cambiamento climatico, che ciclicamente cambia naturalmente. Ci sono stati anni molto più caldi di adesso, anche ai tempi degli antichi romani, e non c’erano auto che inquinavano. Tutte balle colossali. Ecco cosa gli insegnano a scuola.

  4. Sig. @Gino, stanno creando il popolo perfetto per i loro scopi: sottomissione sanitaria, ambientale, distruzione della famiglia, paura per ogni allarme lanciato, zero spirito critico, zero cultura classica, revisionismo storico, social a tutto spiano, programmi spazzatura, blasfemia, azzeramento dei valori e degli ideali, psicologi pronti all’uso senza scuola di vita.
    Lessico ridotto ad inclusivo, resiliente, sostenibile, accoglienza, green, ed etichette pronte all’uso per sentirsi parte della società piatta ed omologata quali novax, negazionista, omofobo, razzista, sessista, putiniano. Basta solo ascoltare e ripetere a pappagallo qualsiasi cosa propinata.
    Agenda 2030 a tutto spiano. Solo i genitori possono intervenire per lo scempio attuato, formare uomini liberi e liberi pensatori, non permettendo che insegnanti e stato si sostituiscano in nessun modo al loro ruolo fondamentale.

  5. Certo Sig. Paolo, stanno omologando le generazioni, rendendole piattaforma. Vogliono estinguere la famiglia nel suo significato più intrinseco, i valori della cultura, i valori fondanti della vita. Vogliono pseudouomini, non pensanti e dominati. La scuola ha perso la sua funzione culturale e formativa di uomini liberi, per l’incapacità e il vuoto culturale, di trasmettere sapienza. Impostare le menti a nuovi orientamenti per guardare all”agenda 2030.

  6. Ma chi sono questi che vogliono queste cose brutte, chi sono tutti sti’ cattivone, vedo tanti uccellacci del malaugurio, sorridete e “futtitavinni!”
    Buona giornata a tutti.

  7. Nohh Sig. Vincenzo. Facendo parte di una società civile, non è legittimo fregarsene di tutto ciò che può essere considerato abuso. La Scuola è una realtà Istituzionale e dello STATO, dove esiste un protocollo di insegnamento e di programmi, atti a formare , con la cultura, UOMINI liberi, a cui saranno affidate anche le sorti della Nazione. La formazione avviene dalla conoscenza del diritto, della letteratura, della matematica e di seguito da tutte le materie scientifiche e letterarie. Deviare da questi insegnamenti è solo perché non c’ è preparazione adeguata e all”altezza , da parte di tanti docenti, che non sono in grado di trasmettere contenuti. Pensare di formare coscienza sociale ed ecologica è declassamento della CULTURA VERA e della preparazione Vera che i ragazzi devono poter avere. Dopo che hanno abbellito l”istituto con le aiuole cosa rimane ai ragazzi? Solo romanticume

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